3 Agosto 2011 3 commenti

La versione di Tina: ancora non capisco le Moniche di Diego Castelli

L’insondabile profondità delle pulitrici compulsive

“Cosa sono i milioni se in cambio ti danno le scarpe?” cantava Elio.
Ho sempre trovato geniale questa frase che sineddocamente definisce il nucleo pulsante di ogni essere femminile vivente: la follia compulsiva, forza pronta ad esplodere e a fissarsi su particolari insignificanti della vita quali, ad esempio, la pulizia.
Ora, non voglio certo sostenere che il lavaggio di sé stessi e dei luoghi in cui si transita e stanzia non sia importante, lungi da me.
Però trovo che ci sia una linea sottile, come direbbe il Liga, tra il voler conservare in uno stato decente la propria casa e il volerla rendere sterile come una camera operatoria.

Tutti qui siamo adulti e vaccinati e dunque abbiamo visto Friends; e ben sappiamo com’è (ahimé, com’era) Monica: capace che mentre aspetta Chandler sotto casa si mette a pulire i vetri di tutte le macchine del vicinato. Compulsione, appunto.
Dove voglio arrivare? Francamente da nessuna parte, voglio solo lamentarmi di certe piccole follie quotidiane (della donna e solo della donna) che si dà il caso siano in questo periodo parte integrante della mia vita.
Attenzione, non perché io sia una Monica. Indubbiamente anche nel mio corazòn c’è una piccola pazza che ogni tanto salta fuori e si mette a lucidare pavimenti nella notte, o che corre a pulire l’appartamento dell’ex fidanzata del fratello solo perché ha saputo in che orride condizioni versa (ve lo ricordate?! Foto a fianco!), ma diciamo che mediamente tendo ad adottare in queste faccende lo stile maschile: osservo attentamente il cumulo di polvere/briciole/acqua rovesciata/topo morto/mucchi di vestiti che son lì nessuno sa da quando, e cerco di farli sparire con il potere della mente. Non ci crederete, ma fin’ora non ha mai funzionato.
Così mi ritrovo ad alzare le spalle e rimandare la questione ad un momento in cui la piccola pazza anzi citata si farà viva e rassetterà tutto.

Voglio lamentarmi, dicevo. Ci sono diversi gradi di follia e ossessività riguardo le pulizie: io mi trovo al gradino più basso, molto vicina al mondo maschile. Quindi, esattamente come un uomo, guardo a certe manifestazioni con un misto di paura e terrore.
Mi spiego: voi pensate che una Monica, una proprio come lei, una che quando scambia appartamento coi vicini zozzoni dopo una scommessa persa (fantastico episodio) lavora due giorni solo per poter offrire un rinfresco in un ambiente totalmente trasformato, pensate che non esista, giusto?
Errato!
Ne ho conosciute di squinternate nella mia vita, e ultimamente ne ho incrociata qualcuna di nuova; Yoda della detersione e disinfezione, codeste donne sono ai miei occhi un concentrato di manie francamente incomprensibili.
Non basta pulire il lavandino del bagno. No. Poi bisogna passarci un panno. Come perché? Altrimenti restano le gocce d’acqua!
Ah sì…scusa eh, scema io che chiedo certe cose… Ovviamente obbiettare che un lavandino è fatto apposta per bagnarsi non serve, mi pare chiaro.
E il detersivo dei piatti? Ho capito che lo usi almeno tre volte al giorno, ma mica vorrai lasciarlo lì fuori in bella vista, vero? Va riposto nello sportello apposito!
Sì…ma lo “sportello apposito” mi costringe tutte le volte a piegarmi che manco stessi ballando il limbo e rovistare tra mille altre cianfrusaglie.Tagliare la testa al toro e lasciarlo lì pronto all’uso, no eh? No.
Vogliamo aprire il capitolo “rifare i letti”? Ahh qui hanno di quelle teorie! E il cuscino va con l’apertura della federa nascosta rispetto alla porta ché se no uno che entra e la vede (ahssì?) fa brutto, e poi il copriletto va piegato così e non cosà, con due centimetri mica tre che scherzi???
E sul divano poi non ti puoi sedere perché hanno appena rimpaffuto i cuscini; e in cucina non puoi mangiare che fai le briciole (Joey, sant’uomo, buttava gli spaghetti per terra!!!!!); e l’acqua non la puoi bere che non è di frigo ed è calda allora la bevo dal rubinetto no invece no che fa male e poi ci ho appena passato l’amuchina; e sul balcone non si va che ho appena dato la cera. E il cortile va spazzato.
Il cortile? Ma nel cortile ci sta la terra!
Appunto!! Va spazzata la terra!!!
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Anche se la migliore la lasciamo alla Monica originale: aspirabriciole sull’aspiravolvere…
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GENIO!
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Insomma, che dire… uomini, io vi capisco, vi stimo, e vi apprezzo per la vostra pazienza!
Solo un consiglio: non cercate di parlare, spiegare o comunicare in alcuna forma con le Moniche.
Eseguite gli ordini.
Ma di nascosto disobbedite.



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