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Selfie, una serie tv scritta male e pure moralista

Selfie non solo è scritta da cani, ma si mette anche a fare la morale come il peggior parroco di provincia

di Marco Villa | il 27 agosto 2014 | 28 Commenti
Copertina Pilot

abc-upfront-selfie

Non è facile provare a fare ironia su fenomeni del presente, non è per niente facile. Il motivo principale è che stanno ancora accadendo, fanno parte della vita di tutti i giorni e riuscire a trovare il giusto distacco per criticarli e prenderli in giro è un’operazione molto complessa. Oggi parliamo di una serie tv che si chiama Selfie. Capito il motivo dell’introduzione?

Selfie è una serie tv che andrà in onda su ABC dal 30 settembre, ma il cui pilot è già disponibile in pre-air. L’ha creata Emily Kapnek (creatrice di Suburgatory e nel giro di Parks and Recreation) e si pone come obiettivo un adattamento liberissimo di My Fair Lady. La storia: Eliza Dooley lavora come commerciale in un’azienda farmaceutica. Dopo aver passato un’adolescenza da sfigata e da non-cagata, ottiene la sua rivincita grazie ai social network: migliaia di follower, caterve di like e conseguente ossessione per la propria immagine online. Una figura di merda epocale nella vita reale (si parla di vomito: deligatissimo) la costringe però a riconsiderare le proprie priorità (scusate, non ho resistito, ho sempre sognato di scrivere “riconsidereare le proprie priorità”, non è una perifrasi orrenda?) e ad affidarsi a un collega creativo per diventare una signorina a modino.

Selfie è una comedy in cui si possono trovare un po’ di battute divertente e qualche trovata carina, soprattutto a livello grafico. Ecco, ho finito con i commenti positivi, perché a parte questa riga genericissima, da qui in avanti troverete solo critiche, perché, di base, Selfie è una gigantesca occasione sprecata, una serie tv sviluppata veramente da cani. I motivi principali sono due.

screen-shot-2014-05-13-at-5.16.11-pm

Il primo è la protagonista. Non mi riferisco all’attrice (anzi, Karen Gillian è molto brava nel ruolo), quanto al personaggio, al modo in cui è scritto. Eliza viene definita da uno dei personaggi come “il miglior commerciale dell’azienda” e viene presentata nei primi minuti come una che è riuscita a costruirsi una propria credibilità online. Non sarà un premio Nobel, ma sembra comunque una brillante, intelligente. Questa caratterizzazione dura però meno di mezza puntata: da un momento all’altro, la scaltra maga dell’internet diventa una perfetta idiota, incapace di intavolare qualsiasi tipo di conversazione, fosse anche un semplice “come stai?”. Esatto, la stessa persona definita “miglior commerciale” poco prima.

Non solo: a un certo punto, Elisa si trova a un matrimonio, si annoia e si mette a giocare con l’iPhone in chiesa, lasciando attivi i suoni e facendo così un’altra figuraccia. Di nuovo: esatto, la persona sgamatissima con media e social network, per la quale l’iPhone è un’estensione corporea, si comporta da totale incompetente tecnologica. Possono sembrare rilievi di poco conto, da super-pignolo, ma per quanto mi riguarda sono falle grosse: alla fine della puntata, Eliza è un personaggio inesistente, cui gli autori hanno fatto fare tutto e il suo contrario, presentandola in un modo e poi passando venti minuti a dipingerla con toni e abitudini in totale contrasto. Un altro esempio? Lo stile nel vestire: per il suddetto matrimonio, Eliza deve cercare di vestirsi in modo meno appariscente del solito. Per riuscirci, chiede consiglio a delle ragazze che vivono nel suo palazzo. Ragazze che sono delle super-hipster, che vestono in modo ancora più appariscente di lei, solo con uno stile diverso. Ha senso tutto questo? No, è cattiva scrittura.

Selfie-feet-pic

Fosse solo un problema di personaggio, si potrebbe tranquillamente aspettare qualche puntata, per capire se si sta parlando di un problema strutturale o solo di un brutto pilot. Peccato che sia solo il primo motivo di stroncatura e che il secondo sia ben peggiore. Il problema principale di Selfie è che è piena di moralismo, ma un moralismo falsissimo, a cui nemmeno gli autori riescono a credere. Il personaggio del pigmalione (interpretato dal sempre pessimo John Cho, ciao John) che deve rieducare Elisa è uno che considera internet e i social network il male del secolo e che odia le città perché tutti sono sempre attaccati al cellulare. Ogni sua battuta è all’insegna di questo pensiero, fatto che lo rende un rompicoglioni in tempo record, ma il moralismo è diffuso in tutta la serie, visto che la protagonista si rende responsabile di una battuta agghiacciante come “avevo millemila amici su Facebook, ma nessuno che fosse lì ad aiutarmi in quel momento di difficoltà”. O una roba del genere, scusate, non ricordo, ma ero troppo impegnato a tentare di non distruggere il computer in quel momento.

