20 Aprile 2016 20 commenti

Mr Robot: il trailer della seconda stagione e la furbizia di Sam Esmail di Diego Castelli

Son vecchie volpi, altroché

Mr Robot

Arriva il trailer della seconda stagione di Mr Robot, ed è un’ulteriore conferma di quanto Sam Esmail sia un simpatico furbacchione.

In onda su USA Network, canale posseduto da una delle più grandi corporazioni del mondo, manda in onda una serie il cui eroe è un hacker anti-corporativo.
Una questioncina da nulla di cui avevamo parlato anche l’anno scorso, e che potrebbe perfino essere presa male da qualche spettatore in vena di polemica: ma come, fai il figo contro le mega-aziende, e poi sei tu stesso una mega-azienda? Ma la coerenza? L’onestà intellettuale? E nessuno che pensi ai BAMBINI?!!??

La verità è che probabilmente questo è il modo peggiore e concettualmente sbagliato di accogliere Mr Robot. Se guardate la serie attribuendole effettivamente un valore di ribellione e svelamento, allora siete dei poveri fessi (detto con affetto), perché sareste di fatto vittima di un mostro tentacolare che vi fa vedere quello che vuole.
Diverso è se abbassiamo un po’ le aspettative, se non ci dimenchiamo che è un’opera di finzione, e oltretutto un’opera di finzione che va in onda su un’importante rete americane. Se teniamo bene a mente questo concetto, allora Mr Robot diventa un grandissimo esercizio di stile, un prodotto capace di leggere al contemporaneità in cui è immerso per rielaborarla e restituirla non per mettersi a capo di un non meglio specificato movimento, quanto per capire quella realtà, coglierne dei riflessi, degli scorci, e soprattutto comprenderne i linguaggi.

Già dal trailer della seconda stagione, infatti, si coglie la piena consapevolezza di Esmail circa il modo in cui il contenuto finzionale viene veicolato. Come accade in quei film di Hollwood in cui i finti messaggi dei terroristi islamici assomigliano a quelli veri, perché c’è dietro un preciso studio visivo e linguistico, così Esmail e compagni dimostrano di conoscere a menadito la materia, inserendo nel trailer immagini, suoni, parole e suggestioni che potremmo ritrovare in qualche oscuro meandro del dark web, dove i futuri adepti di Anonymous trovano (o credono di trovare) la via verso la felicità e la redenzione del mondo.

Mr Robot non è quindi una serie rivoluzionaria (nel senso marxista del termine), ma nemmeno il lupo travestito da nonnina. È semplicemente un prodotto intelligente, scritto da gente intelligente.
Avercene…



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