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One Tree Hill – Alberi, colline, ma soprattutto tronchi!

La Morganti alle prese con un lungo teen drama. Molto teen, molto drama, molto lungo!

di Vale Marla Morganti | il 4 gennaio 2012 | 13 Commenti
Copertina On Air

Ormai sarò conosciuta come quella delle serie inutili… Ebbene sì guardo un sacco di serie, ma soprattutto guardo tantissime serie inutili. E secondo me One Tree Hill è proprio una di quelle serie inutili inutili, che però persisto a guardare incurante di quanto faccia male al mio fragile animo la bile che si riversa nelle mie interiora guardando le puntate e pensando che magari io avrei potuto scrivere qualcosa di meglio. Ma che dico, io di certo avrei scritto qualcosa di meglio, o quantomeno con un senso, non come succede in questa serie dove le cose succedono a caso, i personaggi sono abbastanza a caso, e soprattutto spesso compaiono e scompaiono a caso.  Sì sarò molto dura e critica nei confronti di questa serie che ha grandi potenzialità (in US è comunque materiale da prima serata) ma dal mio punto di vista scivola troppo spesso nella banalità, nel “ma da dove salta fuori questo”, nel “no ma dai non può essere”, nel “che due palle”. Quindi come giustificare il fatto che sono arrivata all’ottava serie, senza passare per una bipolare? Da una parte c’è da tenere in conto il mio radicato masochismo e dall’altra una forte propensione per il machismo (e qui pullulano le nudità maschili esibite senza ragione). Non si può anche non dire che nonostante il big picture sia di scarso interesse le puntate in sé non sono mal costruite, e hanno quel qualcosa, che ancora non mi spiego (e no, qua non mi riferisco alle tartarughe degli attori), ma che ti prende e ti stravolge. E ti fa piangere. Sì io piangevo guardando Mila e Shiro e ora piango come una fontana guardando ogni singola puntata dell’Albero Collina. Quindi masochisti, sadici, donne dall’ormone attivo continuate a leggere per ulteriori istruzioni sullo show. Voialtre che potete, esimetevi dall’arduo compito.

Ora… iniziai a seguire One Tree Hill nei caldi pomeriggi dell’estate 2005, quando Rai 2 decise di trasmettere questo telefilm dove si giocava a basket nel campetto in riva al fiume, si andava a scuola, qualche ragazza madre, qualche diatriba familiare, insomma le storielle che possono animare una cittadina fluviale del Nord America. Sulla carta sembra di parlare di Dawson’s Creek, infatti si può dire che One Tree Hill è arrivato in Italia in veste di fratello sfigato della compagnia di Dawson Leery. Anche se poi ha avuto il balzo di Caino sotterrando la combriccola del giovane regista angosciato dalle sue paranoie, arrivando all’8a serie (con conferma per la nona, nonostante un netto abbassamento degli ascolti, imputato da una parte al calo generale avvertito dalla rete, dall’altro arrivato in concomitanza con la dipartita di due protagonisti storici, Chad Michael Murray e Hilarie Burton). Quando invece il buon Dawson si è arenato alla sesta, concludendo con la tristissima auto-rappresentazione della serie in un telefilm sulla vita della piccola baia di Dawson.

Il gruppo storico è composto da Nathan e Lucas, i due fratellastri che prima si odiano poi diventano amici poi fratelli, Peyton e Brooke, le due cheerleader amiche-nemiche e poi sistaaaa, Hayley e Mouth secchiona e sfigato che nelle serie acquistano sexappeal e storie da prima pagina.
Diventa veramente complesso cercare di tirare le somme, anche perché sono (a ora) 8 stagioni molto intense, tutte intorno ai 20 episodi, nel corso delle quali si assiste all’evoluzione di questo gruppo di ragazzi inizialmente brufolosi e sui banchi di scuola, che a forza di hamburger e basket sono cresciuti, si sono innamorati, traditi, riprodotti, lasciati, morti, uccisi, arricchiti, realizzati, sposati.
La cosa a mio avviso di rilievo nella serie (oltre alle fisicate degli attori) è stato il salto temporale di 4 anni, 6 mesi e due giorni (titolo della prima puntata della quinta stagione) rispetto all’ultima puntata della quarta, quando i baldi giovani si diplomavano. Si salta quindi tutto il periodo universitario e si arriva direttamente al “come sono diventati”, evitandoci l’ennesimo strazio di “vita da college”. Questo è l’unico favore che ci hanno fatto. 4 anni di seghe mentali, di lentezza e di logorrea in meno.

