16 Gennaio 2023

Serial Moments 561 – Dal 8 al 14 gennaio 2023 di Diego Castelli

Citazioni ardite, battaglie magiche e lettere dolorose

ATTENZIONE! SPOILER POSTALI DI THE CONNERS, FAMILY GUY, WILLOW, TULSA KING, 1923

The Conners 5×11 – Camei e citazionismi
In questo episodio, Dan incontra Smitty, un tizio a cui aveva fregato Roseanne ai tempi del liceo. La scena è interessante soprattutto perché Smitty è interpretato dal nostro amato William H. Macy, ma anche perché piazza una di quelle citazioni nostalgiche con cui The Conners punteggia spesso le sue puntate, al fine di rafforzare una mitologia lunga più di trent’anni. In questo caso, un tizio che Dan aveva menato nella vecchia serie, che si ripresenta pronto per la sua rivincita. Non succede niente, in realtà, ma il flashback con le vecchissime immagini di Pappa e Ciccia è abbastanza per farci dire “ma guarda un po’ cosa andati a recuperare”.

Family Guy 21×11 – Ryan Wilson
Peter e compagni decidono che sarebbe una buona idea raccontarsi i rispettivi “primi amori” (veri o virtuali) e ne esce una puntata furba tutta giocata sulle parodie di famosi film. Fra questi anche Cast Away e La La Land, che vengono uniti in un’assurda crasi in cui Ryan Gosling viene trasformato in Wilson, il famoso pallone usato da Tom Hanks come unico amico sull’isola deserta.
Quella scena è deliziosamente priva di senso, e quindi mi sembra obbligatorio inserirla nei serial moments.

Willow 1×08 – Streghe passate e future
Il finale di Willow scioglie tutti i nodi rimasti (lo scontro con la Megera, il salvataggio di Airk, l’effettiva messa in opera dell’armatura magica recuperata negli episodi precedenti ecc) e ne annoda qualcuno di nuovo, pronto per la prossima stagione (su tutti il fatto che Graydon, creduto morto, si appresta a diventare un nuovo, incolpevole strumento del Male). In mezzo, scontri magici, battiti di cuore, qualche battuta sagace, e l’impostazione da vero fantasy per ragazzi, in cui l’amore e il Bene hanno sempre una chance contro il Male, anche quando tutto sembra perduto.
A conti fatti, una buona stagione, rispettosa del tono del materiale originale. Non un capolavoro, ma mi sta bene uguale.

Tulsa King 1×09 – Arresti e citazioni
Nel finale di stagione il serial moment più ovvio sarebbe il ferimento di Stacy e il seguente arresto di Dwight, un bel cliffhanger soprattutto perché l’intera stagione ci ha insegnato che il protagonista poteva stare al sicuro fin tanto che non fosse effettivamente (ri)finito nelle maglie della giustizia.
Alla fine, però, non posso che citare una cosa più piccola, ma di quelle che mi fanno sorridere di piacere: a un certo punto Bodhi dimostra di saper hackerare i sistemi informatici della polizia, e un altro personaggio gli chiede com’è che è così abile con il computer. Con assoluta tranquillità, Bodhi rivela che prima di aprire il suo negozio ha fatto parte per anni di una startup tecnologica. Un’informazione apparentemente insignificante, se non fosse che l’attore che interpreta Bodhi è Martin Starr, che fino a poco tempo fa prestava il volto a Bertram Gilfoyle, uno dei protagonisti super-nerd di Silicon Valley.
Quindi è assolutamente vero che Bodhi ha fatto parte di una startup, solo che era un’altra serie.
Delizioso.

1923 1×04 – Quella maledetta lettera
Altra puntata bella densa, in cui la mia attenzione viene inevitabilmente attratta dalle suore cattive che vogliono imporre la loro religione come se fosse la cosa più naturale e “giusta” del mondo e poi, altrettanto naturalmente, prendono sberle sonore.
Il serial moment più sentito e poetico, però, sta nell’ultima scena: Alex convince Spencer a leggere le lettere inviategli dalla zia durante la guerra, che lui non ha mai aperto. E noi sappiamo bene che una scena che inizia in modo tenero e familiare, finirà in tragedia quando si arriverà a quella lettera, quella che abbiamo visto scrivere alla zia dopo l’assalto subito dalla famiglia Dutton. All’alba, la tragedia effettivamente arriva, e in quel momento scopriamo che la lettera è stata scritta tre mesi prima, rivelando così che tutte le scene ambientate in Africa che abbiamo visto finora erano tutte dei flash forward.
Tanta roba.



CORRELATI