18 Ottobre 2021

Serial Moments 497 – Dal 10 al 16 ottobre 2021 di Diego Castelli

ATTENZIONE! SPOILER SCALATI DI THE GOOD DOCTOR, FAMILY GUY, GREY’S ANATOMY, SCENES FROM A MARRIAGE, THE WALKING DEAD, ONLY MURDERS IN THE BUILDING, FOUNDATION, WHAT WE DO IN THE SHADOWS, AMERICAN HORROR STORY, HEELS, SEE

11.The Good Doctor 5×03 – Cartelloni cattivoni
Interessante il finale di puntata in cui la nuova capa stronza, che un secondo prima aveva dato prova di una certa (strumentale) empatia per venire incontro ad alcune legittime istanze di Shaun, decide di usare l’autismo dello stesso protagonista come un’arma di marketing da sparare sui cartelloni pubblicitari per vantarsi dell’inclusività dell’ospedale. A volte la riuscita di una linea narrativa dipende esclusivamente dalla capacità di rendere insopportabile il cattivo di turno, e in questo caso ci si sta riuscendo benissimo.

10.Family Guy 20×03 – Lois-Marge
Volevo solo far vedere questa immagine di Lois che, durante Halloween, si traveste da Marge Simpson, riproducendo anche il noto mugugno di disapprovazione della moglie di Homer.
Deliziosa.

9.Grey’s Anatomy 18×03 – Addison
Era stata annunciata in pompa magna come la puntata del ritorno di Addison Montgomery dopo anni di assenza, ed effettivamente Addison è tornata. L’unico problema è che è stato un ritorno un po’ in sordina: non è successo granché. L’unico momento di teorico pathos è stato quando Addison si è messa a piangere in ascensore perché le manca ancora Derek, con Meredith (cioè quella che le aveva portato via il marito) che la consola e poi le fa conoscere i figli di lui, sempre con la sua faccia di ghiaccio incapace di mostrare una qualunque emozione ormai da quattro-cinque stagioni. Quindi vabbè, lo segnalo perché come fai a non segnalarlo, però l’effetto è stato strano.

8.Scenes from a Marriage 1×05 – Ritorni
Ho trovato questo episodio un filino meno impattante dei precedenti, ma ormai li sto segnalando tutti e quindi continuo. Non che non ce ne sia effettivamente motivo, comunque: a distanza di qualche tempo dagli eventi del quarto episodio, Jonathan e Mia sono diventati… amanti, con lui impegnato in un’altra relazione da cui è uscito fuori pure un bambino, ma che per lui non ha lo stesso valore rispetto al precedente matrimonio con Mia. L’esplorazione dei sentimenti di Jonathan, che prova ad (auto)giustificarsi cercando di razionalizzare il suo comportamento fedifrago e dargli una cornica di accettabilità, vale da solo il prezzo del biglietto. Non perché ci riesca davvero, a giustificarsi, ma perché è una bella esplorazione dei modi in cui siamo soliti (noi esseri umani, intendo) bearci di un’intelligenza che ci sembra sempre capace di tutto, ma che di fronte ai sentimenti, ai sensi di colpa, al vero e proprio panico, non ha armi sufficienti.

7.The Walking Dead 11×08 – La fidanzatina di Daryl
Ultimo midseason finale di The Walking Dead, prima della fine della serie che vedremo a primavera 2022. La puntata è praticamente tutta per i patemi di Daryl, che si trova a dover proteggere la sua gente (credo che “my people” sia l’espressione più usata dall’inizio dello show) dovendo scegliere fra l’amore per Leah e la fedeltà ai suoi valori. E in fondo Leah fa la stessa cosa, decidendo sì di uccidere Pope (un personaggio che se non fossimo a fine serie avrebbe meritato più spazio, anche grazie all’interpretazione di Ritchie Coster), ma anche di non seguire Daryl per rimanere con i suoi. Al momento è difficile prevedere con certezza come finirà la serie, ma considerando che di cattivi “grossi” sostanzialmente non ce n’è più, l’impressione è che si tornerà a certi scontri sotterranei e non ancora risolti, come quello fra Negan e Maggie. Di certo morirà un sacco di gente.

6.Only Murders in the Building 1×08 – Sembrava finita, e invece….
Siamo vicini al finale di stagione e il tiro si alza. Dal punto di vista comico, l’ingresso dei fan del podcast nell’effettiva investigazione garantisce un po’ di freschezza e ci consegna quella fantastica scena in cui Oliver organizza uno spettacolo improvvisato per meglio ragionare sulle ultime tessere del puzzle. Alla fine, però, ecco anche il momento drammatico, col ferimento (o la morte?) di Jan come punizione per tutti noi che fino a quel momento l’avevamo giudicata come una fastidiosa palla al piede. 