Dopo studi approfonditi delle sceneggiature sono riuscita ad arrivare al tema portante della serie: Tree Hill è una città magica, perché chiunque ci nasca o ci passi diventa un personaggio di successo. Ebbene sì, Albero Collina è la cittadina americana con la più alta densità di personaggi di fama nazionale d’America. Nathan arriva a giocare nell’NBA, Lucas scrive un libro sulle storielle del suo gruppo di amici che viene pubblicato e diventa bestseller, Hayley diventa cantante country da tour, Mouth giornalista sportivo, Brooke apre una casa di moda che diventa la Dolce & Gabbana made in USA, Peyton oltre che essere nella top list delle persone più depresse d’America fonda una casa discografica che produce la nuova stella del pop americano ovviamente residente a Tree Hill, Mia Catalano.
Ma se per caso decideste di sbattere (ripetutamente) la testa su questa collina con un solo albero non dimenticatevi di scaricare i subs con commenti di itasa che vi aiutano a occupare i tempi morti che nella serie la fanno da padrone (io l’ho sempre guardata a velocità x2 almeno riscontrando comunque momenti di noia) e aiutano a creare un metatesto fatto di sfottò nei confronti di attori, storie e sceneggiatori che vi garantisco valgono il prezzo del biglietto e risarciscono dell’inutilità intrinseca alla perdita di tempo perpetrata. Quindi mettete in conto che il tempo perso a leggere ‘sto papiro è quello risparmiato nelle vostre vite. In conclusione, se volete perdere 45 minuti (o 22’30” se guardate a velocità perdue) per vedervi un paio di fisicate è tutto a vostro rischio e pericolo. Non additatemi mai come foraggiatrice di alberi o di colline, solo di tronchi, nudi e ben torniti, quello sì.

Taggato con: one tree hillSerie tvteeen dramatelefilm



  • Rosita

    Anch’io sono masochista e sono ancora qui in attesa della 9a (si spera ultima) stagione…Perché guardo OTH?Me lo chiedo a ogni episodio e non so trovarne la ragione (a parte i tronchi da te citati)…forse stiamo sfidando le leggi del masochismo!

  • Ba

    Io adoravo seriamente One Tree Hill,non solo per le tartarughe,che comunque tanta roba,ma mi piaceva la storia in sè… pensare ad un luogo in cui ad una persona normale capitavano più disgrazie che normalmente neanche in una vita intera possono capitare. un cattivo che tutti hanno provato ad uccidere nei modi più bislacchi,con un cuore fallato che tuttavia non muore neanche quando gli incendiano l’ufficio con lui dentro…magnifco…
    In più ci ha regalato puntate-tragedia (stile Grey’s anatomy) che non erano affatto male, la puntata del ragazzo a scuola con la pistola è ancora una delle mie puntate preferite di sempre.
    poi questi intro e finali deprimentissimi nelle prime stagioni, presi dalle poesie preferite di Luca, che finivano dirette nel mio diario….Quanti ricordi.
    Certo quando sono partiti i due personaggi principali è diventato per lo più inutile (non sanno più cosa raccontare, nell’ultima stagione era carina solo la puntata omaggio a The Hangover), e si capisce non hanno più niente da raccontare, ad un certo punto le tragedie devono pur finire. Nel promo dell’ultima stagione non fanno vedere praticamente più niente, li fanno camminare per la famosa cittadina sospirando parole ispirate…una palla…Da guardare!

