31 Luglio 2014 5 commenti

Piccoli House crescono: Rush e You’re The Worst di Diego Castelli

Recensione doppia per due serie (lontane) parenti

Copertina Pilot, Pilot

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Credo sia la prima volta che su Serial Minds recensiamo due pilot in una volta. Il motivo è che ce ne sono troppi in questo periodo e non si riesce a stargli dietro.
Poi ovviamente nelle prossime righe cercherò di convincervi del fatto che c’è un tratto comune ai due telefilm che giustifichi l’accoppiamento.

Vado? Bene.
Piccoli House crescono, si diceva nel titolo. Sì perché le due serie di oggi, Rush di USA Network e You’re The Worst di FX, sembrano volerci presentare due personaggi di quelli che devi amare E odiare da subito, quei personaggi che dovrebbero catalizzare tutta l’attenzione dello spettatore facendo scattare la classica molla del “adoro guardarlo mentre fa cose, ma non vorrei mai conoscerlo nella realtà”.
Poi certo, dico “House” in modo che veniate a leggere l’articolo. Ma bisogna anche stare attenti a non scherzare con i santi…

RUSH
Rush cop 2

William Rush è un medico un po’ particolare: non è legato ad alcun ospedale; ama folleggiare sniffando qui e là; è figo e ha una macchina figa; soprattutto, se lo chiami e lo paghi bene viene a casa tua e risolve con discrezione qualunque problema medico, specie quelli che vuoi tenere segreti. Una vita senza legami e senza limiti, messa però in crisi dalla ricomparsa della ex fidanzata, persa da Rush proprio perché inaffidabile.
I legami con House (che devo rimarcare sennò il post perde senso) sono facili da trovare: un medico refrattario alla regole, con un carisma tutto suo, e segnato da ferite emotive che umanizzano la sua scorza festaiola (non che House avesse la scorza festaiola, però aveva le ferite emotive). A questo si aggiunge pure l’attrice scelta per interpretate la ex-fiamma, quella Odette Annable che proprio nelle ultime stagioni di House interpretava Jessica Adams.
Quello che di House manca completamente è la finezza della scrittura. Oddio, Rush non è mica una brutta serie: il protagonista (Tom Ellis) è gigione nella maniera giusta, i casi di puntata sanno essere interessanti, e anche i personaggi di contorno sono posizionati nella maniera corretta (come non intravedere una possibile storia futura tra Rush e la sua assistente?). Ma si sente la mancanza di una vera accelerazione: Rush tenta di essere spregiudicato e accattivante come un Californication, e “medicalmente” approfondito come House, ma in realtà rimane sempre sulla superficie di un intrattenimento molto leggero, in cui ogni tanto, giusto per non dimenticarci che non è solo un medico dal cuore ferito, William deve sniffare un po’ di coca perché così ci ricordiamo che è un ribelle e un debosciato. E’ agosto, va bene, mi piace anche più di altre cose partite in questo periodo. Ma niente entusiasmi eccessivi.

Perché guardarla: tenta di essere un medical diverso dal solito, e in parte ci riesce.
Perché mollarla: non raggiunge mai l’impatto che altre serie “di rottura” hanno avuto in passato.
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YOU’RE THE WORST
You're the worst

A prima vista You’re The Worst c’entra ancora meno. Non ci sono medici, tanto per cominciare. Ma le sue somiglianze col buon vecchio dottore di Hugh Laurie si trovano nell’approccio dialogico e in un certo tipo di modo di vedere la realtà e la vita con gli occhi di un protagonista assai particolare.
In realtà i protagonisti sono due, perché You’re The Worst è di fatto una storia d’amore: la storia della relazione appena nata tra Jimmy (Chris Geere) e Gretchen (Aya Cash), due soggetti che, come titolo suggerisce, sono un po’ “i peggiori” della situazione.
Jimmy è uno scrittore teoricamente geniale, dove il teoricamente fa riferimento alla vendite del suo ultimo libro, assai deludenti. Una delusione che però non impedisce a Jimmy di essere un egocentrico bastardo che dice sempre quello che pensa, senza curarsi dei sentimenti altrui. Anche lui ha una ex come Rush, ed è proprio al matrimonio di lei (dove ovviamente Jimmy non perde occasione per mettere bastoni tra le ruote di tutti) che avviene l’incontro con Gretchen, ragazza dal viso carino ma dai modi un po’ buzzurri, che la dà via con molto gusto a meno che non le si chieda di impegnarsi troppo in una relazione, caso nel quale scappa a gambe levate.
Questi due soggetti non proprio raccomandabili si incontrano, si mischiano un po’, e poi scoprono che – sorpresa – si piacciono più del previsto.
Al contrario di Rush, You’re The Worst colpisce proprio per i suoi dialoghi: è divertente, fresca, sboccata senza essere per forza volgare, e più che sulle situazioni prettamente narrative (detto che alcune sono gustose), vive più che altro sulla forza delle battute, sulle riflessioni pseudo-sociologiche a cazzo di cane messe in campo dai protagonisti, e soprattutto sulla chimica tra i due attori principali, la cui relazione (buffa, strana, rigettata e insieme inevitabile) è il vero cuore della serie.
Nemmeno qui c’è alcuna rivoluzione, non come in House che prende il medical classico e lo ribalta. Ma ci trovo qualcosa in più rispetto a Rush, una creatività un po’ più piccola, da film indipendente, ma dal sapore più originale e accattivante.

Perché seguirla: dialoghi arguti, comicità intelligente, e il lodevole tentativo di raccontare una storia d’amroe diversa dal solito.
Perché mollarla: non c’è quasi nulla oltre i due protagonisti: se non vi piacciono loro, allora meglio cambiare serie.
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