12 Giugno 2019 11 commenti

Years and Years – Uno sguardo allucinato all’Inghilterra dopo la Brexit di Francesca Mottola

Si chiama Years and Years ed è una serie di BBC che parla (pure lei) di futuro distopico, ma con una qualità parecchio alta

Brit, Copertina, Pilot

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Sei episodi per raccontare una famiglia e il tempo (irreale) in cui vive. Questo il concept di Years and Years, nuovo ambiziosissimo drama prodotto dalla BBC, prossimamente distribuito negli Stati Uniti da HBO e in attesa di conoscere il proprio destino italiano. Una serie, per capirci, che inizia con una corsa a rotta di collo dal 2019 al 2023 e termina con un’esplosione nucleare.

C’è talmente tanta carne al fuoco nel primo episodio che è difficile capire da quale parte cominciare ad affrontare la nuova creazione di Russell T Davies (Doctor Who, A very English scandal). Years and Years è un racconto corale, quello dei Lyons, una famiglia di Manchester composta da tre generazioni che racconta perfettamente i nostri tempi. Al centro ci sono la matriarca, Muriel, e i quattro nipoti Stephen, Daniel, Rosie ed Edith, accompagnati da un ampio corollario di mogli, mariti e figli. Le vicissitudini dei Lyons – sempre connessi gli uni agli altri per condividere in tempo reale quello che fanno – si intrecciano ai cambiamenti storici, politici e tecnologici di un futuro prossimo che sembra assolutamente reale e concreto. Mentre l’Inghilterra sta affrontando le difficili conseguenze della Brexit, Trump si accinge a concludere il suo secondo mandato, la Cina ha armato l’isola di Hong Sha Dao con testate nucleari e la Russia ha annesso l’Ucraina causando una massiccia ondata migratoria. Nel frattempo le scuole hanno inserito tra le materie di studio la pornografia, con il nome di “sexual awareness imaging control” e i filtri di Snapchat sono usciti dagli schermi per diventare veri e propri ologrammi facciali.

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Le vite dei Lyons non sono da meno, in quanto a invenzioni narrative: Stephen è impegnato a capire come affrontare il desiderio della figlia adolescente di diventare non transgender, come era pronto ad accettare, ma transhuman, ossia un insieme di dati caricati su un cloud senza corpo fisico; Daniel, invaghito di un richiedente asilo politico ucraino incontrato sul lavoro e in crisi con il marito Ralph, è improvvisamente affascinato dal mondo delle fake news e dalle teorie complottiste; Rosie, madre single sulla sedia a rotelle, si ritrova a dover interrompere un appuntamento romantico con un uomo dopo aver scoperto che questi non usava il suo robot domestico solo per pulire casa; e infine Edith, attivista politica giramondo in perenne agitazione. Intorno ai Lyons, il mondo cambia inesorabilmente, e lento ma inarrestabile comincia a farsi strada sulla scena politica britannica un nuovo partito di estrema destra interamente improntato sul populismo e capeggiato dalla controversa Vivienne Rook (una bravissima Emma Thompson).

Years and Years potrebbe essere definito una distopia, ma ogni elemento futuribile è talmente presente e familiare da non sembrare futuribile affatto. Russell T Davies muove con abilità i fili di una narrazione ampia, e sposta agilmente la lente dal micro – l’intimità di ogni personaggio, le dinamiche di una famiglia – al macro – il crollo verticale della situazione geopolitica mondiale, la tecnologia sempre più aggressiva e presente, la situazione economica sempre più instabile. Il ritmo è intenso e non lascia allo spettatore il tempo di rifiatare, ma tutto accade con equilibrio e coesione. Years and Years dipinge un presente-futuro inquietante e sinistro: sarebbe facile sentirsi completamente annichiliti davanti a questo tipo di racconto, ma la forza di questo primo episodio sta nell’inframezzarsi di momenti che spiazzano per la loro umanità e che in qualche occasione fanno spuntare un sorriso. I Lyons sono una famiglia unita, ed è proprio attraverso l’affetto e il calore che traspare dalle loro interazioni che lo spettatore riesce a empatizzare con ciò che accade. Probabilmente per lo stesso motivo lo scenario presentato riesce ad arrivare in maniera così reale e devastante.

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Tutto l’episodio – ricchissimo di spunti e snodi narrativi – scorre veloce e la percezione è di osservare un futuro che è già a portata di mano. Poi, improvvisamente, gli ultimi minuti segnano una cesura che sposta completamente il focus, fornendo allo spettatore una chiave di lettura completamente differente con cui ripensare quanto visto fino a quel momento. Le vite dei Lyons, impegnati nell’ennesima festa di famiglia, vengono stravolte dal suono delle sirene che diffondono nelle strade l’allarme nucleare. L’episodio di chiude con la luce abbagliante di un’esplosione atomica, il dilagare del panico e dell’anarchia e una voce che urla terrorizzata: “Cosa succederà ora?”.

Perché guardare Years and Years: perché racconta un futuro che è già presente, e lo fa con umanità e calore

Perché mollare Years and Years: perché a fine episodio non è difficile sentirsi depressi

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Argomenti bbc, HBO, Years and Years


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