5.Foundation 1×05 – Odissee e battaglie
Nel giro di cinque-episodi-cinque, Foundation si è già allontanata così tanto dal materiale originale di Isaac Asimov, da alienarsi una parte di pubblico senza se e senza ma, di fatto autosabotandosi in maniera abbastanza vistosa. Detto questo, però, in sé e per sé la serie continua ad avere diverse frecce al suo arco, e in questo episodio riesce anche a staccarsi da una certa freddezza poetica che forse era il principale difetto delle prime quattro puntate.
Che si parli dei problemi su Terminus – su cui gli scienziati della Fondazione sperano nell’intervento dell’Impero per salvarsi dalla minaccia di Anacreon, salvo poi vedere la nave imperiale distrutta dalla contraerea in un tripudio di effetti speciali – o che si guardi all’odissea personale di Gaal Dornick, che da protetta di Hari Seldon è diventata prima indiziata per il suo omicidio, finalmente c’è un po’ di passione e di suspense, culminate con la ricomparsa dello stesso Seldon, anche se in una forma di cui non abbiamo ancora compreso i contorni. Vedremo se da qui alla fine si riuscirà a trovare un equilibrio migliore rispetto all’inizio (che era buono, ma anche algido). Per chi invece voleva il Ciclo della Fondazione esattamente come nei romanzi, evidentemente la speranza rimarrà delusa, meglio prenderne atto.

4.What We Do In The Shadows 3×08 – Di nuovo umano
Nell’anniversario della sua ascesa al potere, ricorrenza solitamente festeggiata con grande entusiasmo, il povero Nandor si scopre apatico e triste, incapace di dare un senso alla sua secolare vita vampirica. Per uscirne, finisce nelle grinfie di una mezza santona del fitness (vampira anche lei) che ha fondato una specie di setta i cui membri rifuggono il loro stato di esseri soprannaturali, anelando al ritorno all’umanità. Considerando l’atmosfera sfacciatamente anni Ottanta e la gioia di vedere Nandor fare aerobica, quello che ne esce è un episodio straordinariamente buffo e divertente, ma che ha pure un suo inaspettato spessore: sì, la tizia è una truffatrice che, come si vede dopo i titoli di coda, porta i suoi seguaci alla morte, ma ciò non toglie che la decisione unilaterale di Guillermo di togliere a Nandor l’unica cosa che, per sua stessa ammissione, gli ha dato gioia negli ultimi secoli, sia quanto meno discutibile (proprio nel senso di “vale la pena discuterne”). Il tema non è per nulla scontato, e infatti la puntata, giustamente, non riesce a risolverlo nel giro di venti minuti: l’episodio finisce con Nandor imprigionato, e ora bisognerà capire come si riuscirà a uscirne, probabilmente con un qualche compromesso fra due posizioni che appaiono al momento inconciliabili.

3.American Horror Story 10×09 – Boh, c’è di tutto
A metà di questa stagione non avevo segnalato nei serial moments il cambio completo di trama e cast, che ha decretato il passaggio dalla storia di vampiri e aspiranti artisti, a una seconda parte a tutto alieni, con i più classici cliché del genere riesumati e rimasticati per l’occasione. E non l’ho fatto perché tuttora non capisco il motivo di questa operazione, che mi trasmette un certo senso di disordine. Ora però è arrivato un episodio che voglio segnalare, perché c’è dentro di tutto: la spiegazione dell’Area 51 e lo svelamento del segreto dietro la morte di Marilyn, la conferma che l’atterraggio sulla luna era finto, robot simil-umani mandati dagli alieni a contrattare coi terrestri, e maschi che partoriscono bambini ibridi che si rivoltano contro i padri tipo Alien. Insomma, troppa roba gustosamente in bilico fra trash, horror e splatter, per non segnalarla in qualche modo: l’episodio seriale preferito dai complottisti di tutto il mondo.

2.Heels 1×08 – Scale e cinture
Non sono sicuro che Heels abbia mantenuto in pieno le promesse del suo pilot, più che altro perché la costruzione perfetta di quell’episodio lasciava presagire una maggiore capacità di emozionare anche nel medio-lungo periodo, e forse su questo punto qualcosa è mancato. Il finale però resta buono, perché il tanto atteso show durante la fiera permette di tirare le fila di tutto quanto raccontato fino a questo momento in un’unica scena: gli ultimi altarini rimasti fra Ace e Jack, la voglia di Krystal di uscire dal ruolo-gabbia della valletta, la necessità di consacrare Bill al ruolo di disturbatore grottesco, ma non di nemico (e qui si occupa anche della linea comica, cagandosi letteralmente addosso). Un finale che dà slancio al lavoro dei due protagonisti, ma che non risolve, anzi acuisce, i loro dissapori. Tutto al suo posto, anche se avrei voluto sentirmi più coinvolto. Ne riparliamo alla seconda stagione.

1.See 2×08 – Abbondanza
Puntatone abbastanza clamoroso di See, che ammazza due personaggi assai importanti (Edo, ucciso da suo fratello Baba, e Paris, assassinata da quella stronza di Kane) al termine di un episodio che è tutto una battaglia. Lo scontro fra le forze fedeli a Maghra e i soldati di Edo è una lunga maratona dall’alto valore produttivo, piena di belle coreografie e invenzioni militari, in cui lo spessore prima di tutto tecnico della serie mostra i muscoli e appassiona dal primo all’ultimo minuto. Ok, non sarà la Battaglia dei Bastardi di Game of Thrones, ma avercene di serie capaci di mettere in campo questo livello di messa in scena. La miglior puntata dall’inizio della serie a oggi, però peccato non poter più vedere Khal Drogo / Aquaman che si mena con Drax.

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