Dicevamo all’inizio: quando si vuole ironizzare su un fenomeno, bisogna essere in grado di trovare distanza e tono. Ecco: Selfie non ce la fa, ma proprio nemmeno un po’. Protagonista scritta da cani, co-protagonista insopportabile, moralismo invadente, nessuna capacità ironica. Per me finisce qui.

Perché guardarla: perché odiate i social network e rimpiangete i tempi in cui mandare sms era roba da pionieri tecnologici

Perché mollarla: perché certi discorsi moralisti vi fanno vomitare

 

Taggato con: comedyselfie



  • Alice Ianda

    Ahhh… come porta male John Cho!

  • alesavatt

    Peccato! Ero tanto speranzosa di trovare una bella serie con Karen gillian ma mi sa proprio che non è questo io caso!

    • La Pimpa

      Ma l’hai vista almeno? Giudica con i tuoi occhi perche’ se ti affidi alle recensioni non guarderai neanche la meta’ delle serie tv ;)

    • La Pimpa

      Ma l’hai vista almeno? Giudica con i tuoi occhi perche’ se ti affidi alle recensioni non guarderai neanche la meta’ delle serie tv ;)

    • La Pimpa

      Ma l’hai vista almeno? Giudica con i tuoi occhi perche’ se ti affidi alle recensioni non guarderai neanche la meta’ delle serie tv ;)

    • La Pimpa

      Ma l’hai vista almeno? Giudica con i tuoi occhi perche’ se ti affidi alle recensioni non guarderai neanche la meta’ delle serie tv ;)

    • La Pimpa

      Ma l’hai vista almeno? Giudica con i tuoi occhi perche’ se ti affidi alle recensioni non guarderai neanche la meta’ delle serie tv ;)

    • La Pimpa

      Ma l’hai vista almeno? Giudica con i tuoi occhi perche’ se ti affidi alle recensioni non guarderai neanche la meta’ delle serie tv ;)

    • La Pimpa

      Ma l’hai vista almeno? Giudica con i tuoi occhi perche’ se ti affidi alle recensioni non guarderai neanche la meta’ delle serie tv ;)

    • La Pimpa

      Ma l’hai vista almeno? Giudica con i tuoi occhi perche’ se ti affidi alle recensioni non guarderai neanche la meta’ delle serie tv ;)

  • la__la

    Ma noooo… a me è piaciuto questo pilot.. cioè, non è un capolavoro, ma ha delle battute carine, ho passato 20 minuti a farmi due risate, niente di eclatante, ma io personalmente continuerò a vederlo…
    “Il cinese morituro che mai morirà” (John Cho come da voi definito in un articolo su flash forward), anche se odiato a morte da voi, è il motivo per cui comincio sempre a guardare le serie in cui c’è lui (go on ad esempio)…

    Io per ora la salvo…

  • Stefano

    Ho visto anche il pilot e non sono d’accordo sulle considerazioni sulla protagonista.

    Per quanto riguarda il lato tecnologico, chi ha popolarità su internet non necessariamente è una maga dell’internet e della tecnologia. Credo che moltissima gente popolare sui social network e sulla rete, a tu per tu con un problema di spazio insufficiente di memoria sul telefono, la prima cosa che fanno è uscire di casa e comprarsi un cellulare nuovo.
    Per il lato sociale, invece, il discorso è molto simile. Ci sono tante persone che quando si tratta di intrattenere conversazioni e rapporti superficiali (come quelli di un commerciale farmaceutico, per l’appunto) sono le migliori, e quando invece si deve andare un pò più nel profondo (come nel pilot quando deve intrattenere una conversazione personale con la receptionist) non sanno che pesci pigliare. Oltretutto, detto schiettamente, un commerciale con il proprio aspetto vende metà del prodotto, per cui è ammissibile che una star dei social network sia anche la migliore commerciale di un’azienda.
    Per questi motivi credo Eliza sia un personaggio credibile e soprattutto veritiero, che per una serie con le intenzioni dichiarare e per quanto mostrato nel pilot credo sia calzante.

