29 Settembre 2011 1 commenti

Unforgettable – La poliziotta con la memoria espansa di Marco Villa

Una serie che ci ha sorpreso. Ma che non guarderemo.

Copertina, On Air, Pilot

Quella decina di pilot in una settimana, ognuno con le sue aspettative. Capita che quello in cui speri di più si riveli una delusione totale, pur lasciando aperta qualche speranza per uno sviluppo potente. E capita che uno su cui non avresti scommesso due lire si riveli un buon prodotto di artigianato. Una roba che non ti fa strappare le vesti dal godimento, ma che fa il suo dovere senza troppi sbattimenti. Il primo pilot di cui parlo è Person of Interest. Delusione, tanta. Ma continuo a guardarlo, almeno per un mesetto. Il secondo è Unforgettable. E non continuerò a guardarlo. Lo so, la linearità del ragionamento potrebbe sconvolgervi.

Unforgettable è una nuova serie procedurale con l’asterisco in onda su CBS dal 20 settembre. L’asterisco sta per il fatto che non abbiamo semplici poliziotti con fantasmi personali grandi come la piramide del Louvre, ma anche una poliziotta con fantasma personale grande come la piramide del Louvre e una memoria fotografica. O meglio, con una memoria di quelle incapaci di cancellare un ricordo. Mi ricordo un articolo di Internazionale di qualche anno fa sulla faccenda, in sostanza una maledizione che impedisce alla mente di cancellare ciò che non è più necessario. Immaginatevi di ricordarvi esattamente cosa avete mangiato e cosa indossavate per ogni giorno della vostra vita: troppe informazioni, nessuna informazione. A meno che non siate come la detective Carrie Wells, capace di cercare nella propria memoria come fosse il migliore dei database.

Grazie a questa abilità, ovviamente risolverà milioni di casi. E vabbé, è quello che è, sono d’accordo. Però è fatto bene: è quel prodotto medio che non punta a essere niente di più e riesce a non essere nulla di meno. Chiusura verticale delle puntate, con una flebile storia che verrà probabilmente affrontata lungo tutta la stagione. La protagonista è Poppy Montgomery, che a dispetto del nome pornostar anni ’70 ha sulle spalle un 160 puntate di Senza Traccia. Ciononostante, non è credibilissima nelle scene di indagine (e non è il massimo, visto che occupano buona parte della serie), mentre è molto più a suo agio nei momenti di svago, quando dà prova di grande naturalezza.

Facile, ma affrontata con il giusto tono anche la vita quotidiana di Carrie, caratterizzata dalla difficoltà a fidarsi degli altri, per via del ricordo costante di tutti i fallimenti e tutte le delusioni che chi la circonda le ha inferto nel tempo. Altrettanto facile, ma altrettanto giusto il tono, per quanto riguarda il volontariato compiuto da Carrie presso un ospizio, a confronto con gente che non ha idea di cosa sia la memoria a lungo termine per malattie varie. Insomma, una serie che ha tutto al posto giusto, ma questa giustezza non dà emozioni o scossoni. Unforgettable è puro artigianato. Sai che in caso di fame tremenda puoi sempre dare un morso a quelle barrette energetiche che ti porti nello zaino, ma se puoi mangiarti una pasta le barrette non le caghi di striscio.

Previsioni sul futuro: sarà un telefilm con tanti casi di puntata, con accenni vari alla storia orizzontale a.k.a. il fantasma personale grande come la piramide del Louvre

Perché seguirlo: perché è un telefilm si candida a un sei e ottiene un sei. Sai quel che guardi, non c’è rischio di restar delusi.

Perché mollarlo: perché il sei è la linea di galleggiamento e noi, più che petroliere, cerchiamo motoscafi guizzanti.

 

 



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