Logo

   
Navigation
  • Home
  • Serie Nuove
  • Brit
  • Serial Moments
  • Serial Surfing
  • Serial Gif
  • Indice
  • Chi siamo

Orange Is The New Black è tornata la bomba della prima stagione

Dopo una stagione di transizione, Orange Is The New Black è risorta in tutto il suo splendore

di Mariagiulia Bertucci | il 8 luglio 2016 | 7 Commenti
Copertina On Air

orange-is-the-new-black-1

ATTENZIONE: SPOILER MODERATI SULLA QUARTA STAGIONE

Ve lo ricordate quando, alla quarta stagione di Homeland, la serie è inaspettatamente resuscitata? Ebbene, preparatevi, perché il fenomeno della “resurrezione del quarto anno” ha colpito ancora. Dopo una terza stagione molto più debole delle precedenti, Orange is the New Black torna su Netflix con la quarta stagione e possiamo tranquillamente gridare al miracolo. Il fatto è questo: lo scorso anno abbiamo passato il nostro tempo a guardare 13 episodi in cui, al penitenziario di Litchfield, la cosa più emozionante era stata un traffico illecito di mutande usate dalle detenute. Roba da voler spaccare il computer tanta era la noia e lo so che l’abbiamo pensato tutti: “Ecco, abbiamo perso anche Orange”. Niente di più sbagliato, perché in questa stagione ogni elemento ti riporta a entusiasmarti quasi come per la prima stagione.

orange-is-the-new-black-3

Prima di tutto, finalmente un crescendo emotivo degno di una lunga serialità: si riparte dando continuità al finale della stagione passata, si creano nuove relazioni e nuove dinamiche negli episodi centrali, si chiude con il botto grazie a un finale aperto che lascia spazio a nuove attese. Roba da manuale di sceneggiatura, insomma, ma non è mai scontato ricordare che sono queste le cose che funzionano. Poi, l’ingresso di nuove detenute nella struttura: personaggi freschi che si integrano perfettamente a quelli preesistenti. La prigione è in sovrannumero, alle detenute si aggiungono moltissime ragazze, tante delle quali originarie del Sud e centro America. Questo non fa altro che accentuare la suddivisione delle prigioniere a seconda dell’etnia e favorire la creazione di nuovi gruppi e nuovi ruoli per i singoli personaggi. L’esempio lampante è quello di Maria Ruiz, che nel giro di un paio di puntate, da personaggio secondario e di poca personalità, con la presenza di altre prigioniere domenicane come lei, diventa non solo la rappresentante di tutte le latine, ma anche il nuovo villain della serie.

Non meno importante l’arrivo di una detenuta come Judy King, stella televisiva in carcere per evasione fiscale, viziata e riverita anche dietro le sbarre da tutti: dalle compagne di cella, dalle guardie carcerarie, dalla società che gestisce la prigione. Grazie all’ingresso di queste nuove figure e al parziale allontanamento di personaggi molto forti nelle prime stagioni (un nome su tutte, Sophia Burset, con Laverne Cox che, nonostante le poche apparizioni, si conferma ancora la miglior attrice di OITNB) si innescano nuove tematiche molto più interessanti rispetto alle precedenti. Mai come in questa stagione si è parlato di razzismo e di odio feroce per la conquista del proprio territorio in carcere. Se finora le manifestazioni di razzismo reciproco fra le ragazze si erano risolte giusto con un paio di risse, questa volta si parla di gesti intimidatori e di azioni simboliche folli.

