5 Luglio 2010

The Cape: supereroe un po' dimesso di Diego Castelli

Non solo avvocati-giudici-agenti segreti per il rilancio autunnale di NBC. La rete del pavone si butta sul genere supereroistico, mettendo in cantiere il fumettoso The Cape. La storia: Vince Faraday (David Lyons), poliziotto padre di famiglia, viene ingiustamente accusato di svariati omicidi da parte dei colleghi corrotti e del classico cattivone ricchissimo (James Frain). Creduto morto in una sparatoria, decide di diventare un eroe mascherato, ispirandosi al fumetto preferito del figlio (“The Cape”, appunto). Ad aiutarlo un gruppo di simpatici fenomeni da baraccone – che lo addestrano e lo dotano di un mantello molto speciale – e una bella hacker (Summer Glau) che gli fa da stratega e occhio virtuale.

Pilot alla mano, il risultato è modesto. Il budget è scarsotto, e si nota negli effetti speciali non proprio all’avanguardia e nelle ambientazioni strette e cupe (del tipo “per le riprese vi diamo quattro stanze là in fondo, fatevele bastare”). Ma il problema è un altro. Se vuoi fare il racconto supereroistico adulto devi avere i mezzi per tirare fuori un Batman Begins, o un Sin City. Oppure devi avere le palle per girare Watchmen. Qui invece si sta a mezza strada, puntando su azione, coraggio e amore paterno, ma rischiando più volte di scivolare nel comico involontario. Non c’è alcun particolare guizzo di sceneggiatura, se non qualche battuta ad effetto, e le coreografie danzerecce tendono a trasformare il protagonista da carismatico difensore dei deboli a cugino indigente di un power ranger.

A chi è diretto un prodotto del genere? Ai ragazzi? Forse ci vorrebbero combattimenti più fighi ed effetti speciali più degni… Agli adulti? Ma allora togliamo un po’ di “magia” e scriviamolo un po’ meglio…
Chi vivrà vedrà, ma un affare del genere, su un canale generalista come NBC, potrebbe avere vita breve.

Previsioni sul futuro: Faraday picchierà un sacco di cattivi a ogni episodio. Ma senza ucciderli, perché è buono e soprattutto pirla. Dal canto suo, il miliardario con gli occhi a “scacco” cercherà di farlo secco e non ci riuscirà mai.
Perché guardarlo: In tv i supereroi scarseggiano, e col tempo la storia potrebbe articolarsi meglio.
Perché mollarlo: perché l’idea sarebbe anche buona, ma va sviluppata in modo meno banale e scontato.

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