26 Settembre 2014 2 commenti

Agents of SHIELD – Ripartire col piglio giusto di Francesco Martino

Torna la serie Marvel/ABC, e la (ri)partenza stavolta è incoraggiante

Copertina, On Air

Agents of SHIELD cop

SPOILER NELLA NORMA, NIENTE DI CUI DOBBIATE DAVVERO PREOCCUPARVI

Chi ha avuto modo di seguire le mie disavventure seriali con Agents of SHIELD ricorderà sicuramente come, nel giro di mezza stagione, la serie ABC sia riuscita a farmi passare dall’inferno al Nirvana, inanellando una lunga serie di colpi di scena che hanno portato a un trionfante season finale. Va da sé, quindi, che l’attesa per il ritorno di Coulson e soci era alle stelle, così come le aspettative per una stagione che dovrebbe – almeno nelle speranze del sottoscritto – segnare una positiva inversione di rotta rispetto a quella precedente.

Se dovessi trovare un aggettivo per indicare l’atteggiamento del primo nucleo di episodi direi “spaventato”; questo perché inizialmente, nella serie, non c’era il coraggio necessario per osare, per provare a spingersi piùin là nella narrazione, cercando di avvicinarsi (anche poco) all’estrema sicurezza con la quale la Marvel introduce di tutto nei suoi prodotti cinematografici. Del grande schermo questa serie èuna sorta di sorella minore e, senza alcun dubbio, estrema debitrice. Come molti di voi ricorderanno, infatti, l’intero arco narrativo della prima stagione era stato salvato dal plot twist proveniente da uno degli ultimi film Marvel, ossia Captain America: The Winter Soldier.
Una volta finiti i festeggiamenti per le rivelazioni sull’Hydra e i momenti bad-ass di Coulson e soci, però, ero stato assalito da un enorme dubbio: questa serie troverà mai una strada propria? Riusciràa camminare con le proprie gambe, senza doversi appoggiare ai fratelli maggiori?
Agents of SHIELD (2)

Questa season première, “Shadows”, risponde in parte ai nostri quesiti, mettendo subito in chiaro una cosa: Agents of SHIELD non ha più paura di osare.
Questa nuova presa di coscienza si traduce subito in una nuova serie di personaggi gettati nella mischia senza troppi complimenti, contrariamente a prima, quando per introdurre anche un misero recurring servivano sei ore di approfondimento psicologico. I nuovi agenti Hunter e Mackenzie sono lì senza troppe spiegazioni, vittime degli eventi e portati nel team di Coulson da un accennato salto temporale e dalla nuova campagna di reclutamento messa in piedi dal nuovo direttore dello SHIELD. Così come per i buoni, anche i cattivi sono tanti e nuovi, a cominciare dal nemico della settimana: l’Uomo Assorbente (si, lo so…) un ex-pugile con la capacitàdi assorbire le proprietàdei materiali con cui entra in contatto.
Anche lui è figlio della nuova direzione presa dalla serie, quella meno imbolsita e noiosa, e che ci consente di avere un personaggio con dei super-poteri (qui aiutati da un ottimo comparto tecnico) risparmiandoci trenta minuti di spiegoni su come li abbia ottenuti.

Ovviamente, in futuro, i nuovi comprimari dovranno essere adeguatamente contestualizzati per evitare l’effetto “figurine monodimensionali”che tanto caro è ad altri show (Blacklist, parlo anche con te).
La sensazione,comunque, è che il colpo di scena della passata stagione abbia fatto davvero bene allo show, e non solo perché ha raddrizzato una trama all’epoca sbilenca, ma soprattutto perché, adesso, ci dà modo di avere la più classica delle lotte: bene contro male, SHIELD vs Hydra, e con essa una narrazione più semplice, che rende più liberi gli sceneggiatori.
Liberi anche di scrivere nuovi approfondimenti e sfumature, in un’atmosfera più cupa e difficile (e per questo stimolante). Si veda a questo proposito tutta la questione legata ai problemi di Fitz, senza dubbio uno dei personaggi più teneri e simpatici, che quest’anno avrà parecchi demoni contro cui combattere.
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Agents of SHIELD (5)

Per chiudere direi che qualche parola ai vari easter-egg è d’obbligo, con una menzione d’onore ai primi minuti dell’episodio dedicati a Peggy Carter e agli Howling Commando (anticipazione di quella che saràla prossima serie Marvel/Abc) e al contenuto della cassa chiusa da Peggy stessa, un elemento che sicuramente torneràa farsi vedere all’interno dell’universo televisivo Marvel.
Insomma, Agents of SHIELD riparte bene perchélo fa con molta piùconvinzione di un anno fa, senza paura di osare e di diventare un fumettone televisivo (termine che, in questo caso, ha accezione solo positiva). Se la serie continueràsu questa strada, riuscendo a trovare anche una propria natura stilistica, potrebbe confermarsi come l’ottimo prodotto pop intravisto sul finale della prima stagione.



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