orange-is-the-new-black-2

Senza spoilerare troppo, la scena che vede Piper vessata dal gruppo rivale toglie il fiato e dà una vera e propria impennata all’intera serie. Da quella scena non si può tornare indietro, lo stile del racconto può solo che divenire più drammatico e, a tratti, raccapricciante. Lo si vede anche nel rapporto guardie-detenute, fino alla terza stagione vicendevolmente aguzzini e vittime . Ora invece sono solo le ragazze a subire i metodi poco ortodossi dei nuovi agenti di polizia penitenziaria. Intendiamoci, non che prima si scherzasse: stupri, omicidi, violenze fisiche e psicologiche sono sempre state raccontate, ma in questo ultimo capitolo si è andati oltre. I buoni e i cattivi sono molto più definiti e non c’è più spazio per l’immaginazione, i buoni subiscono e noi spettatori siamo lì, che osserviamo inermi e sconvolti da questo cambio di rotta. Quando le detenute si ribellano e salgono in piedi sui tavoli della mensa come protesta, in un secondo torna alla mente la classica scena de L’attimo fuggente, solo che qui il lieto fine non c’è, ancora una volta a vincere è il male, perché è proprio da questa protesta pacifica che ne esce uno dei colpi di scena più cruenti e crudeli dell’intera serie.

Non meno importante, Il significativo ridimensionamento del ruolo di Piper, perché sì, resterà sempre la protagonista della serie, sì, continuerà la sua trasformazione da ragazzina borghese a spaventosa galeotta, ma mai come ora il suo plot lascia spazio alle storie delle altre compagne di cella. Se ci pensiamo bene più che da Piper siamo colpiti dall’ansia di Alex per l’omicidio alla serra, dai favori che riceve Judy King, dal flashback che ci spiega, finalmente, i motivi che hanno portato Crazy Eyes in prigione, dalla resistenza audace di Blanca alle nuove regole dei secondini, dalla storia d’amore di Soso e Poussey. E se dobbiamo fare qualche paragone, questa stagione numero 4 ricorda più film come The Experiment e L’Onda che la serialità americana a cui siamo abituati. Paragone troppo azzardato? Forse, ma la “resurrezione del quarto anno” è davvero potente, un fenomeno da non sottovalutare.

Taggato con: netflixorange is the new black



  • Davide G.

    Concordo su tutto:) questa stagione è stata una bomba e mi ha fatto anche piangere.. l’empatia che si crea con ogni singolo personaggio è fenomenale.

  • Monday

    ma quanto sarebbe figo un cross over con Oz (o Prison Break)???

  • Elox83

    Sono d’accordo. La cosa bella di OITNB è che in realtà nessuna è la protagonista ma lo sono tutte. Ogni stagione scopriamo meglio ogni personaggio e ogni stagione ci affezioniamo a tutte.
    La potenza di questa stagione è che le scene di violenza (sia psicologica che fisica) sono fortissime ed è impossibile staccare gli occhi.
    E’ la mia serie preferita in assoluto! (PS: la terza stagione non era così malaccio, dai!)

  • B.

    Tutto molto bello, ma, dopo il finale scorso, pensavo davvero che la stagione andasse in un’altra direzione. Credevo che le nuove immates sarebbero state meno macchiette. Sì, è vero, le nazi hanno marchiato Piper, ma poi, come dire, è finita lì. Cioè è stata una roba potente, ma le reazioni successive a tale gesto mi sono sembrate “annacquate”. In più le tizie “white” sembrano quattro/cinque pippe: basterebbe a Taystee sedercisi sopra per fargli dimenticare pure il loro nome. Pensavo che ‘sto giro Litchfield si sarebbe trasformata in una prigione alla “SoA”, con nuova gente tipo Otto, per intenderci. Invece, i big villains quest’anno erano le nuove guardie. E che villains!!
    La next season dovrà per forza risolvere il problema dei carcerieri aguzzini quindi, presumo che un’eventuale plot tra le vecchie “residenti” del penitenziario e quelle in arrivo sarà rimandato alla sesta stagione.

    P.S.: liquidata un po’ troppo in fretta la storyline di Healy.

