12 Maggio 2015 6 commenti

Grace and Frankie – Cast stellare e scrittura solidissima di Marco Villa

Netflix colpisce ancora

Copertina Pilot, Pilot

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Fuori una, dentro l’altra. Netflix non molla di un centimetro e a poche settimane dalla diffusione di quel gioiellino che è Unbreakable Kimmy Schmidt butta fuori già una nuova comedy, che in realtà è una comedy-non-comedy, ovvero una serie in cui si ride, ma in cui si mettono in mezzo anche cose importanti, per non dire pese. E no, non dite quella brutta parola che è “dramedy” che proprio brrrr. Ad ogni modo, non un taglio facile, eppure Grace and Frankie si butta in questa strettissima strada con la forza di un cast all star e di una scrittura solida.

Ma prima il solito paragrafetto di presentazione. Grace and Frankie è una serie tv di Netflix, distribuita l’8 maggio. L’hanno creata Howard J Morris e Marta Kaufmann, sì quella di Kaufmann & Crane, la coppia magica che creò Friends. Grace e Frankie sono i nomi delle due protagoniste, donne over 70 che vengono piantate dai rispettivi mariti, da vent’anni innamorati l’uno dell’altro e desiderosi di vivere in pieno gli ultimi anni della loro vita. I due sono soci di uno studio legale da sempre e per questo le due donne si frequentano da tempo, ma non vanno per nulla d’accordo. Grace è super upper class snob, Frankie una fricchettona senza ritorno. La situazione in cui si trovano le spinge ad avvicinarsi e confrontarsi, complice anche una casa al mare che le due famiglie avevano comprato insieme e che diventa il rifugio delle due donne.

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Detta così sembra una comedy come tante, che magari mette insieme i temi gay e anziani buffi per giocarsela facile. Ecco, no. Il pilot di Grace and Frankie è scritto benissimo: per tutta la prima metá non si ha nemmeno la sensazione di essere di fronte a una comedy e il momento della big big rivelazione non è presentato con meccanismi comici, ma con un racconto neutro, che non insiste certo su toni drammatici, ma nemmeno vuole far ridere. Le risate arriveranno più avanti, quando le due donne iniziano a confrontarsi (con l’aiuto di un tè al peyote). La solidità della scrittura è tutta in questa progressione, che parte da un taglio meno comedy per poi approdare al vero tono della serie (o almeno a quello che si suppone possa essere). Per dire i momenti in cui Grace entra nello studio del marito e si rende conto che non lo faceva da anni o quello in cui Frankie capisce che la scelta del suo uomo probabilmente la porterà a invecchiare da sola non sono per niente comedy.

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Il secondo elemento forte su cui si appoggia Grace and Frankie è il cast. Grace è Jane Fonda, Frankie è Lily Tomlin. I rispettivi mariti sono Martin Sheen e Sam Waterston. Due nomi che non hanno bisogno di presentazioni, per gli altri basti un riferimento: Tomlin ha fatto Nashville e molto altro, Waterston è stato fino a pochi mesi fa il Charlie di The Newsroom.
Attori giganteschi, per giunta già affiatati, visto che Fonda-Waterston hanno lavorato insieme in questi anni in The Newsroom e Sheen-Tomlin hanno fatto lo stesso in The West Wing (lei era la segretaria che aveva rimpiazzato la mitica Mrs. Landingham).

Tutto fatto bene, alla ricerca di un tono diverso, senza mai mollare la leggerezza. Serie di classe e di sostanza, promette bene.

Perché seguirla: perché scritta e interpretata da dio

Perché mollarla: perché rischia di diventare una serie troppo impegnata a dire “guarda come sono fatta bene”

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