10 Maggio 2017 1 commenti

Great News: fra 30 Rock e The Newsroom, con la produzione di Tina Fey di Diego Castelli

Il che non vuol dire che sia bella come quelle due lì…

Copertina, Pilot

GREAT NEWS -- Pictured: "Great News" Horizontal Key Art -- (Photo by: NBCUniversal)

Anche in tv, come nella vita, ci sono i grandi mentori che allevano le giovani generazioni e poi gli permettono di spiccare il volo per conto loro.
È più o meno la storia di Tracey Wigfield, un anno meno di me e già un Emmy sulla mensola, tirata su nella writing room di Tina Fey in 30 Rock, passata poi con Mindy Kaling a The Mindy Project, e infine creatrice di uno show tutto suo, di cui Tina Fey è produttrice esecutiva.

Parliamo di Great News, nuova comedy di NBC che, forse per imprinting, non si sposta dal dietro le quinte della televisione. Questa volta, però, non si raccontano le peripezie di un simil-Saturday Night Live come in 30 Rock, bensì il lavoro dietro la realizzazione di un classico notiziario americano, di quelli con i due anchorman che si fanno le battutine e poi chiamano per nome il tizio che si occupa del meteo.
Siamo dunque a metà strada fra 30 Rock e The Newsroom, la serie di Aaron Sorkin che qui non abbiamo mai dimenticato, anche se per ora la giovane Wigfield non sembra avere la stessa identica stoffa di mamma Tina Fey.

GREAT NEWS -- Pilot -- Pictured: (l-r) Briga Heelan as Katie, Andrea Martin as Carol -- (Photo by: Eric Liebowitz/NBC)

Il pretesto su cui Great News fonda il suo gruppo di personaggi (ovviamente) bizzarri è la voglia di emergere di Katie (Briga Heelan), che da anni lavora al programma ma che ancora si occupa di servizi di poco conto. Per una serie di coincidenze, proprio quando Katie sembra sul punto di spiccare il volo, ecco l’imprevisto: sua madre Carol (Andrea Martin), signorotta petulante di quelle che non amano stare con le mani in mano, diventa la stagista del programma, e acquista subito un gran credito perché è l’unica, di un’innumerevole lista di stagisti fallimentari, che riesce a gestire il burbero presentatore Chuck Pierce.
Il resto ve lo potete immaginare: colleghi bislacchi, equivoci madre-figlia, scintille di romanticismo tutte da sviluppare, e una coppia di presentatori, interpretati da John Michael Higgins e Nicole Richie (esatto, quella che una volta si conosceva solo per il gossip), che nel loro egoismo e stupidità sono già fra i personaggi migliori.

Great News (3)

Non è male, Great News, nel senso che offre quell’intrattenimento leggerissimo ma non privo di buone idee, che spesso è tutto ciò che serve a una comedy per farsi ben volere. Il problema, semmai, è che per ora non riesce a fare il salto di qualità. Sapendo da dove arriva, e considerando gli show che evoca, la Wigfield mette insieme uno spettacolo che funziona, ma non stupisce in maniera particolare, né per forza specifica del concept, né per efficacia dei personaggi. Ce ne sono due o tre che scatenano subito l’entusiasmo, ma in 30 Rock ce n’erano sette-otto.
Può anche darsi che sia solo questione di tempo, e per la verità il terzo e quarto episodio, dopo il setting dei primi due, sono sembrati già meglio dell’inizio. Gli ascolti però, stanno già calando vistosamente, quindi il rischio che si rimanga a questo livello, per poi sfumare a nero, è abbastanza concreto.

Perché seguire Great News: un bel cast, atmosfera divertente, e la firma occulta di Tina Fey.
Perché mollare Great News: perché evoca 30 Rock e The Newsroom, senza raggiungere la qualità di nessuna delle due.



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