  • ioedavide

    Mi aspettavo un’estate tranquilla, con solo Game of Thrones a farla da padrone, e invece ti spunta Netflix con questa perla. Personalmente non mi aveva esaltato il finale catartico del lago e sinceramente anche le prime puntate di questa stagione mi stavano da subito lasciando indifferente tra Piper che si atteggia, e i problemi di sonno di Red. Invece, come il classico fiocco di neve che diventa valanga, il crescendo che culmina con il potentissimo finale elaborato negli ultimi due episodi non può che devastare lo spettatore, che ormai è come se si sedesse agli stessi tavoli della mensa delle detenute.

    Le vicende di Healy, Doggett, di tutti i personaggi secondari e i vari flashback, contribuiscono enormemente nel creare quel legame empatico su cui gioca la serie, pur restando formalmente marginali rispetto allo sviluppo concreto della trama; e la cosa spettacolare è come gli autori, in questa stagione più che mai, riescano a legare l’intera amalgama eterogenea delle detenute e staff, con lo spettatore
    (anche grazie alla forza emotiva delle vicende in atto, pensando per esempio a Crazy Eye).

    Direi che questa stagione se la gioca con la prima di Daredevil per la miglior stagione di una serie Netflix (tra l’altro il set della prigione di massima sicurezza di Nicky è ovviamente lo stesso dell’incontro Frisk/The Punisher).

    Da considerare infine quanto il tema centrale del razzismo sia attuale e scottante negli USA, viste le vicende drammatiche degli ultimi due giorni…

  • EG N

    Purtroppo per me OITNB ha raggiunto il livello piu’ basso dalla sua prima messa in onda. Gli autori non sono stati in grado di trovare delle idee che non fossero riciclaggio di avvenimenti precedenti. Alcune delle storyline, come quella della piper nazi, sono state chiuse con un bel deus ex machina senza portare a nessuna conseguenza. ( svastica diventa finestra e finita la). Altre storie, come quella di Burset, assolutamente inutile. Tutta la stagione a lagnarsi che e’ in isolamento, poi la liberano, e finita la. Piu’ che storie con un inizio uno svolgimento e una fine in questa stagione ci sono stati dei fatti, degli avvenimenti.
    Un altro punto che mi ha veramente deluso sono stati i flahsback. Se una volta questi erano usati per mostrarci sfacettature nascoste dei personaggi, in questa stagione, apparte alcuni casi, sono state usate semplicemente per mostraci cose, senza che avessero nessun peso narrativo. Ad esempio la guardia scema che nel flashback e’ scema oppure la matta che e’ matta. Avrebbero dovuto mostrare come quella matta e’ diventata matta, non farmi vedere che lo era gia’ perche’ quello lo sapevo.
    Il finale assolutamente pessimo, non sono riusciti a chiudere una storyline. Capisco che sia una serie e debba svilupparsi orizzontalmente su un arco narrativo di piu stagioni ma alcune storie devi chiuderle altrimenti crei degli spettatori frustrati. Il cliffhanger finale e’ veramente stupido perche’ o le azioni della tipa saranno estremamente prevedibili o saranno completamente in contrasto con il suo personaggio (sparare a una guardia), quindi in entrambi i casi il risultato sara’ insoddisfacente.
    Veramente una stagione brutta, noiosa, che mi ha ricostretto a vedere la nikki che vomita, quell’altra che diventa paranoica che il marito la tradisca, la chapman darsi i bacetti con la mora. Baah

