2 Luglio 2014 2 commenti

Young & Hungry – La sitcom culinaria dal sapore orrendo di Diego Castelli

La droga fa male, anche agli sceneggiatori

Copertina Pilot, Pilot

Young & Hungry01:
Ogni tanto arrivano delle serie per le quali ti fai davvero delle domande. Cioè, nelle reti americane c’è un processo di selezione, una trafila per cui i concept degli show vengono proposti ai megaboss, e poi scritti, e poi girati, e poi confezionati, e infine mandati in onda. Un processo pieno di tappe, quindi, che in più punti potrebbe facilmente essere interrotto se qualcuno si rendesse conto che si va verso la vergogna e il pubblico ludibrio.

Qualcosa probabilmente non ha funzionato nel meccanismo di produzione di Young & Hungry, altra nuova sitcom di ABC Family che vede protagonista Emily Hosment nei panni di una food blogger assunta come cuoca da un ricco imprenditore.

Qualcosa evidentemente si è inceppato, dicevo, perché mi rifiuto di credere che non ci fosse un solo umano decente in grado di dire, sulla base della sceneggiatura, “sta cagata non fa ridere”.
Invece no, la cosa è andata avanti per mesi, e si è infine arrivati a trasmettere un pilot che intenerisce per quanto è brutto, come se il confronto con TUTTE le altre comedy sul mercato fosse così schiacciante da renderti persino difficile parlarne male, perché sarebbe come sparare sulla croce rossa.
Young & Hungry03

Purtroppo però di Young & Hungry non si salva proprio niente. Non la messa in scena generale, votata al classicisimo più spinto e quindi di per sé indifferente. Non la scrittura, davvero imbarazzante per pochezza di spunti e debolezza delle gag. Non per il cast, di cui dimentichi volti, voci e movenze un istante dopo aver terminato il pilot.

Per rispetto delle maestranze coinvolte, persone che in qualche modo devono portare a casa il pane per i figli, non andrò oltre.
Però no.
No e no.

 

Perché seguirla: masochismo.
Perché mollarla: amor proprio.
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