6 Dicembre 2022

Three Pines e il fantasma di Barnaby e Montalbano di Marco Villa

Three Pines probabilmente non ha un target di pubblico giovanissimo, ma ha dalla sua solidità e ampiezza narrativa

Non so se sia una cosa che accade di colpo o se in realtà si tratti di un lento avvicinamento, sta di fatto che, una volta raggiunti i 60-65 anni di età, si entra in un gruppo di persone (un cluster demografico, direbbero quelli bravi) che apprezzano delle serie crime che non spiccano per ritmo e tensione, facendo affidamento soprattutto su un personaggio centrale, perno di tutto ciò che accade. Una categoria che ha l’Ispettore Barnaby come nume tutelare assoluto, ma di cui in fondo fa parte anche il nostro Montalbano. E che adesso annovera anche l’ispettore Armand Ganache, protagonista di Three Pines

Più che di Three Pines, in realtà, Ganache, interpretato da un ottimo Alfred Molina (che potrebbe aver trovato il ruolo dei prossimi 10 anni, se sarà fortunato) è il protagonista di una serie di oltre quindici libri, firmati dalla scrittrice canadese Louise Penny. Ganache è sulla sessantina, ha una signora esperienza alle spalle e soprattutto è il classico poliziotto che sa dosare inflessibilità ed empatia. In questa storia, che si sviluppa interamente su una trama orizzontale, Ganache è chiamato a indagare su due questioni, che fatalmente finiranno per intrecciarsi. 

La prima è quella della scomparsa di un numero imponente di ragazze appartenenti alla comunità di nativi della zona, un tema già toccato quest’anno dalla dimenticabile Alaska Daily con Hillary Swank. Mettendosi contro i suoi superiori, Ganache decide di indagare su queste sparizioni, ma la sua ricerca viene interrotta da un omicidio avvenuto nel paesino di Three Pines: una donna è morta a causa di una scarica di elettricità, che l’ha colpita mentre assisteva a una partita di curling, di giorno e in mezzo a decine di persone.

Potrebbe sembrare un incidente, ma non è così: Ganache capisce subito che la vittima era stata bravissima a farsi odiare da chiunque avesse incontrato e l’intero paese di Three Pines finisce sulla lista dei sospetti, perché il possibile incidente diventa presto un’indagine per omicidio. Ganache e alcuni colleghi si trasferiscono in loco e la loro base operativa è un centro culturale che si batte perché venga fatta giustizia per le donne native scomparse. 

Tutto torna, insomma, anche perché Three Pines dimostra da subito di essere la classica serie a cui non si può certo rimproverare mancanza di solidità. Così, se da un lato non offrirà grande tensione, dall’altra garantisce un meccanismo giallo che fin dal primo episodio rimanda ad Agatha Christie, con quel “sono tutti sospettati” che sa di elenco da sfoltire un nome alla volta, un episodio alla volta.

Sullo sfondo, la questione sociale e politica, che potrebbe sembrare un di più, ma che invece permette alla serie di essere più di un semplice raccontino di genere, allargando la visione e dando maggiore profondità al tutto. Three Pines negli USA va su Prime Video, questione di tempo e poi arriverà anche da noi.

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