9 Settembre 2013 2 commenti

Serial Moments #95 – Dall’1 al 7 settembre di Diego Castelli

Decisioni clamorose, ritorni inaspettati e ammazzamenti in compagnia

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ATTENZIONE! SPOILER SETTEMBRINI DI THE BRIDGE, SIBERIA, BABY DADDY, WILFRED E BREAKING BAD!
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5. The Bridge 1×09 – A forconate nella schiena
Questo dev’essere di insegnamento per tutti noi: quando vuoi costruire un certo rapporto con la tua servitù, in modo che non siano solo “dipendenti”, ma parte della famiglia, niente di meglio che organizzare l’uccisione di una boss del traffico di migranti, opportunamente trafitta con un forcone da fieno. Poi si va insieme a occultare i cadaveri ed ecco che il rapporto è cementato nell’amicizia e nel rispetto reciproco. Trallallero trallallà.
The Bridge - Uccidere insieme i trafficanti

4. Siberia 1×09 – Quella reminiscenza lostiana…
Siamo forse al momento più delicato di tutta la stagione di Siberia. So che i fan di Lost potrebbero accusarmi di blasfemia, ma non so come descrivere ciò che è accaduto se non come: sono arrivati gli Altri. E chiaramente siamo a un punto di svolta: se gli autori sapranno gestire nel modo giusto questa novità potrebbero dare ulteriore spessore a una serie che ci ha stupito sempre di più, dopo un inizio stuzzicante ma non troppo promettente; se invece i nuovi arrivati saranno solo un modo per fare un po’ di thrilling in più, rovinando però l’atmosfera di mistero e incertezza soprannaturale che permea lo show, allora potrebbe essere iniziata la parte discendente della parabola…
Siberia - Gli Altri

3. Baby Daddy 2×15 – Baci e problemi
In una puntata che sembra un omaggio a Friends (impossibile non pensare a Monica vedendo il vecchio filmino di Riley grassa), Baby Daddy conclude la seconda stagione con un cliffhanger agrodolce: Riley e Ben finalmente slinguazzano confessandosi reciproco amore, ma nel frattempo arriva la madre di Emma che dopo due anni se la vuole riprendere. In tutto questo Danny resta in disparte a rodersi il fegato, anche se è evidente che tutti gli spettatori vorrebbero vedere lui con Riley. Ma d’altronde non si fanno i telefilm senza un po’ di patemi, quindi…
Baby Daddy - Ritorno della madre

2. Wilfred 3×13 – Dopo i disegni, le statue
Anche Wilfred per quest’anno ci saluta, e il finale è di quelli intensi, anche se onestamente un po’ simile a quello della stagione passata. L’altra volta ci eravamo salutati sul vecchio disegno di Ryan, che mostrava una figura sorprendentemente simile a Wilfred. Questa volta, a gettare ulteriore benzina sul fuoco dell’insanità mentale, c’è una statua nel giardino d’infanzia di Ryan, che in pratica è una raffigurazione sputata del cagnolone grigio. E’ strana, questa serie: ci sta dicendo in tutti i modi che la versione parlante e antropomorfa di Wilfred è frutto esclusivo della mente di Ryan, ma allo stesso tempo esiste (la serie) proprio in virtù di quella percezione difettosa, e quindi ci invita inconsciamente a non abbandonarci alla verità, rimanendo un altro po’ nella piacevole immaginazione. Quasi una metafora stessa del racconto per immagini: quello che guardi non esiste, però è bello, quindi non smettere.
Wilfred - La statua

1. Breaking Bad 5×12 – I nodi vengono al pettine
A pochi episodi dal finale di una delle serie migliori di sempre, siamo a un momento cardine di tutto il racconto. Nonostante tutte le trasformazioni subite, Walt rimaneva legato alla sua umanità attraverso l’affetto per Jesse. Un sentimento di per sé esagerato, considerando il tipo di relazione tra i due, ma che in realtà aveva proprio la funzione di rappresentare un confine, un limite etico e morale che Walt non voleva superare. Malgrado le macchinazioni, i sotterfugi e l’arroganza da “lasciate fare a me senza farvi domande”, Walt continuava a tenere in alta considerazione il rapporto con Jesse, come se la protezione e la salvezza del suo allievo fossero un modo per tenersi almeno un angolo di coscienza pulita. Quando l’ex professore viene messo alle strette, però, torna a vincere l’istinto di sopravvivenza, la vera forza capace di tenere vivo il protagonista per tutti questi anni. E se l’istinto dice che è il momento di fare un ulteriore passo avanti e uccidere Jesse, così sia. La telefonata di Walt al sicario sa di sentenza di morte, e sembra dare avvio a un finale che si preannuncia tanto potente quanto doloroso.
Breaking Bad - Walt si decide



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