    Andando sul co-protagonista, in una storia strutturata in questo modo è giusto che vada in netto contrasto con la protagonista, e proprio come per la protagonista, anche per lui ci può essere un riscontro nella vita reale: persone completamente avulse dal mondo della rete e che difendono la propria scelta a spada tratta.
    Poi credo si tratterà alla fine di un classico rapporto di crescita reciproca, nel quale anche lui alla fine ammorbidirà la sua posizione e probabilmente cederà al lato oscuro di internet!

    In definitiva: da come la vedo io, credo che alla serie debba essere data più di una possibilità, perchè ha le carte il regola per dire la sua e per far divertire, al pari di titoli più affermati.

    • Valda

      Sono d’accordo con te, i pilot di solito non sono dei campioni di profondità e sfaccettature, si limitano a creare la rottura dell’equilibrio, il contesto e gli elementi base, gia dalle puntate seguenti il tema sembra complicarsi parecchio. Il moralismo si attenua nelle seguenti due puntate dove il
      “rompicoglioni in tempo record” si fa il profilo fb che, anche se dura poco tempo, lo aiuta a
      capire di essere un rompicoglioni. quindi secondo me bisogna dare una
      chance a questa serie, credo ci vorranno più pintate per sviluppare la
      tesi di fondo e gia alle prime 3 devo dire che il discorso appare
      sfaccetatto.

  • eFFy

    Ho guardato anch’io il pilot e non mi è piaciuto per niente! anch’io ho trovato ridicola la scena di lei al matrimonio che non mette l’iphone in modalità silenziosa!
    Comunque proverò lo stesso a guardarmi qualche altra puntata visto che sono corte ma non sono molto fiduciosa…

    • Bianca

      oh..il dolce “utile” giudicare il libro dalla copertina^^ certo che per una generazione che di trailer fantastici con allegati i film scadenti ne ha visti fin troppi….non impariamo proprio mai che l’abito non fa il monaco….e che prima di giudicare ed etichettare…vale la pena Informarsi meglio (consiglio di farlo su tutto pero..ogni giorno ed in ogni situazione) ^.^

      • eFFy

        Cara Bianca, hai per caso la lista di tutti i film che ho guardato o commentato?
        Il bello è che ho anche scritto “proverò lo stesso a guardarmi qualche altra puntata” quindi non mi sembra di aver bocciato questo telefilm dalla “copertina”!

        Forse dovresti informarti meglio anche tu o rileggere con attenzione prima di commentare! ;)
        Tanti saluti

        • Bianca

          Touchè^_^ ..quando hai ragione hai ragione^^..rileggendo, effettivamente concordo Effy e mi scuso per la pecca di essere caduta nel giudizio affrettato (ironia della sorte eh XD)..con la tarda ora e la mancanza di sonno come attenuanti, pero quando sbaglio sbaglio^^
          Tanti saluti ^^

  • Summer

    Questa recensione non è obiettiva per niente, e devo dire che è un po’ ottusa (senza offesa). Primo, chi lo dice che non si può fare ironia sui fenomeni del presente? Sono alla portata di tutti, e quindi è proprio quella la cosa che funziona. E’ come quando in una serie un alieno fa ironia sull’umanità, la vedi con occhi esterni e ti sganasci proprio per quello e il primo commento è “Cazzo è vero siamo così!”. Per quanto riguarda il moralismo l’unico posto in cui ne vedo mooolto a iosa è proprio la tua recensione. Ma parliamo dell’ottusità: la protagonista non è considerata miglior commercialista perché è intelligente, ma perché vende. Ha le vendite più alte di tutta la compagnia, e il motivo è perché sa vendere. Così come sa vendere la sua immagine, appunto. Ma ciò non vuol dire che le interessa cosa pensa l’altra persona. Stessa cosa per la suoneria il chiesa, la questione non è che è così impedita da non mettere il silenzioso, ma che non ci ha pensato perché non le interessa nulla del prossimo. Si annoiava dopo un po’ e si è messa a giocare. Sai se non l’avessi capito il punto della serie è proprio quello. Avere millemila amici sui social e non fregarsene per nulla delle reali persone che hai intorno. E il fatto si palesa quando fa una grande figura di merda sull’aereo e si accorge che nessuno in realtà è dalla sua parte ma sono tutti stati pronti a deriderla. Vive in mondo di like, voti e foto. Per quanto riguarda il personaggio opposto invece non ha fatto altro che essere appunto l’interpretazione di quelli che aborrano i social ma poi si iscrivono su fb e ci passano ore senza nemmeno accorgersi e dopo esclamano “cosa? sono passate due ore? non me ne sono accorto!” perché si lasciano trascinare dalla stessa frenesia degli altri. In pratica hai chiamato la tua pignoleria a giudicare fatti che erano in realtà il fulcro della serie e non li hai nemmeno capiti. Beh si dice che l’ironia e il sarcasmo intelligenti non sono per tutti, chi l’ha detto aveva ragione. Stavolta hai toppato di brutto…

