14 Aprile 2017 10 commenti

The Son – Un gran bel western atipico sulle tracce de Il Petroliere di Marco Villa

C’è piaciuta, e non poco

Copertina, Pilot

The Son (3)

Dovendo fare un elenco dei migliori film usciti dal 2000 a oggi, potrebbero scatenarsi liti, scontri e grandi discussioni su ogni candidatura. Un film, però, potrebbe e dovrebbe mettere tutti d’accordo: Il Petroliere di P.T. Anderson, uscito in originale come There Will Be Blood. Un film enorme, che racconta la fine di un’epoca e l’inizio di una nuova, il tramonto dell’era del selvaggio West e l’avvio di quella – non meno violenta, sotto altri aspetti – del petrolio. Quello stesso periodo è adesso al centro di una nuova serie tv di AMC: si chiama The Son e i primi due episodi sono una bomba.

The Son è in onda dall’8 aprile ed è stata creata da Philipp Meyer (autore del libro omonimo) con Brian McGreevy e Lee Shipman. La storia è semplice e complessa allo stesso tempo e racconta le vicende della famiglia McCollough, ricchi allevatori di bestiame nel sud del Texas negli anni dieci del secolo scorso. La parte complessa deriva dal fatto che questo è il tempo presente del racconto, ma non l’unica linea narrativa: The Son inizia infatti oltre 50 anni prima, quando un giovanissimo Eli McCollough è l’unico sopravvissuto di un incursione comanche. Gli indiani (sì, si chiamavano ancora così e non nativi) uccidono mamma e sorella e rapiscono i due maschi, ma a sopravvivere alla fine è solo Eli, che si trova così a crescere in un accampamento comanche, dove deve capire riti e gerarchie sociali, perché entrare in quel sistema di relazioni è l’unico modo per sopravvivere.

The Son (2)

Nel corso dei dieci episodi che compongono la prima stagione, andremo a scoprire cosa è successo nel corso di quel mezzo secolo che ha trasformato il Texas da frontiera estrema in cui il business principale è quello dell’allevamento di bestiame, a territorio da trivellare in ogni modo in cerca di petrolio. Il tempo presente infatti ci mostra un Eli intorno ai 70 anni (c’è qualche discrepanza nell’indicazione degli anni, visto che a giudicare dalle didascalie ne passano ben 66 fra passato e presente), intepretato da Pierce Brosnan, che cerca di capire come salvare la ricchezza di famiglia puntando a nuovi mercati.

Come già anticipato, The Son è una bomba. I primi due episodi riescono a catturare l’interesse e fare appassionare sia nel flashback, che nella narrazione al tempo presente, preservando potenza visiva e crudezza del western e inserendo dinamiche politiche che normalmente non siamo abituati a vedere in racconti di questo tipo. Al centro della serie non c’è solo la vicenda del protagonista, ma anche quella della sua famiglia e delle famiglie che vivono intorno a loro: ognuna di queste strade porta a nuove sottotrame, tutte impregnate da un clima di violenza e pericolo che tiene sempre alta la tensione.

The Son (1)

Da tempo sappiamo che AMC è una rete che ha grande interesse per narrazioni forti e questo sfondo è perfetto per una storia epica di ampio respiro: già con Hell on Wheels AMC aveva provato a indagare la morte di un’epoca e la creazione di un nuovo mito, ma con The Son la sensazione è quella di un salto di qualità importante.

Perché seguire The Son: per la potenza dell’ambientazione e la scrittura a fuoco
Perché mollare The Son: perché siamo comunque dalle parti di un western atipico e alcuni possono essere allergici



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