27 Agosto 2015 2 commenti

Clipped – Una nuova comedy che dimostra almeno 30 anni di Marco Villa

Clipped assomiglia ai filmini delle vacanze del ’93 di vostro zio Pierino

Copertina, Pilot

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Facciamo un giochino: immaginate di andare al cinema, senza sapere cosa vedere. Lo so, siamo tutti dei gran nerd e quindi non solo arriviamo preparati al cinema, ma abbiamo già chiaro in testa tutto il cast artistico e tecnico. Vabbè, fate uno sforzo di immaginazione più forte. Siete al cinema e non sapete cosa vedere: vi trovate di fronte una certa quantità di locandine e, dopo un po’ di riflessioni, scegliete. Non potete sapere se vi piacerà o meno, però sapete a cosa andate incontro: un centinaio di minuti girati più o meno bene, recitati più o meno bene. Ecco, provate a immaginare la vostra reazione di fronte a un film che muto. Ma non muto tipo The Artist, muto perché non avevano i soldi per il sonoro. Oppure girato con una videocamera vhs di quelle che aveva vostro zio Pierino nel ‘93. Insomma, in mezzo a film normali, film in 3D e film in odorama, vi siete beccati un film che appartiene a un’altra era geologica. Ecco, Clipped è l’equivalente di un film fuori tempo massimo proiettato in una multisala. È il libro che esce in versione tavoletta di pietra, mentre tutti hanno il Kindle.

Clipped è una nuova comedy in onda dal 18 agosto su TBS, è ambientata nel giro della parrucchieria ed rigorosamente girata in multicamera con risate in sottofondo. Oh yeah, nel 2015. Come tutte le serie multicamera, porta con sé una brutta resa visiva; il fatto che non sia esattamente un prodotto costoso e di punta fa sì che il risultato finale ricordi non solo il già citato zio Pierino, ma anche le recite dell’oratorio di vostra cugina Vincenza, quella che sembrava dovesse farsi suora e invece poi è rimasta incinta dell’obiettore di coscienza. Ecco, lei.

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Come detto, Clipped è ambientato nel mondo dei parrucchieri, in particolare nel salone Buzzy’s, dove diversi amici si ritrovano a lavorare insieme e tagliare capelli a tutto il pittoresco quartiere. Per essere chiari, non è che siano diventati amici lavorando insieme, loro erano già amici e compagni di liceo e adesso fanno tutti i parrucchieri nello stesso posto. Credo non ci sia mai stata una così alta concentrazione di parrucchieri nella stessa classe di liceo. Nemmeno in una scuola per parrucchieri. I due protagonisti sono la bionda che piaceva a tutti (Ashley Tisdale, che non dimenticherò mai in quella robaccia chiamata Hellcats) e l’ex promessa del baseball della scuola (il baseball? Anche qui riferimenti vecchissimi?). Hanno avuto una notte insieme ai tempi del prom e ancora adesso si lanciano frecciatine e flirtatine. Poi c’è il manager tutto sbruffone ma dal cuorone d’oro, il cretino innamorato della segretaria, l’anzianotto gay e la nera tutta acida. E insieme tagliano i capelli e si fanno delle gran risate. Loro, perché noi proprio no.

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Clipped è una serie vecchissima, che si fa trascinare a fondo dalla sua stessa formula: già un prodotto di questo tipo fa suonare mille date di scadenza, infarcirlo di dialoghi piatti e personaggi risibili non fa altro che peggiorare la situazione. A naso, Clipped voleva essere una specie di variazione sul tema rispetto a 2 Broke Girls (diner vs. salone), una serie pienissima di difetti, ma che riesce a riequilibrare il proprio impianto vecchiotto con una scrittura cattiva e piuttosto attuale. Questa operazione Clipped proprio non riesce a farla: è televisione vecchia, fatta in modo brutto, senza spinta e senza voglia. Probabilmente non piacerebbe nemmeno a vostra cugina Vincenza. A proposito, ricordatevi di chiamarla che tra qualche giorno parte con la piccola Cindy: si trasferiscono in Salento, vogliono aprire un chiosco sulla spiaggia. L’obiettore di coscienza? Adesso è il referente cittadino del Movimento 5 Stelle.

Perché seguirla: perché avete un attaccamento morboso per le sitcom vecchio stile

Perché mollarla: perché non volete fare la fine di cugina Vincenza, vero?

Argomenti clipped, comedy, sit com


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