    • mari

      Per me era una gran serie. Ho considerato come series finale l’ultimo episodio della sesta stagione e ho eliminato ogni immagine di ciò che hanno filmato negli anni seguenti. Quell’episodio è stata la fine perfetta per OTH ;)

  • Rabb-it

    Mai guardato, però messo così mi ricorda tanto Springfiled di Sentieri.
    I pargoli nascevano e restavano paffuti bimbetti per quel po’ di puntate per far dire ok tizio esiste, poi passava direttamente alle scuole medie, che le vitamine che gli davano lì lo sanno solo loro e nell’arco di un decennio era già al college(che sarebbe l’università in USA, giusto?) e poi per buona misura in meno di due anni era pure serial killer. (il classico: ma da piccolo era tanto carino… anche da grande*)

    (il fatto che questa sia la biografia del personaggio che, da adulto, veniva interpetato da *Matt Bomer con dieci anni di meno è giustificato solo dal fatto che lo stesso Bomer ora lavora con quella che era Peyton in on tree hill… come incrocio non c’era male, vero?)

    Sentieri* ha chiuso dopo 72 anni, partendo dalla radio, solo perché ce ne erano troppi in giro.
    Era un pezzo che non lo vedevo più, ma ammetto che certi telefilm paiono proprio presi pari pari da certe trame. Il fatto che io me le ricordi… mi sa che mi mette in una categoria che non so definire, ma penso peggio di masochisti che si vedono OTH… forse.

    *Delle altre soap non posso parlare, mai seguite.
    Sì… scappo.

    • Rabb-it

      Mi sono scordata una precisazione, no che magari mi faccio odiare ma… io ho scritto che Sentieri è finito dopo 72 anni, ma i geni dei palinsesti italiani non hanno acquistato le ultime puntate, non so come mai di beautiful sì e sentieri no, e così chi dei fan in italia lo seguiva da trent’anni (Oh diavolo Sentieri e Quark sono comiciati insieme? Mi ripeto: mi sento vecchia a ricordarmelo!) insomma non si vedranno il finale.

      Beh dal mio punto di vista mi è andata bene che sono anni che non lo guardavo più o penso sarei un po’ seccata. Ecco.

      Posso segnalare il sito su sentieri che si lamenta di retequattro o meglio che non lo faccio?
      Adesso sì che è meglio se scappo.

      ^_^

  • foglie

    Anche io adoravo questa serie, questi ragazzi ne hanno viste di tutte colori e mi hanno fatto commuovere un’infinità di volte. Ricordo una scena in cui Dan picchia Lucas e cerca di provocargli un attacco di cuore… Che amore di papà! Secondo me oltre all’uscita di scena di Lucas è pesata anche l’uscita di scena proprio di Dan e quella di Casey. Di Peyton ne possono anche fare a meno. Ma dopo otto anni è arrivata l’ora dell’happy ending, spero che sapendo già in anticipo che questa sarà la serie conclusiva il finale sia ben fatto.

    • Vale Marla Morganti

      Ma che bello sapere che non sono stata l’unica folle. O anche no. Mal comune mezzo gaudio, forse.
      Quel che resta è una serie che di certo fa un po’ piangere, un po’ pensare, un po’ incazzare, un po’ ridere (soprattutto per l’assurdità di alcune cose)…ma non crucciamoci troppo, alla fine sono solo canzonette. Quindi life goes on (e OTH pure! damn it…).

  • Ba

    il fatto è che l’happy ending è arrivato! alla fine di questa serie abbiamo avuto una chiusura in cui tutti ottenevano ciò che volevano. Non ho mai capito il senso di fare un’ultima stagione in cui sappiamo che metteranno almeno una tragedia, qualcuno rischierà di morire, non lo farà, e tutti si abbracceranno piangendo e poi saranno felici e sciorineranno una qualche perla di saggezza sul crescere, soffrire e menate varie…
    per me dovevano far tornare lucas prima (anche perchè dato che sembra comparirà in una sola puntata e con dei capelli osceni non so quanto serva il suo ritorno per quanto ben voluto) e chiuderla all’ottava.
    Comunque OTH rimane una perla nei teen drama, mooolto meno fastidioso di Dawson, personaggi molto più belli (in tutti i sensi), non ricchi (e finalmente direi) e un protagonista fotomodello (ma sfigato,perchè succede spesso…) che è anche intelligentissimo e sensibile…e se lo facevano deviare dall’essere il ragazzo che tutte sognamo gli facevano togliere la maglietta…perchè succede spesso…
    Tra l’altro hai sorvolato sul fattore musica, dopo il basket la cosa più importante,si capisce già dal titolo della serie e dai nomi delle puntate (cosa che Grey’s anatomy ha ripreso). OTH al pari di scrubs ha praticamente riempito il mio ipod dalle superiori.

