5 Dicembre 2022

Serial Moments 555 – Dal 27 novembre al 3 dicembre 2022 di Diego Castelli

Spie improbabili, storie di abbandono e cattivi vescicali

ATTENZIONE! SPOILER URINARI DI TULSA KING, THE WHITE LOTUS, RICK AND MORTY, AVENUE 5, SLOW HORSES, TITANS, FLEISHMAN IS IN TROUBLE

7.Tulsa King 1×03 – Ma la laurea a che serve?
Mi rendo conto che sia davvero una cosa minuscola, all’interno di una (adorabile) serie per anzianotti che vive di queste piccolissime perle. Ma il discorso di Dwight sulle lauree mi è rimasto impresso nel cervello: in pratica il nostro ex detenuto sostiene che la laurea non serva a certificare una specifica competenza in uno specifico campo, bensì a rassicurare un potenziale datore di lavoro sul fatto che sei stato in grado per cinque anni di attenerti a determinare regole e orari, e a svolgere compiti che ti venivano assegnati.
E per quanto io voglia considerare tutto questo una divertente fake news tratta dall’università della strada, da laureato in comunicazione non posso nemmeno negare che probabilmente un fondo di verità ce lo vedo…

6.The White Lotus 2×05 – Ahia
Non credo si possa definire una grossa sorpresa, perché era abbastanza ovvio che, nel mollare il mite e rispettoso Albi per il più focoso Jack, Portia ne avrebbe pagato le conseguenze. Però il karma colpisce duro in finale di puntata, quando Tanya scopre che Jack non si accompagna agli amici gay completamente “aggratis”. Che poi oh, magari la storia finirà comunque bene per Jack e Portia, e diventerranno tutti una comune libera e felice, ma ho l’impressione che quando Portia scoprirà che Jack si scopa uomini anziani mah, non la prenderà benissimo.

5.Rick and Morty 6×08 – PissMaster
In una puntata in cui Rick si trova a vestire i panni di un ex nemico, dopo aver scoperto che era un poveraccio con problemi familiari e la semplice voglia di lasciare un segno nel mondo, quello che ci rimarrà per sempre è proprio l’identità del super villain: Pissmaster, una specie di Iron Man la cui forza propulsiva, per qualche arcano motivo, viene dalla pipì. Litri e litri di pipì sparsi su tutto l’episodio. Secondo me non vedremo mai un film live action dedicato a questo personaggio…

4.Avenue 5 2×08 – Sacrifici
Considerando quante volte ci è capitato di imbatterci in film d’ambientazione spazial-machista-militare, in cui l’eroe di turno (o anche più di uno) offre la propria vita per la salvezza dei proprio amici (che ovviamente non vorrebbero che lui si sacrificasse), questo episodio di Avenue 5 non può che risultare particolarmente divertente.
In pratica, dopo aver scoperto che gli rimane poco da vivere, Spike propone di sacrificarsi per far esplodere il missile che si sta dirigendo verso l’astronave. Dopo aver scoperto che la diagnosi di morte imminente era sbagliata, però, il nostro decide di tornare indietro, con tutti gli altri che invece non vedevano l’ora che si immolasse per la causa.
Un ribaltamento abbastanza speculare della classica dinamica di cui sopra, che fa ridere e serve anche a sottolineare in modo ancora più incisivo la miseria umana di tutti i protagonisti della serie.

3.Slow Horses 2×01-02 – Spaghetti e sarcasmo
Il ritorno di Slow Horses è il ritorno a una spy story d’altri tempi, orgogliosamente “analogica”, con meno azione e più lavoro sporco/dietro le quinte rispetto ad altri film e serie di spionaggio.
Difficilmente dimenticherò, non senza una punta di schifo, la scena in cui Cartwright mette in mostra alcuni risultati ottenuti sul campo, di fronte a un Lamb impegnato nello scofanamento di una grossa bacinella di noodles. Il continuo equilibrio fra il sarcasmo feroce di Lamb nei confronti dei suoi sottoposti e la necessità, talvolta, di riconoscere i loro risultati, resta uno dei motivi di maggior divertimento della serie.

2.Titans 4×06 – Ma cosa urli?
Midseason finale particolarmente denso per Titans, dove i tentativi di fermare la trasformazione di Sebastian e il rituale della Luna Rossa ci conducono attraverso diversi potenziali serial moments grandi e piccoli: c’è Conner che si abbandona alla sua lutheritudine rasandosi a zero e diventando molto più spietato (la cosa di riflettere un potentissimo laser oculare sullo specchio resta però una minchiata da fumetto troppo old school); c’è Dick che spiega perché preferisce essere chiamato Dick e non Richard (dice che solo Lex Luthor lo chiamava Richard, il che non è un bel ricordo); c’è Rachel che completa la sua trasformazione in White Raven; c’è la morte (chissà quanto definitiva) di Jinx.
A parte tutto questo, però, la scena madre è ovviamente quella finale, in cui Sebastian, con un urlo tarzaniano soprannaturale, fa sparire tutti i protagonisti teletraspordandoli chissà dove.
E come è giusto che sia, per scoprire dove sono finiti dovremo aspettare qualche mese.

1.Fleishman is in Trouble 1×04 – Facciamo terapia tutti insieme
Tutta la puntata è una rilettura/rielaborazione dei famosi stadi del lutto, qui declinati negli stadi con cui un uomo scende a patti col fatto che probabilmente la moglie, sparita nel nulla, l’ha semplicemente mollato per un altro.
È una puntata densa, ritmata, scritta benissimo, capace di toccare tante corde che ognuno di noi conosce almeno in parte, perché a quasi tutti è capitato di essere lasciati senza motivo, o banalmente di non ricevere l’apprezzamento e il riconoscimento che ci piace pensare sia dovuto da parte di persone che, una volta allontanatesi da noi, sembrano fastidiosamente felici. Non solo: oltre a mettere in scena con sorprendente chiarezza i patemi dell’abbandono, l’episodio si spinge a mostrarci le miserie a cui il rancore e la delusione possono portarci, l’empatia che possono grattare via delle nostre capacità relazionali.
Insomma, una puntata che è una seduta di terapia valida per chiunque, impreziosita da scelte registiche (come la scena in cui il protagonista immagina la moglie con l’amanti in giro per casa) che danno ulteriore spessore a un discorso che altrimenti rischierebbe di essere troppo “scritto”.



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