3 Luglio 2014 8 commenti

Flash – Una serie che andrà lontano (e pure in fretta) di Francesco Martino

Uno dei titoli più orrendi mai dati a un articolo

Copertina Pilot, Pilot

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ATTENZIONE, QUALCHE SPOILER SUL PRIMO EPISODIO (SENZA ESAGERARE COMUNQUE)
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Se due anni fa mi avessero detto che avrei aspettato con impazienza un pilot CW probabilmente avrei riso di gusto.
Chiunque bazzichi il mondo seriale sa bene che la rete delle due t (tette e tartarughe) ha sempre fornito più dirty pleasures che veri e propri must. Ecco perché di solito, in redazione, la stagione dei pilot CW viene accolta più con uno scarica barile generale che con una gara per accaparrarsi la serie preferita. Ma sarò onesto, e non negherò che nell’ultimo periodo Arrow è riuscita a convincermi, sapendo dosare bene l’eccesso di teen tipico del canale (un canale che evidentemente sta cambiando) e l’ignoranza che si addice a una serie del genere.

Ecco perché Flash, che della serie sull’arciere è una sorta di spin-off, mi incuriosiva profondamente: vuoi perché si tratta di un personaggio più interessante di un tizio che spara delle frecce, vuoi perché ora come non mai CW doveva mostrare i muscoli.
La data scelta per la premiere della serie era nella prima metà di ottobre ma, come ormai avrete visto, qualche buon samaritano ha deciso di rischiare una causa multi miliardaria e di leakare l’episodio pilota. Superato lo shock per l’accaduto, e con esso le relative teorie complottistiche che vogliono il leak proveniente dal network stesso, ciò che importa davvero è come si presenta la nuova espansione dell’universo supereroistico Warner/DC.
La risposta è “bene”, e lo dico in modo decisamente convinto.

Flash03

Come tutti i prologhi delle vicende di un uomo in calzamaglia, anche questo pilota non si esime dal raccontare la genesi dell’eroe, passaggio che qui viene affrontato (giustamente, direi) in maniera rapida e abbastanza indolore, introducendo il tema della morte della madre con conseguente incarcerazione del padre (impersonato da John Wesley Shipp, che interpretava proprio Flash nella serie del 1990)  e l’acquisizione dei poteri da parte di Barry, scena peraltro già vista nel crossover con Arrow.
Come detto in apertura, ciò che mi incuriosiva parecchio era la necessità di mostrare i muscoli, di farci vedere effetti speciali e poteri di ogni tipo. Sì perché, contrariamente alla serie cugina, i personaggi qui non sono semplici energumeni esperti di arti marziali, ma dei veri e propri esseri dotati di superpoteri.
Il risultato è molto buono, considerando che si tratta di una produzione televisiva, e la super-velocità di Barry e i cambiamenti climatici di Weather Wizard sono resi in modo intelligente, senza voler strafare ma rimanendo (quasi) sempre credibili e (quasi) mai posticci.
Trame e comprimari scorrono poi decisamente in fretta, divertendo in modo anche più semplice ed efficace rispetto al più cupo Arrow, e facendoci rendere solamente conto di chi e cosa andremo a vedere nell’arco narrativo: abbiamo la coppia di nerd che aiuterà Barry nel suo percorso da eroe, un misterioso mentore che ci regala un mega cliffhanger, l’interesse amoroso del protagonista che lo mette in friendzone in meno di un quaranta minuti e l’evento catastrofico che probabilmente avrà dato poteri speciali a un intero esercito di squilibrati mentali.
Al di là di tutto però, il punto nevralgico della trama pare essere l’ossessiva ricerca del protagonista verso la verità sulla morte della madre, vicenda che potrebbe coinvolgere non solo Barry, ma anche una serie di personaggi secondari.
Infine il pilot ci offre anche un serie di momenti di puro citazionismo: penso ad esempio alla gabbia divelta di Gorilla Grood, storica nemesi del velocista scarlatto, e al paginone di giornale proveniente dal futuro che avrà fatto sbavare milioni di geek.
Flash barry allen

Tirando le somme, le premesse per questa nuova serie supereroistica sono decisamente buone, soprattutto grazie a una messa in scena apparentemente all’altezza (che andrà però giudicata sulla lunga distanza e non solo dal pilot tradizionalmente più costoso e pompato) e ad un protagonista, Grant Gustin, decisamente in palla.
L’unico grande rimpianto, riguarda il fatto che, molto probabilmente, tutto questo universo narrativo costruito sul piccolo schermo non verrà sfruttato per i nuovi lungometraggi Warner/DC che coinvolgeranno dei nuovi interpreti per Freccia Verde e Flash. Un’occasione sprecata, o per lo meno un ottimo modo per confonderci tutti.

Perché seguirla: siete geek nel DNA e adorate il mondo dei supereroi
Perché mollarla: siete stanchi di uomini con tutine attillate che saltano da un palazzo all’altro

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