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Il principe azzurro esiste. Però è GAY!

Le grandi (e amare) verità della Tina da New York

di Vale'n'Tina | il 22 giugno 2011 | 2 Commenti
Copertina I perché del mondo La versione di Tina


Heilà, ben ritrovati e ritrovate!
Lo so, lo so, avete tanto sofferto senza di me questo mese… come darvi torto, buongustai!
Ma anche io ho sofferto senza di voi! Ero certa di trovare il tempo per scrivere; in fondo, lo sappiamo tutti, a NY si vive fifty fifty tra l’appartamento di Friends, lo shopping e le serate SATC style. Aperitivo a Soho, cenetta al Village, e poi tutti a ballare all’Empire.
Oh no?
No! Film diverso da vita reale, remember?
Tanto mi ha risucchiato il turbine del corso di regia che stavo frequentando (sì, mi sto schifosamente vantando della cosa), che una sera ho avuto la seguente epifania: “non mi lavo da quattro giorni”.
Ecco come si vive veramente a Manhattan!
A NY non si cammina, si pattina; a NY non ci si ferma a pranzare, si stoppa di petto un bagel lanciato dall’indiano della bancarella mentre si alza un braccio gridando “taxiiiiii” e contestualmente si risponde al cellulare. Il tutto si svolge immersi in una temperatura antiumana ché neanche i peggio giorni d’agosto in centro a Milano; con l’ovvia postilla che, a NY, non si suda. Non si può sudare. Cheffai, sei a NY e sudi? Che volgarità!
In una città in cui non si ha il tempo per aderire agli standard minimi di cura personale, figuriamoci se è possibile avere dei rapporti personali, o, fantascienza!, una relazione. Ma, purtroppo, non è solo una questione di mancanza di spazi e tempi… nella prima puntata di SATC, Miranda dichiara “non ci sono uomini single  disponibili a Manhattan!”. Come come come?
Ehhh – mi dicevo io – come la mette giù dura questa qui! Figuuuurati se davvero è così tragica la situazione, sbandieravo con le amiche allungando bene la U per manifestare la mia assoluta incredulità. È l’America, la terra della libertà, della possibilità! Minimo torno in Italia con un paio di mariti, quattro amanti e una dozzina di Manolo tacco dodici.
Ora, chi di voi è stata/o oltre oceano, ben sa che dopo circa un’ora passata a gironzolare per La Città alla mente delle giovani donne si affaccia il seguente pensiero “c’è il festival del manzo e io non lo sapevo?”.
Tiè, visto che avevo ragione Miranda?! America, terra del bengodi, della gioia di vivere ecc ecc!
Oltre oceano, gli uomini, li fanno diversi. Scusate, ma è vero, altro che latin lover italiano! L’opulenza della società statunitense ha dato vita ad una razza di figoni non reperibile in altre zone del pianeta terra. Sono più alti, più spallati, più simpatici. Sono più ricchi, si vestono meglio, cantano meglio, s’intendono di trucco e non vedono l’ora di farsi un giro per negozi con te… hei un attimo, fermi tutti!
Jack o John o Jim, come ti chiami: perché hai le braccia cerettate? Perché mi stai consigliando sulla sfumatura d’ombretto più indicata per il mio fototipo di pelle? E soprattutto: come fai a sapere cos’è il fototipo ché nemmeno io l’ho ancora capito?
Che succede?
Miranda, che dio ti abbia in gloria, hai dimenticato di dirci una cosa fondamentale: non ci sono uomini single disponibili a Manhattan non perché (come da noi) i migliori o se li sono già presi o sono preti; non perché non si ha un momento per frequentarsi e conoscersi, e nemmeno c’entra il fatto che tutta questa umidità ha trasformato la mia capigliatura in un’impresentabile cofana rasta.
No, non ci sono uomini single disponibili perchè, gli uomini single, SONO TUTTI GAY!
NON e ripeto NON esistono uomini eterosessuali a Manhattan; ti credo che sulle psicosi di quattro povere donne in queste condizioni ci hanno fatto sopra ben sei stagioni!
Poi una finisce a sposarsi con Big, l’altra con un pelato poco affascinante, la terza con l’innocuo Steve e Samantha resta sola… per forza, non ci sono alternative! Il primo che riesci ad acchiappare te lo devi tenere ben stretto, è difficile poi trovarne un secondo!
E voi vi chiederete: vabbè, ma che ci frega a noi? E poi, bisogna sempre parlare di SATC?
Innanzitutto sì, bisogna sempre parlare di SATC perché Iddio dopo aver dato a Mosè le tavole dei dieci comandamenti decise alcuni migliaia di anni dopo di farne una versione ampliata e aggiornata e di spedirla a Carrie tramite IPad.
Secondo, a noi ci frega perché bisogna correggere il tiro: questa serie è il manuale di sopravvivenza della donna moderna, vero. Ma è fondamentalmente sbagliato tesserarsi –come loro- al club “il principe azzurro non esiste e comunque gli uomini sono tutti stronzi”. Noi pecorone tutte dietro, “sì, bruciamo i reggiseni! Basta uomini, viva essere single!”.
Gente, gli uomini non sono TUTTI stronzi. (Tanti sì. Tanti. Ma non tutti.)
Carrie, Miranda, Samantha e Charlotte ci hanno convinte che fosse quello il problema, ci hanno ripetuto per più di sei anni che il genere maschile è perfido e bisogna tenersene alla larga.
Ma non è vero!
Gli uomini di NY non sono per nulla spaventati dalla donna in carriera, forte autoritaria; il punto è che gli uomini di NY vogliono… gli uomini di NY!

Taggato con: carrienew yorkSerie tvsex and the citytelefilm



  • susina

    Oddioo sì! Un po’ di sana energia uterina! Bologna presenta lo stesso identico problema, alla fine ai maschi non chiedevo più se erano gay, ma se erano etero, anche perchè (SATC detta legge) quando si mescola tutto vengono fuori i mutanti etero-gay, e allora sì che non ci si capisce più un cazzo!
    A parte tutto, sei stata a New York, quindi ti invidio fortemente, però menomale sei tornata, avevo messo tutti i miei rapporti in pausa in attesa delle tue perle di saggezza. :)

  • Vale’n’Tina

    ehhh così mi commuovi!!!
    l’annoso problema dei mutanti!
    felice di aver riguadagnato il suolo patrio e voi ggiovini anche se ancora sto dietro alle mille lavatrici conseguenti ad una valigia spropositata…

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