    • Vale Marla Morganti

      Hai ragione, ho lasciato perdere un sacco di cose. Come il fastidio profondo che mi creava quell’esserino inutile che era Jamie, che prima di imparare a dire “mom” ha imparato a rigurgitare perle di saggezza (al pari della Ruthie di “7th Heaven”). E anche l’importanza della musica, che spesso fungeva da vero e proprio contenuto (peccato però che questo aspetto non può essere colto ed esperito da chi l’inglese non lo mastica). Però alla fine penso che ognuno coglie aspetti ed elementi che più sono affini alla propria sensibilità.
      Per questo è importante che se ne parli, che le nostre menti seriali si confrontino. Magari riusciremo anche a regalare la salvezza a questa serie, e a non giustificare il nostro masochismo solo chiamando in causa i sopracitati tronchi!

  • Spiessli

    Lo guardo anch’io, non assiduamente, ma lo guardo. E ogni volta mi chiedo il perché. Mah.
    Comunque sia anche secondo me si sono accaniti trascinandolo per i capelli qualche stagione di troppo.
    Ultimamente ho un po’ perso il filo, ma ripensando alle vicende di alcuni personaggi non mi stupirebbe se Shonda Rhimes si fosse ispirata alle sfighe del trio brook-peyton-hayley per creare la gattamorta… :oP

  • elle

    anch’io l’ho abbandonato crudelmente alla stagione successiva alla partenza di lucas e peyton.
    A mio avviso dovrebbero farlo morire dignitosamente, fermo restando che OTH rimane uno degli ultimi teen drama concepito con uno straccio di trama e di tematiche serie e (a volte) intelligenti.
    Dopo di lui il vuoto cosmico, vedi alla voce Gossip Girl o 90210(il remake)

  • *kikka*

    Che stroncatura! XD

    Se devo tenere conto di tutta la serie, forse sarei d’accordo con te, ma le prime quattro stagioni sono una piccola perla nel panorama dei teen drama.
    Cioè io lo so che OTH non è chissà cosa, ma penso che sia stata la mia serie preferita, a cui dopo tanto tempo ripenso con affetto.
    Quell’estate del 2005 è stata fantastica tra OTH, Popular, Felicity e Roswell! Avevo 15 anni, l’età dei protagonisti più o meno, e mi sentivo coinvolta proprio perché iniziavo a viverle anche io le avventure dei protagonisti(incidenti e psicopatici a parte! lol ). Ricordo che grazie a OTH e a Peyton ho scoperto tantissimi gruppi musicali, tante canzoni fantastiche. Avevo iniziato ad apprezzare la letteratura come Lucas, a passare ore ed ore sui classici. Mi sentivo molto come Brooke a livello caratteriale e mi sentivo come Nathan quando avevo conosciuto il mio Haley. Insomma OTH mi è entrato dentro perché i protagonisti erano una piccola parte di me. Ora nessuna serie tv riesce a farmi un effetto del genere. Per quanto consapevole che ci sono altre serie meravigliose e appassionanti, OTH è stata l’unica serie a farmi stare così… ma dopotutto penso che si trattasse dell’età e di come ero più libera e spensierata :)

    • Vale Marla Morganti

      Brava, forse è per quello che nonostante la piega presa dalla “bigger picture” (psicopatici, assasini & co), alla fine ci si ricorda con affetto di questi ragazzini che studiavano in riva al fiume, giocavano a basket, inciuciavano etc.
      Il 2005 però ormai è lontano (e la mia memoria sempre più annebbiata) e l’empatia per i giovincelli che avevano la nostra età, vivevano magari piccoli problemi che vivevamo noi è difficile da ricreare quando da sfigatelli di provincia diventano superstar o multimilionari.
      Se qualcuno iniziasse a guardarlo ora non so quanti bei ricordi legati alla serie potrebbe crearsi. Tutto qua.

Una serie a caso

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