  • Tatiana

    Io adoro questa serie, è leggera ma con una morale alla fine!!! E con la tecnologia siamo tutti così, per quello rimane simpatica…e ora mi girano pure perchè l’hanno cancellata….

  • Gianluca Di Massimo

    Sono tornato a leggere questa recensione dopo che ormai ho visto 10 puntate. Daccordo alla fine l’hanno anche cancellata,m a a me piace un casino!! Sarà che ogni tanto c’è bisogno di un po di leggerezza, e mi sono ritrovato a ridere durante piu o meno ogni puntata ( tra gli altri il personaggio di David Harewood mi fa troppo ridere). Oppure sarà che sono innamorato di Karen Gillan hahah! In ogni caso è la mia serie preferita di dicembre!:)

  • RobS

    io sono arrivata alla 11 puntata e a dir la verità questa serie mi piace molto perchè pur essendo una serie se cosi possiamo definirla ‘leggera’, ha una morale in cui tutti noi oggi possiamo ricavarne qualcosa. Io stessa mi ritraggo molto nel ruolo della protagonista ed è anche questo un motivo in più per cui apprezzo questa serie.Apprezzo molto il ruolo del direttore, che comunque secondo me è il più simpatico dell’azienda, e concludo dicendo che ci basiamo troppo sul pilot invece della morale in se o la ”comicità” di questa serie.

  • Bianca

    Superficialità abbondante di giudizio e conoscenza del concetto di Metafora totalmente assente nell’autore della sopracitata “recensione” … Superficiale perché hai guardato una serie e da ciò che ho letto, sei ben lontano dal averne capito il significato…ma lontano anni luce eh!

    1. Oooooooovvio … ciò che ti ha colpito al matrimonio è stato il suo errore da social noob con la suoneria, non il fatto che oramai appena ci sentiamo commossi ,insicuri, vulnerabili, pensierosi,UMANI etc ci rifugiamo dietro ad uno schermo perché è più facile …. oh in alternativa , perché avendo come miglior amico uno schermo, non diamo più importanza a niente e nessuno a cui non si possa aggiungere un LIKE! (non è moralismo.. è fatto! e sono quasi sicura che il tuo iphone è l’estensione della tua mano in realtà, spiegherebbe il perché della cattiva recensione..

    ” #primaedultimatuacheholetto ” ..un po’ di coda di paglia sull’argomento trattato forse? comunque ..passiamo oltre)

    2.OVVIO che la miglior venditrice deve avere delle skill sociali PAZZESCHE per poter essere tale..duh!!..aspetta siamo nel 2015 giusto? l’era dove il maggior marketing viene fatto online..giusto?online che significa zero conttatto umano..giusto? ahhh si..hai ragione tu..deve proprio sapersi rapportare con il prossimo per ricoprire quella posizione..nel 2015…(#maperfavore #informiamociprimadiparlare <- consiglio amichevole per evitare figuracce. prego,non c'è di che! ^^ )

    3. MA OVVIAMENTE! uno stile nel vestire che non comprende niente di sobrio o da occasione, di una persona che vive solo sui social o nelle discoteche, che non ha la minima idea di cosa significhi vero contatto umano, che di amici veri non ne ha mai avuti …ovviamente è Pazzesco che vada a chiedere consiglio (per questa occasione fuori dai SUOI standard)…alle prime persone con cui ha avuto un minimo di contatto umano che non sia finito a letto. Ma chi lo farebbe mai..quando si hanno millemilla amici sui social e zero in vita vera?! assurdo ve'?

