2 Febbraio 2011 4 commenti

Le grandi interviste di Serial Minds: Jason Priestley (a.k.a. Brandon)! di Marco Villa

Brandon Walsh è vivo e lotta per il suo giubbotto di jeans

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Jason Priestley, un mito per chi nel 1990 era in grado di guardare la televisione.
Un mito… che esagerazione. No beh, però in effetti sì. È giusto. Un mito. Brandon è un mito. A vent’anni di distanza tutti si ricordano di lui. Tra qualche anno, invece, Dawson sarà morto e sepolto.

Ah, vedo che parte subito all’attacco… come mai questo astio?
In tanti dicono che Dawson’s Creek ha rivoluzionato i telefilm americani per adolescenti, come a dire che prima erano schifezze. Ma voi avete idea della profondità di Beverly Hills 90210? Quella sigla con assolo di sax che ti entra nell’anima, la città di Los Angeles, la moda fine anni ’80, che detto tra noi è la più bella di sempre.

Anche qui in Italia, ai tempi, la vostra serie era diventata un vero e proprio fenomeno di costume.
Ah, l’Italia. Ci vengo spesso, ovviamente per la cosa per cui siete più famosi.

La pizza?
No, no (ride). La Cremonese. La seguo da anni, dai tempi del grande Gigi Simoni. Sa, quella squadra fantastica: Turci, Giandebiaggi, Dezotti. Me ne sono innamorato. E poi quei colori così sfigati, grigio e rosso. Ma si può avere il grigio in una maglia? Mi ricordavano Brandon che arriva dal Minnesota a Beverly Hills. Era come giocare in NBA con una maglia grigia.

A distanza di tutti questi anni, è arrivato il momento di fare chiarezza. Chi è più brutta? Donna o Andrea?
Ah ah ah, guardi credo che ormai si possa tranquillamente rivelare un segreto. Come sapete tutti, Tori Spelling interpretava Donna solo in quanto figlia del produttore Aaron Spelling. Perché lei era ed è una cagna. Invece, Gabrielle Carteris… beh, Gabrielle Carteris non esiste! Gli autori stavano cercando un’attrice bruttina, piuttosto insignificante per il ruolo di Andrea. Allora Ian Ziering, ovvero Steve Sanders, ha detto: “La faccio io a metà del cachet”. E così è andata. Aveva bisogno di un’entrata extra per lanciare un’attività, credo nel campo del narcotraffico. O immigrazione clandestina, non ricordo. Comunque è finita male. Gli hanno tagliato due dita.

Ma le scene in cui erano insieme? Ad esempio, questa foto in spiaggia…
Ma non vede che Andrea è un manichino in questo caso? Guardi la rigidità delle braccia: sembra Pulcinella! Non l’hanno messa in costume per risparmiare e non far costruire il seno. E poi, anche se si concentra, non si ricorderà nessuna scena con loro due da soli. Non è un caso.

Cambiando argomento, cosa prova nel vedere Jennie Garth, Shannon Doherty e Tori Spelling nel cast di 90210, ovvero la nuova versione del vostro BH 90210?

Scusi, ha detto qualcosa?
Zoccole.

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E Brian Austin Green in Desperate Housewives? E a suo tempo Shannon Doherty in Streghe?
Non capisco dove vuole arrivare.

Vent’anni fa lei e Luke Perry eravate degli idoli per milioni e milioni di persone: come avete fatto a dilapidare tutto quel patrimonio di successo?
Ma vede, io e Luke non siamo così interessati alla fama. Abbiamo fatto scelte diverse. Io ho avuto molte proposte per ruoli da protagonista, ma ho sempre rifiutato perché gli autori non volevano che mi mettessi il mio giubbottino di jeans. E’ bellissimo, a Hollywood non capiscono un cazzo. Per Luke è stato diverso. Era lanciato, stava facendo tante cose, poi ha deciso di accettare un ruolo in Italia. Gli davano una vagonata di soldi per fare tre scene in un film sulla neve, mi pare si chiamasse Vacanze di Natale. In quel periodo stava studiando per un provino importante: gli avrebbero offerto una parte in ER, sarebbe diventato l’anti-Clooney. Invece lui è venuto in Italia ed è rimasto sconvolto. Mi ricordo che mi ha chiamato dicendo: “Ma perché dobbiamo sbatterci a studiare, o gli autori devono sbattersi a scrivere? Dobbiamo iniziare anche noi a fare le cose alla cazzo!”. E così ha fatto. Non ha studiato per quel provino e non l’hanno preso.

Ma è una storia tristissima.
Più triste di vietarmi il giubbottino di jeans? Non credo proprio.

Arrivando al presente, come possono vedere i nostri lettori, il fisico asciutto di Brandon non è più tanto asciutto.
Non me ne parli. È stato un periodo tremendo.

Beh, non facciamola così tragica…
No, no. È stata tutta colpa della pubblicità.

Ah, si riferisce alla privacy violata mettendo in Internet queste sue foto?
Ma no, parlo proprio di pubblicità. Ero in un periodo in cui non mi entrava un dollaro e avevo finito i soldi guadagnati registrando i messaggi di sicurezza dell’aeroporto di Los Angeles. Così Ian Ziering mi propone un ingaggio per la pubblicità di un prodotto che stava iniziando a vendere con una nuova società. Mi avrebbero dato tanti soldi, ma per fare una cosa un po’ estrema.

Cioè?
Dovevo ingrassare e poi dimagrire grazie a un prodotto particolare, che era poi quello pubblicizzato. Così io ho iniziato a mangiare come un porco, solo che poi l’azienda è fallita e la pubblicità non si è fatta.

E a quel punto si è dovuto mettere a dieta da solo…
Non subito. Il mio avvocato diceva che era meglio mantenere quel peso per fare colpo sulla giuria. Ziering del cazzo.

Ma adesso è rinato. Ed è anche iniziata una nuova serie tv: Call Me Fitz, di cui abbiamo parlato proprio ieri su Serial Minds.
Guardi, preferirei evitare l’argomento.

Ma come? Il suo grande ritorno…
Call Me Fitz mi fa cagare.

Perché?
I capelli. I cazzo di capelli. Mi impediscono di tagliarli come Brandon. Ma io voglio il mio ciuffo!

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