27 Maggio 2022

Now & Then – Apple TV+: so cosa hai fatto vent’anni fa di Marco Villa

Una festa tra ragazzi finisce con due morti: vent’anni dopo, quegli ex ragazzi si ritrovano e ci scappa ancora il morto. Ecco Now & Then

Pilot

Ve lo ricordate So cosa hai fatto? Certo che ve lo ricordate, anche perché di recente è diventato una prescindibilissima serie tv di Prime Video. Là un gruppo di amici uccideva involontariamente un ragazzo e l’anno successivo qualcuno iniziava a dire: “Ehi, so cosa hai fatto l’estate scorsa”. Ecco, prendete questa stessa identica trama, aggiungete un lasso di tempo di vent’anni tra fattaccio e ricatto e avrete il punto di partenza di Now & Then, la nuova serie di Apple TV+.

I vent’anni in questione sono quelli che separano una notte del 2000 e il tempo presente: la notte è una notte di festa, perché un gruppetto di ragazzi sta celebrando in spiaggia la fine dell’università. Tutti sono molto affiatati, molto ubriachi e anche un po’ fatti. Una di loro, che da grande vuole fare la documentarista, sta riprendendo tutto con la videocamera e riprende anche il momento in cui Alejandro dichiara che non ha idea di cosa avrebbe fatto nei vent’anni successivi, “basta che saremo insieme”. Stacco: un’ora dopo Alejandro è morto, non sappiamo ancora bene per cosa, ma sappiamo invece che nel tragitto per portarlo in ospedale, la macchina degli amici si è scontrata con un’altra auto, uccidendo la guidatrice.

Quello che la polizia trova, quindi, sono due macchine coinvolte in un incidente, con i due conducenti morti. Un po’ di sospetti ci sono, ma in qualche modo tutto viene archiviato, probabilmente anche per l’intervento delle influenti famiglie di alcuni dei ragazzi. Le vite dei cinque superstiti proseguono allegramente, al netto di un senso di colpa che continua a toccare tutti, fino a quando, all’alba della rimpatriata dei laureati, arriva un messaggio che chiede ad ognuno un milione di dollari, altrimenti la verità verrà a galla.

Ora, fin qui tutto nella norma, così come scrittura e regia: è evidente che Now & Then non è un prodotto di punta di Apple TV+, ma se la cava molto meglio di tutta la produzione spagnoleggiante di Netflix, con cui condivide proprio la lingua principale, dal momento che la serie è ambientata a Miami e tutti i personaggi sono latinoamericani. Il guizzo interessante di Now & Then è presto detto: quella che sarebbe potuta essere la trama principale della stagione (chi è il ricattatore?) si esaurisce nel primo episodio. Si scopre subito che a ricattare è un membro del gruppo, che però viene ritrovato morto subito dopo la consegna del denaro. 

E chi indaga su questo omicidio? Proprio la poliziotta che vent’anni prima si era dimostrata la più tignosa, quella convinta che i ragazzi nascondessero qualcosa. E quando si ritrova davanti il bel faccino di Manolo Cardona (già star del capolavoro indimenticato Che fine ha fatto Sara?), beh semplicemente non le pare vero. E qui inizia la vera serie, che è un’indagine che andrà avanti e indietro nel tempo, mettendo a dura prova i rapporti tra i personaggi, perché è evidente che anche quest’ultima vittima è responsabilità di uno di loro.

Sono andato lungo sulla trama di Now & Then perché l’idea di scardinare l’aspettativa dello spettatore è sempre benvenuta e perché si tratta anche dell’unico, vero motivo di interesse della serie. Non ho però citato a caso Manolo Cardona, perché la scelta di un attore che è diventato un volto notissimo grazie a una serie bruttissima è un chiaro segnale: Now & Then vuole inseguire quel pubblico ed è confezionata per quel pubblico. Di solito le serie di questo tipo finiscono ultime in classifica, per la sciatteria generale. Now & Then ha il merito di inserirsi in quel segmento, senza però mollare troppo. Nel primo episodio, è un prodotto che ha una sua dignità. Non male, visto che serie come Palpito o Che fine ha fatto Sara? (appunto), la perdevano nel giro di 3 minuti.

Perché guardare Now & Then: perché ha il livello minimo per poter diventare guilty pleasure

Perché mollare Now & Then: perché comunque siamo nella parte bassa della classifica



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