    4.Ovvio, un'altra assurdità fare incontrare la ragazza #millemilla followers ed il ragazzo "aiuto,come si cancella un tag?! " .. come si potrebbe sviluppare mai un rapporto tra due che sono agli antipodi? come si potrebbe mai, man mano, imparare l'uno dall'altra diventando cosi persone migliori? come potrebbe mai la superficiale ragazza il cui unico interesse è il divertimento, "asociale" TOTALE nel mondo reale, anche se VIP dei social, influire positivamente sul ragazzo tutto lavoro? come potrebbe mai il ragazzo serio -asociale in quanto incentrato solo sul lavoro, che non capisce minimamente una battuta e prende tutto alla lettera – imparare qualcosa dalla ragazza che della leggerezza nel divertimento ha fatto il suo mantra? come potrebbe mai un po' di serietà ed un constante provare a trascinare fuori dal virtual, aiutare miss FB/twitter/ etc a cominciare a relazionarsi con qualcuno in carne ed ossa, ascoltando non solo il suono della propria voce mentre "vomita" parole prive di vero contenuto e troppi hashtag ..ma dando , per la prima volta in vita sua,l'importanza e l'attenzione DOVUTA al suo interlocutore…….

    ……la lista delle cose che non hai minimamente capito di questa serie è infinita… non è moralistà ma tristemente veritiera..ed i due personaggi principali..sono le due tipologie di persone di cui il mondo è in overdose oggigiorno…- quelli che vivono sui social..e quelli che vivono in ufficio.

    ..ed è triste , non hai compreso il punto…che è forte e molto attuale. CI PRIVIAMO DELL'UNICA COSA CHE CI POSSA MIGLIORARE O FARCI SENTIRE FELICI : IL CONTATTO UMANO! ..succede sempre più…e per ritornare a Vivere piuttosto che a passare attraverso la vita…ci vuole per l'appunto…il RITORNO al contatto con un'altra persona, che…per quanto diverso da noi..potrebbe sorprenderci col suo calore e migliorarci persino..se solo dessimo una vera chance…staccandoci dal freddo schermo dei nostri #millemilla followers….

    #thatsallfolks

    ps: mamma mia ho scritto davvero troppo XD! per la cronaca,l'uso del # è stato completamente ed inequivocabilmente ironico (come tutto il resto dell'altro) e strettamente legato all'argomento trattato.

    ps2: non ho ancora capito il perché del hashtag, ma ahimè non capisco neanche il linguaggio dei social o come si possa sprecare una vita intera cliccando LIKE ^^

    • Strigoi

      Ipotizzo: secondo me il recensore queste cose le ha capite, ed è il motivo per cui la serie gli fa abbastanza schifo. Sei riuscita a farmi venire mal di testa solo leggendo.

      • Bianca

        Ipotizzo: le cose non legate al cosi diffuso pensiero superficiale abbia quest’effetto..sul recensore.. e su altri come lui …ma tranquillo..sembra sia piuttosto normale oggi^_^

    • Marco Villa

      “il fatto che oramai appena ci sentiamo commossi ,insicuri, vulnerabili, pensierosi,UMANI etc ci rifugiamo dietro ad uno schermo perché è più facile …. oh in alternativa , perché avendo come miglior amico uno schermo, non diamo più importanza a niente e nessuno a cui non si possa aggiungere un LIKE!”

      MORALISMO ALERT, MORALISMO ALERT!
      Evacuate Serial Minds, presto!

  • Martina Di Maida

    Io ho appena completato la prima stagione e quando ho letto che non ce ne sarà una seconda ci sono rimasta davvero male. Perchè l’ABC ha voluto cancellare la serie? A mio parere è molto meglio di altre serie che sono state girate fino alla 5-6 stagione. Io spero in un continuo.

    • Pred1ctive

      Capita nelle migliori famiglie… figurarsi la televisione che è la peggiore.

      Tanto per fare un esempio: Mr.Robot è piaciuta tantissimo in i-Taglia (causa deprimente offerta estiva e pessime abitudini generali) mentre negli USA(Network) ha fatto piuttosto schifo, mettendo a rischio il seguito.

      Purtroppo o per fortuna i gusti del pubblico non incidono sulle programmazioni economiche delle emittenti…

  • enricodiba

    La serie l’ho vista, primo perché cerco sempre serie da guardare in lingua inglese e secondo perché mi piacciono le rosse alla karen Gillian, che anzi è il mio prototipo di rossa,tra l’altro sta sempre in minigonna, penso che sia stata una precisa scelta dei produttori.
    Comunque anche il personaggio di Henry il suo amico-forse spasimante-collega-pigmalione è assurdo,dovrebbe essere un pubblicitario e non sa neanche come si usa facebook?
    Per il resto poteva anche avere un seguito, come dico sempre se una serie come Bone è arrivata a 12 stagioni, tutte le serie possono essere prodotte all’infinito.

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