19 Settembre 2016 4 commenti

Serial Moments 248 – Dal 11 al 17 settembre di Diego Castelli

Pedinamenti mentali, commossi addii e segreti brutti brutti

ATTENZIONE! ULTIMI SPOILER PRE-DEGENERO AUTUNNALE DI MASTERS OF SEX, BRAINDEAD, THE LAST SHIP, MR. ROBOT, HALT AND CATCH FIRE (E IN FONDO AMERICAN HORROR STORY)

 

5.Masters of Sex 4×01 – Ritrovare i vecchi amici
Le avventure della premiata ditta Masters & Johnson ritornano con la consueta classe e quel delizioso miscuglio di dramma, ironia e romanticismo. In questo episodio, per esempio, le vicende alcoliche e barbonesce di Bill, tendenzialmente adagiate sul dramma vero, trovano poi improvviso alleggerimento quando il nostro, nel tentativo di convincere un paziente a confessare la propria omosessualità, scopre invece un ben più buffo (e più facilmente gestibile) feticismo per i tacchi alti. A perfetta chiosa, la coppia di protagonisti viene ricomposta grazie alla mediazione fondamentale di Hugh Hefner, fondatore di Playboy. Direi che torna tutto!

Masters of Sex

4.Braindead 1×13 – Happy end
La prima stagione di Braindead è terminata e, con mia certa sorpresa, sembra proprio “finita”, nel senso che non sembra esserci granché spazio per ulteriore racconto. Certo, alla fine qualche insettino vivo si vede ancora, ma tutte le principali questioni sono state risolte e non si vede la necessità di un altro capitolo. Staremo a vedere, intanto ci siamo goduti un finale bello completo e molto lieto, in cui l’insistita metafora insettologica delle formiche che masticano il cervello dei politici finisce con l’essere ironicamente risolta dallo stagista Gary, che inavvertitamente calpesta la regina degli “alieni” uccidendola e ponendo fino all’invasione. Un po’ come a dire che la gran parte delle beghe, degli intrighi e dei sotterfugi di quei corridoi vale tanto quando una suola. Non mi dispiacerebbe vedere un altro po’ di Braindead, ma anche se finisse qui tutto sommato mi lascerebbe con una certa serenità…

Braindead

3.The Last Ship 3×13 – Addio alle armi
Finale concitato per la terza stagione di The Last Ship, già rinnovata per una quarta e quinta. Il momento migliore è quello della morte di Tex, non perché ci stesse sulle balle povera bestia, ma perché perdiamo un personaggio importante e gagliardo e quindi ci emozioniamo abbastanza. C’è anche da notare che il suo ultimo desiderio viene disatteso: prima chiede a Tom di non uccidere la Shaw, poi muore, e a quel punto Tom dice “cazzo mene” e spara alla bionda stronza, strappandoci applausi. Poi limona duro e lascia l’esercito come il migliore degli eroi, amareggiato e convinto di non poter guidare la nazione. Ma tanto torna, sennò le altre stagioni che le fanno a fare?

The Last Ship

2.Mr. Robot 2×11 – Pedinare se stessi
Ancora una volta, come nelle scorse settimane, il vero serial moment di Mr. Robot non è quello più ovvio (il ritorno, vero o allucinatorio, di Tyrell) quanto piuttosto un trucco tecnico, un escamotage linguistico. Nella continua evoluzione del rapporto disfunzionale e illusorio fra Elliot e il simulacro di suo padre, questa settimana si è toccata una nuova vetta, quando il protagonista escogita un modo per spiare le mosse di Mr. Robot, che troppo spesso agisce oltre il suo controllo. Per farlo, Elliot si addormenta usando una tecnica mentale per indurre un sogno lucido, cioè un sogno in cui si è coscienti di stare sognando. Nella mente disastrata di Elliot, questo meccanismo si traduce nella possibilità di seguire Mr. Robot come un’ombra invisibile, di fatto ribaltando completamente la dinamica a cui siamo abituati, in cui Elliot è la coscienza principale e l’altra è quella “in più”. In questo caso, Elliot fa invece il Mr. Robot, arrivando poi, in un silenzioso eppure vertiginoso momento di passaggio, a riprendere il controllo del proprio corpo per salire sul taxi e incontrare Tyrell. Un pedinare se stesso che è forse la metafora più ficcante messa finora in campo dalla serie per descrivere i casini del protagonista.

Mr Robot

1.Halt and Cath Fire 3×05 – Brutte notizie
La puntata settimanale di Halt & Catch Fire sembra dedicata alle “informazioni”, intese informaticamente come pezzettini di codice che presi singolarmente sembrano poca cosa, ma nell’ingranaggio generale possono rappresentare la linea fra buon funzionamento e totale fallimento. Joe e l’aids, Cameron e sua madre, il segreto di Donna, tutti piccoli elementi in grado di cambiare profondamente il corso della narrazione. In particolare, rimaniamo a lungo col fiato sospeso quando capiamo che un ex amante ha informato Joe di aver contratto il virus dell’HIV, e l’apparente notizia della negatività del test di Joe arriva come una discreta liberazione. Dico apparente perché effettivamente non sappiamo quale sia l’esito, lo deduciamo dal comportamento successivo del personaggio, ma non mi stupirei se arrivassero sorprese in questo senso. Dall’altra parte, siamo costretti ad assistere prima a una nuova riappacificazione fra Donna e Cameron, e poi al crollo della bionda protagonista, già provata dalle sue vicende personali e alla fine informata del fatto che la partner e amica ha agito alle sue spalle, continuando a mentire anche dopo averle detto cose carine e pucciose tipo “sarà sempre dalla tua parte” ecc ecc. Ora la miccia è stata innescata, e settimana prossima potrebbe esplodere tutto.

Halt nad Catch fire

 

Fuori concorso per speranza
American Horror Story 6×01 – Dai che ce la fa
Più che un singolo serial moment (e comunque della premiere abbiamo già parlato qui), mi interessa ribadire l’impressione che la sesta stagione di American Horror Story sia iniziata sotto una stella più semplice, più classica, ma anche più efficace rispetto al recente passato. Speriamo di non sbagliarci…

American Horror Story

Fuori concorso perché l’ho visto tardi
Z Nation 3×01-02 – A frustate!
Doppio ritorno anche per Z Nation, che in 80 minuti farciti di sangue, western e citazioni cinematografiche piazza i soliti colpi e colpetti di genio all’insegna del tamarro più puro. In attesa di vedere ancora in azione The Man, il nuovo cattivo interpretato da Joseph Gatt (già visto nei panni dell’Albino in Banshee, ma anche in The 100 e Game of Thrones), il momento migliore è forse l’uso degli zombie-col-casco, usati come forza di sfondamento, legati a una catena e frustrati per impartire la giusta direzione. In termini di follia postapocalittica siamo dalle parti di Mad Max, più o meno…



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