6 Febbraio 2023

Serial Moments 564 – Dal 29 gennaio al 4 febbraio 2023 di Diego Castelli

Fragole romantiche, dubbi amletici e vecchie fiamme seriali

ATTENZIONE! SPOILER ROMANTICO-APOCALITTICI DI ACCUSED, SHRINKING, YOUR HONOR, CALL MY AGENT ITALIA, THE LAST OF US

5.Accused 1×03 – Rachel
Il terzo episodio di Accused mi è piaciuto meno del secondo. Che a sua volta mi era piaciuto meno del primo, su cui avevo scritto una recensione abbastanza entusiasta.
Eddai, non si fa così, che modi sono…
In ogni caso, lo segnaliamo perché c’è Rachel Bilson, e noi vecchi fan di The O.C. non possiamo non provare gioia nel vederla.

4.Shrinking 1×03 – Ahia
Una serie come Shrinking, che vuole raccontare di uno psicologo poco ortodosso senza però scadere nel totale ridicolo, non può non tenere conto del fatto che quella deviazione dal giusto metodo medico è anche potenzialmente pericolosa (il rischio, ovviamente, è dare un messaggio sbagliato agli spettatori e, in particolar modo, a chi decide di rivolgersi a un terapeuta).
In questo episodio, dunque, vediamo non solo il protagonista rimproverato dal suo mentore per il fatto che sta venendo meno ad alcune regole fondamentali della professione ma, soprattutto, otteniamo una prova che le sue nuove, improvvisate tecniche, non necessariamente funzionano. Nel finale della puntata, la prima paziente con cui Jimmy aveva sperimentato (apparentemente con successo) i nuovi metodi, viene rivista in compagnia del fidanzato violento e fancazzista che Jimmy l’aveva convinta a mollare. E la rivelazione è piazzata nel momento migliore, cioè al termine di un episodio in cui ci siamo appassionati a tutt’altre vicende, in modo che quella specifica novità ci colpisca come un pugno proprio quando sentivamo di voler evitare cose del genere. Bastardi furbacchioni.

3.Your Honor 2×03 – Dubbi terribili (e inutili spiegazioni)
Di serial moments potenziali in questa puntata ce ne sarebbero due o tre, ma ne scelgo uno… zoppo. Sì perché c’è un bellissimo dialogo fra Mike e Baxter, in cui il criminale assicura al protagonista che no, non avrebbe ucciso Adam se padre e figlio avessero ammesso fin da subito le loro colpe, mostrandosi pentiti e affrontando le conseguenze con la giustizia. Un’affermazione a cui possiamo credere o no, ma che in quel momento lascia in Michael il dubbio di aver causato lui stesso la morte del figlio proprio con la paura che gli succedesse qualcosa.
Peccato solo che un attimo dopo, e da qui la definizione di serial moment zoppo, gli autori ci mostrino Baxter dire al suo braccio destro che ha mentito a Michael, e che certamente avrebbe ucciso Adam qualunque cosa avesse fatto. Niente che non potessimo capire da soli, ma sarebbe stato meglio non dirlo così esplicitamente.

2.Call My Agent Italia 1×05-06 – Stefano e Corrado
Si conclude la prima stagione di Call My Agent Italia, e le ultime due guest star sono Stefano Accorsi e Corrado Guzzanti, quest’ultimo impegnato nell’episodio in cui, forse, la guest si prende meno spazio, schiacciata dalle esigenze della trama più generale (Vittorio che ha rivelato alla famiglia che è il padre di Camilla, l’amore fra Gabriele e Sofia ecc).
Sono ancora una volta due buoni episodi, pieni di piccole perle che compensano di gran lunga alcuni elementi più deboli della serie, che per me sono soprattutto certe recitazioni molto teatrali. Però voglio dire, quando Accorsi dice “tu set is meigl che uan”, o quando in finale di puntata si prende una notte per registrare l’audiolibro di Anna Karenina, capisci che il livello di autoironia è proprio quello giusto, quello che funziona. Nella puntata con Guzzanti, poi, comicità spesso più sottile ma ugualmente efficace (penso a tutte le volte in cui Guzzanti rifiuta qualcosa che gli viene offerta nello stesso momento in cui la prende lo stesso), e addirittura un vero momento-Fleabag: dopo che a Luana viene effettivamente (e incredibilmente) affidato il compito di creare, dirigere e interpretare una serie “alla Fleabag“, ecco arrivare la scena in cui l’attrice guarda in macchina e parla con noi in un monologo molto simile a quelli usati da Phoebe Waller-Bridge, con Guzzanti che (come il prete della serie inglese) si accorge che Luana sta parlando a qualcuno, ma non capisce a chi.
Varrebbe la pena di notare, fra l’altro, che Call My Agent è una serie in onda su Sky, mentre Fleabag su Sky non c’è mai passata, quindi c’è la concretissima possibilità che quella battuta non sia stata colta da una larga fetta di spettatori e spettatrici di Sky, lasciando a noi serialminder più accaniti il compito di cogliere un riferimento che può sembrarci ovvio, ma che in realtà non lo è così tanto.
Nel complesso, attendo con gioia la seconda stagione.

1.The Last of Us 1×03 – Fragole, lettere e finestre
Della terza puntata di The Last of Us si sta parlando da giorni, fra grandi elogi e qualche ridicola polemica, e potete sentire i nostri sproloqui al riguardo nella scorsa puntata di Salta Intro.
In sede di serial moments può essere difficile scegliere singole scene all’interno di un mosaico così ricco, che funziona proprio per la sua capacità di essere un’unica, grande storia d’amore racchiusa in un solo episodio pieno di grandi e piccoli simboli, ma ci proviamo lo stesso.
Per me i momenti più toccanti sono tre: il primo è la scena delle fragole, che non solo è una metafora molto chiara ed efficace della necessità di trarre gioia e fiducia anche dalle piccole cose, specie quando quelle grandi fanno schifo, ma è anche la scena in cui Bill pronuncia una delle migliori frasi di tutto l’episodio, cioè “non ho mai avuto paura prima che apparissi tu” (perché se hai paura di perdere qualcosa, significa che quella cosa ha valore); il secondo momento è la lettera che Bill lascia a Joel, in cui gli spiega che effettivamente ha trovato qualcosa nella sua vita post-apocalisse per cui valesse la pena combattere (un messaggio non scontato, scambiato fra due uomini molto simili, e che dà a Joel una bella spinta nel suo percorso verso la missione con Ellie); e poi l’ultima scena, anzi l’ultima inquadratura, con i protagonisti visti attraverso la finestra della camera da letto di Bill e Frank. Una scena insieme romantica e tragica, perché l’immagine di per sé è solare e bucolica, ma sappiamo anche che al di qua dell’inquadratura ci sono due corpi che marciscono (e la finestra aperta serve anche a quello, a evitare l’odore di decomposizione in tutta casa).
Che grande episodio…



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