    • Moreau

      Rispetto il tuo punto di vista ma mi trovo in disaccordo su diverse cose. Personalmente, ho amato questa stagione, decisamente migliore rispetto alla terza (che è un po’ sottotono rispetto alle altre).
      Riguardo ad alcune cose che hai scritto: Piper nazista è stata esplorata bene secondo me, ci hanno mostrato il lato psicologico di una persona che pensa che il potere possa renderla completa ma si rende conto che non è affatto così e sono altre le cose che contano (l’amore della sua “famiglia” in prigione e di quella all’esterno, come mostrato nella scena in cui parla al telefono con il fratello), lei dopo aver commesso atti terribili è visibilmente pentita (quando parla con Nicki e afferma che non avrebbe mai incastrato Maria se avesse saputo che le avrebbero dato più anni) e questo prima che venisse tarchiata con la svastica (della serie che non si pente solo dopo essere stata punita), l’abbiamo vista comprendere il suo errore e rifiutare la compagnia delle naziste (il che ha portato alla sua punizione, essendo stata colpita da Maria e le ispaniche in quanto era da sola) e poi fare ammenda, come nell’atto di aiutare Blanca nella sua protesta pacifica nonostante sia stata complice di Maria e tornare alla ragione riappacificandosi con Alex, Red e le altre.
      Per quanto riguarda Burset abbiamo già visto un cambiamento nei suoi atteggiamenti: Laverne Cox (l’attrice che la interpreta) ha affermato che nella quinta stagione verremo portati nello stato mentale di Sophia e vedremo le conseguenze di un’esperienza così difficile come l’isolamento. Sicuramente non ci hanno ancora mostrato molto di lei, ma questo non vuol dire che non ci sarà niente da raccontare.
      I flashback, come sempre, secondo me ci hanno mostrato la psicologia dei personaggi e il percorso che li ha portati al Litchfield, nei casi da te menzionati ci viene mostrato come Bayley sia sempre stato incuriosito dal penitenziario e poi dopo aver colpito Frieda a causa di una sorta di meccanismo di espiazione del senso di colpa sia finito a lavorare lì, di Suzanne ci viene mostrato come il suo desiderio di non rimanere sola l’abbia portata a commettere non consapevolmente un omicidio.
      La stagione ha trattato temi interessantissimi: il sovraffollamento delle prigioni, i meccanismi di costruzione e mantenimento del potere, i soprusi da parte delle guardie che possono fare qualsiasi cosa alle detenute, il razzismo e i conflitti tra i vari gruppi etnici, il senso di colpa, la protesta pacifica e molto altro. Il finale, oltre ad essere stato emotivamente intenso (a me ha colpito molto nonostante non fossi particolarmente fan di Poussey) può preludere ad una rivoluzione all’interno del Litchfield, che sia Daya a premere il grilletto o meno. Personalmente penso che lo farà.

Una serie a caso

cover

Time After Time – Come perdere tempo con una serie sui viaggi nel tempo

Ultimi commenti

  • PEN15 – Quanto fa schifo la scuola media

    23 febbraio 2019 - Metallurgico
  • The Umbrella Academy: quando l’adattamento funziona senza scimmiottare [no spoiler]

    23 febbraio 2019 - Fraze
  • Miracle Workers – Dove Steve Buscemi è Dio e Harry Potter un angelo coi problemi

    23 febbraio 2019 - Travis

Categorie

Brit Copertina Copertina Pilot Curiosità Completamente a Caso Duello Imperdibili Interviste I perché del mondo La versione di Tina Manuale del perfetto serialminder Necrologi Olimpo On Air Orrori Pilot Re-Pilot Salvati dall'oblio Segreteria telefonica Senza categoria Serial Comics Serial Gif Serial Moments Serial Moments al Contrario Serial News Serial Quotes Serial Surfing Serial Tweets Serial Twitter Tripilot Web Series

Top stories!

    Calendario

    luglio: 2016
    L M M G V S D
    « giu   ago »
     123
    45678910
    11121314151617
    18192021222324
    25262728293031

    Tag più frequemti

    Serie tv telefilm netflix game of thrones Serie HBO gif Breaking Bad the walking dead The Big Bang Theory homeland lost grey's anatomy community friends

    Siti Imperdibili

    • DailyBest.it
    • iMAG
    • Rockit.it
    • Socialmaps.it
    • Home
    • Contatti
    • Chi siamo
    • Indice
    SerialMinds.com - Created with love by BetterDays.it