15 Gennaio 2016 4 commenti

War and Peace – La BBC mette in scena il classico di Tolstoj di Eleonora Gasparella

Una volta li chiamavano kolossal

Brit, Copertina, Pilot

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Prima di tutto, già dalla prima riga per correttezza, confesso di non aver letto Guerra e Pace di Tolstoj. A mia discolpa, posso dirvi che l’ho sempre guardato con molto interesse e che presto rimedierò a questa grossa mancanza. Mi sono avvicinata dunque a War and Peace (la serie) con occhi profani. La mini serie, prodotta da BBC Worldwide, è uno degli investimenti più grossi della Broadcasting Company e vede tra i produttori esecutivi Andrew Davies (Bridget Jones) che già si è cimentato più volte con romanzi classici quali il Dottor Zivago e Orgoglio e Pregiudizio. Gli episodi saranno sei, diretti da Tom Harper, che ha già alle spalle alcuni grandi successi inglesi com This is England, Peaky Blinders e Misfits.
Dopo una première accolta tra gli applausi, War and Peace si è posizionata nello slot che prima era di Downton Abbey. Il pubblico britannico l’ha premiata, dimostrando di essere molto affezionato alle serie tv in costume dove tira aria di epoche antiche (basti pensare all’imminente The Crown, la serie di Netflix dedicata alla Regina Elisabetta, ma anche allo stesso The Frankenstein Chronicles di cui vi ho parlato poco fa). Poco progressisti questi inglesi? Chissà.

Concentriamoci sulla prima puntata di questa serie. Fortunatamente in questo caso non siete in pericolo di spoiler, essendo il libro uscito più di cent’anni fa. War and Peace può essere ragionevolmente definita come una delle più antiche forme di soap opera. Prima di Quando Si Ama, prima di Beautiful, il romanzo di Tolstoj ci catapulta in un vortice di fatti storici che s’intrecciano con la scienza, la filosofia e tante, tante storie di vita personale, amori, famiglie, morti e mortacci. La trasposizione televisiva è ben fatta e molto sfarzosa. Il pilot è soprattutto incentrato sui personaggi, che ci vengono introdotti durante una serata mondana a casa di Anna Pavlovna Scherer (che qui ha il bellissimo volto di Gillian Anderson). Così nel suo salotto facciamo la gradita conoscenza di Pierre, l’ingenuotto eroe, dell’impavido Andrei, del tenero Nikolai e dell’annoiato dandy Anatole. Nella squadra delle donne abbiamo invece la fatale Helene e la passerotta Natasha (la Cenerentola Disney, Lily James).

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Ma parliamo del nostro protagonista e figura centrale della storia: Pierre, interpretato da Paul Dano. Figlio illegittimo del conte Bezukhov, alla morte di quest’ultimo si ritrova a ereditare una fortuna, succedendogli. Pierre, tuttavia, non si trova molto a suo agio tra il gossip e lo sfarzo dei ricconi russi, preferendo la politica e le idee rivoluzionarie: è un po’ lo Sheldon Cooper di San Pietroburgo, ma militante. Da squattrinato ragazzo, si ritrova ben presto inserito in società, amato dalle donne e odiato dai nemici. E proprio i nemici accerchiano sempre di più il nostro povero ingenuotto: principi che cercano di tenerselo vicino per poi rubargli i soldi, fratelli incestuosi che tramano alle sue spalle… insomma, la situazione non è rosea né nel pilot, né prevediamo lo sarà in futuro.

Tra gli amiconi di Pierre non si può non notare il bellissimo Andrei (James Norton) che, tormentato da una vita di agi che trova noiosa e insoddisfacente (e certo, che palle i soldi) preferisce sporcarsi le mani sul campo di battaglia. E come lui, molti altri giovanotti partono per la guerra seguendo, volenti o nolenti, il motto di “boys will be boys”. C’è spazio anche per un po’ di azione in questo pilot, la scena dello scontro tra russi/austriaci e francesi è decisamente convincente, facendoci capire che il vero villain di questa storia sarà proprio la guerra che inevitabilmente cambierà gli equilibri, i rapporti e le vite di ognuno dei personaggi. E mentre tanti baldi giovani sono a battagliare, l’ingenuotto si ritrova fidanzato a sua insaputa con Helene, che è un po’ la profumiera della città. Purtroppo però Pierre sembra essere innamorato della tenerissima Natasha. Un amore che inizia già tormentato e che non potrà che complicarsi sempre di più perché si sa, a Tolstoj le cose semplici non son mai piaciute.

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Con una trama che, per sua natura, ha ben poco di innovativo c’è da segnalare il fatto che gli attori fanno davvero un’ottima prima impressione, e che anche la scelta musicale è efficace, drammatica al punto giusto e mai eccessiva. War and Peace insomma, ha tutte le carte in regola per diventare il nuovo divertissement targato BBC in grado di far sospirare sia la giovane ragazza inglese che la casalinga di Voghera.

Alla fine di questo pilot anche la sottoscritta è soddisfatta, dopo aver passato un’ora nella Russia dell’800 contro il logorio della vita moderna. Finalmente comprendo perché siamo così affezionati alle serie tv delle epoche che furono: è come prendere un valium, addormentarsi su lenzuola di seta ed essere nel salotto di Anna Pavlovna in doppio petto o taffetà e credetemi: non è affatto un brutto modo di passare la serata.

Perché seguire War and Peace: perché così alle prossime serate potrete fare bella figura anche senza avere letto il libro.
Perché mollare War and Peace: non aggiunge niente di nuovissimo al panorama televisivo, però ci sono dei gran bei ragazzoni a cavallo.



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