18 Settembre 2013 6 commenti

Sleepy Hollow – Il ritorno del cavaliere senza testa e dello spiegone di Marco Villa

Dura la vita con un decapitatore che gira per la città

Copertina Pilot, Pilot

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SPOILER ALERT: Ovviamente si parla di quello che succede nel pilot

Ichabod Crane, soldato della guerra d’indipendenza si risveglia dalla morte dopo 250 anni. Con lui, torna dal regno dei morti anche un cavaliere senza testa, che il soldato aveva decapitato prima di morire. Tra i due, inizia uno scontro da cui dipende la sorte del mondo e dell’umanità. Così, semplice e lineare. Sleepy Hollow non è una serie tv difficile, dentro la quale ci si perda o che richieda grande impegno. L’unico sforzo lo richiede all’inizio: accetti, tu, o spettatore, di calarti in questo mondo e dare per buono che a ogni puntata ti si presentino sullo schermo delle robe ingiustificabili ma perfettamente coerenti? Se dite di sì, però poi non lamentatevi eh.

Sleepy-Hollow-TrailerSleepy Hollow è in onda su FOX dal 16 settembre (più che buoni gli ascolti del pilot) ed è una serie ispirata alla Leggenda di Sleepy Hollow, racconto breve del 1820 di Washington Irving, già alla base del famosissimo film quasi omonimo di Tim Burton del 1999. Storia nota, insomma, quella del cavaliere senza testa che terrorizza la povera cittadina di Sleepy Hollow e che teme il sole e la luce del giorno.

La scelta dei creatori di Sleepy Hollow (tra cui figurano Alex Kurtzman e Roberto Orci di Fringe, insieme a Philip Iscove al regista Len Wiseman) è quella di portare la storia ai giorni nostri, facendo di Ichabod Crane il perno della narrazione e, allo stesso tempo, anche il fulcro della parte comedy, grazie a un linguaggio fuori dal tempo e a una totale ignoranza nei confronti di tutto ciò che è moderno. La scelta funziona, così come funziona anche una resa quasi goffa del cavaliere, che ciondola di qua e di là senza un incedere granché imponente. Nota di merito alla scena in cui è seduto in un salotto e non si vede perché la testa non spunta dalla poltrona.Idiozia, certo, ma va bene che una serie tv così si prenda in giro, altrimenti sarebbe un suicidio.

SLEEPY-HOLLOW-TV-Series-600x425Funziona anche la coppia formata dallo stesso Crane e da Abbie Mills, la brava poliziotta che decide da subito di credere al pazzo giunto dal passato. I due insieme dovranno affrontare il cavaliere senza testa, che poi è uno dei cavalieri dell’apocalisse, ma anche una congrega di occultisti che sostiene il cavaliere cattivo, ma anche il diavolo in quanto diavolo con le corna che sparisce negli specchi e poi boh, forse più avanti arriverà anche Enrico Varriale nella squadra del male, mentre nella squadra del bene c’è una strega e chissà, magari da quella parte arriva Papa Francesco in persona. O forse telefona e basta.

Insomma, l’avete capito: il punto critico di Sleepy Hollow potrebbe essere anche il suo punto di forza, ovvero la possibilità di puntare a un bersaglio sempre più grosso, nel nome del super-intrattenimento. Come faceva Fringe, da cui provengono i due creatori principali. Fringe ha retto cinque stagioni proprio giocando tutte le sue carte sulla totale implausibilità e su un continuo rilancio verso l’assurdo. Sleepy Hollow parte forte da questo punto di vista, ma manifesta subito un punto debole enorme. Fringe funzionava perché gli autori, con grande cialtroneria, non spiegavano niente, oppure rispondevano a una domanda con un quesito ancora più grande. Al contrario, il pilot di Sleepy Hollow ha quasi l’ansia di spiegare ogni cosa. I primi 42 minuti della serie tv di Fox sono pieni di mini spiegoni che vanno dall’inutilità al fastidio e sembrano quasi una dichiarazione d’intenti sul fatto che non si vuole lasciare lo spettatore nel dubbio. Che può sembrare un bene, ma di fatto può anche troncare tanti sviluppi.

Il pilot di Sleepy Hollow è qualcosa che si guarda in grande relax. Se vi aspettate la serie che vi tira dentro all’istante, ecco proprio non ci siamo. E comunque, al di là di tutto, questo pezzo poteva limitarsi a una sola frase: la protagonista femminile si chiama Abbie Mills, la protagonista di quel robo là chiamato Harper’s Island si chiamava Abby Mills. E c’è un attore di FlashForward. Regolatevi. Però c’è un po’ di paura vera.

Perché seguirlo: perché in fondo è il primo pilot interessante andato in onda quest’anno

Perché mollarlo: perché difficilmente andrà oltre il livello “sano intrattenimento”. E per la storia del nome uguale alla tizia di Harper’s Island.



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