30 Agosto 2013 3 commenti

What Remains – Un cadavere decomposto e una serie tv inglese piena di tensione di Marco Villa

Mentre tutti sono in vacanza, BBC piazza la prima cosa bella

Brit, Copertina Pilot, Pilot


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Abbiamo presentato giusto qualche giorno fa le serie che ci stuzzicano di più, tra quelle che partiranno nelle prossime settimane. Neanche il tempo di dare ufficialmente il via alla stagione 2013/2014 ed eccoci già a dire quello che è ormai uno dei luoghi comuni più ripetuti su Serial Minds: che bravi gli inglesi. Eh sì, perché all’alba del 25 agosto, quando tanta gente stava ancora cercando il filtro di Instagram migliore per fotografare il tramonto sul mare, BBC One ha mandato in onda la prima puntata di una serie tv di quelle belle, ma belle davvero. Si chiama What Remains, dura quattro episodi ed è un crime con una tensione grossa così.

What RemainsLa storia è semplice: nel solaio di un bel palazzo residenziale viene ritrovato un cadavere in avanzato stato di decomposizione. Appartiene a Melissa Young, trentenne che viveva nel palazzo e che da almeno un paio d’anno nessun condomino vedeva più. Tutti convinti che avesse traslocato: no, era morta nel solaio. Già, ma come è morta? A farsi la domanda è Len Harper, poliziotto che inizia l’indagine nel suo ultimo giorno di lavoro prima della pensione e che continuerà a indagare sul caso anche dopo aver restituito il distintivo.

E Len Harper indaga perché la situazione è parecchio strana: come da copione, nessun condomino ha la coscienza pulita, a cominciare da un professore di matematica inquietante oltre il livello di guardia, passando per una coppia di lesbiche dal rapporto incasinato, per finire con un ex coinquilino ben poco rassicurante che ha lasciato l’appartamento e se ne è andato in Canada.

La storia di What Remains è quella del tipico whodunit, con il poliziotto alla ricerca del colpevole del crimine, ma la resa e lo stile sono piuttosto particolari, se confrontati ai classici crime, anche inglesi. Più che sui personaggi, infatti, What Remains si concentra su un luogo: il palazzo al centro dell’indagine è raccontato e mostrato come un piccolo inferno, in cui una persona sola e senza legami è stata lasciata letteralmente marcire, fino a quando dei nuovi inquilini non si sono imbattuti per caso in quello che rimaneva di lei. Il titolo rimanda alla condizione in cui viene trovata la povera Melissa Young, ma non si riferisce solo allo stato del suo corpo, quto alla sua stessa esistenza: senza parenti, né amici, a qualche anno di distanza dalla sua morte, Melissa è come se non fosse mai esistita.

What RemainsDi lei non rimane nulla ed è questa in fondo la molla che fa scattare nel detective pensionato & solitario il desiderio di approfondire le indagini. E qui veniamo all’altro punto forte della serie, ovvero David Threlfall, l’attore che interpreta il detective pensionato e che è il Frank Gallagher della versione originale di Shameless (l’altro volto noto di What Remains è Russell Tovey, protagonista di Being Human e Him & Her). Sciatto senza essere il maledetto cronico di tanti polizieschi, il suo personaggio è in grado di dare un tocco di umanità a una storia attraversata da personaggi freddi e tragicamente egoisti, tra i quali si nasconde, con ogni probabilità, l’assassino (o gli assassini) di Melissa Young.

What Remains è una serie che lascia addosso tensione dalla prima all’ultima scena, grazie a inquadrature mai scontate e a una innegabile angoscia di fondo, lasciata dall’esistenza senza tracce della vittima. La prima puntata è un’ora di ansia costruita da dio, che rimanda a certi libri gialli scandinavi per rigore e asciuttezza. Insomma, funziona. E così gli inglesi piazzano il primo punto a loro favore mentre tutti gli altri sono ancora in ritiro. Un passo avanti, sti maledetti.

Perché seguirla: perché una serie capace di mettere tensione per un’ora di seguito è qualcosa di importante.

Perché mollarla: perché non è esattamente una serie spettacolare

 



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