10 Giugno 2019 3 commenti

Serial Moments 381 – Dal 2 al 8 giugno 2019 di Diego Castelli

Case in fiamme, reattori in fiamme, e basta, ci stava bene una terza cosa, ma non mi viene

ATTENZIONE! SPOILER RADIOATTIVI DI BLACK MIRROR, NOS4A2, GENTLEMAN JACK, THE HANDMAID’S TALE, CHERNOBYL

 

5.Black Mirror 5×01 – Fight!
Niente, l’altro giorno mi ha chiamato Charlie Brooker e mi ha chiesto: “ma ci finisco nei serial moments?”. E io ho risposto: “Charlie, non lo so mica, questi nuovi episodi ti son venuti un po’ a caso”. E lui allora, col suo tipico accento inglese, ha insistito dicendo: “Eddddaiii”.
Quindi vabbè, inseriamo nei serial moments un combattimento di Striking Viper, che effettivamente ha fatto venire un brividino nostalgico a tutti i videogiocatori d’annata, che sono sempre solleticati dalle trasposizioni “reali” dei loro videogiochi preferiti (o simil-tali). Però poi basta Charlie. Ok, posso anche citare la bravura di Andrew Scott nel secondo episodio. Però non di più, davvero, non insistere.

Black-Mirror-Vipers

4.Nos4a2 1×01 – Bella Zachary
In questa settimana un po’ scarica di serie vecchie e nuove, cito volentieri il pilot di NOS4A2, recensito pochi giorni fa dal Villa. Un po’ per la gioia di ritrovare Zachary Quinto, che è sempre un figo, e un po’ per l’effettiva capacità della serie di creare un’atmosfera molto particolare, lontana dall’horror classico, eppure a suo modo inquietante, in una sfumatura quasi fiabesca. Perfino difficile da spiegare, cosa che ha anche generato critiche per nulla unanimi. Ma noi siamo intrigati, vediamo come va…

Nos4a2

3.Gentleman Jack 1×07 – Suicidio?
Buona parte della tensione romantica e culturale di Gentleman Jack sta nel contrasto fra l’orgogliosa capacità di Anne di tenere sempre tutto sotto controllo (che si tratti dei suoi possedimenti o dei suoi sentimenti) e l’opposta, totale incapacità da parte di Miss Walker di gestire le più piccole necessità della sua vita. In questo senso, vedere come l’episodio settimanale si concluda con un ferimento apparentemente accidentale, che dà adito a sospetti di tentato suicidio, che a loro volta diventano anche sospetti “nostri” quando la Walker, alla domanda “che hai fatto?”, risponde “non lo so”. Non sai mai un cazzo, sembri Jon Snow, è frustrante essere innamorati di te eh, io te lo dico…

Gentleman-Jack-Walker

2.The Handmaid’s Tale 3×01 – Fuoco e fiamme
Bisognerà riparlare del ritorno di The Handmaid’s Tale, per inquadrare bene una terza stagione che nasce sotto i buoni auspici della solita, ottima messa in scena, combattendo però con il timore che la storia fatichi a reggere il lungo periodo senza che succeda qualcosa di davvero tosto. Detto che, alla fine del terzo episodio, June ha salvato “scientemente” alcune donne destinate alla morte, selezionandole apposta per avere una squadra di rivoluzione bella e pronta, quindi ne vedremo delle belle. Se parliamo di serial moments, però, per me non si batte Serena e la casa in fiamme del primo episodio stagionale. Non so, mi ha fatto proprio un effetto di “annatevene tutti affanculo” che mi ha fatto venire voglia di abbracciarla, cosa che con Serena non succede poi così spesso. Povera cucciola, brava, sfogati, brucia tutto.

Handmaid-tale-serena
1.Chernobyl 1×05 – Eredità
Non ha deluso il finale di Chernobyl, semplicemente eccezionale dall’inizio alla fine. Di questo ultimo episodio bisogna applaudire, ancora una volta, tecnica, scrittura e messaggio. Dal punto di vista della messa in scena è una puntata che in buona parte è uno spiegone abbastanza denso su come il reattore sia esploso, ma il continuo alternarsi fra il racconto di Legasov e le immagini immediatamente precedenti al disastro crea un ritmo serrato che mantiene altissima la tensione. La sceneggiatura è precisissima nel dare informazioni minuziose e dettagliate, senza mai annoiare, e il carisma di Jared Harris non manca di stupire. Alla fine, spossati dal tragico sacrificio del protagonista che decide di testimoniare contro la sua stessa nazione, accogliamo con gratitudine l’insegnamento necessario per dare senso alla morte di tutta questa gente: la percezione chiara del peso delle bugie, dell’egoismo, dell’avidità personale, che accumulandosi nascondono la verità, senza però poterla cancellare, e destinandola a un’esplosione che farà morti e feriti. Certo, potevano mettere un cartello all’inizio con scritto “dire le bugie è una brutta cosa”. Ma dirlo con cinque puntate così, beh, fa un effetto un po’ diverso…

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