11 Maggio 2011 1 commenti

La versione di Tina – Scaldamutandismo di Vale'n'Tina

O della sindrome del friggitore di patate

 

Sex and the City, si diceva, è la summa teologica del ventunesimo secolo, il manuale di sopravvivenza della donna moderna. Tutto vero, se non l’avete visto, non conoscete le regole del gioco.
Tuttavia, potete ancora salvarvi: ho ripescato dagli anfratti della memoria e del passato la serie progenitrice di SATC, La Tata. E La Tata l’ha visto chiunque respiri.
Rifruito con la robusta coscienza di oggi (suvvia, lasciatemi passare qualche cazzata qua e là), mi sono accorta di tutta una serie di battute, doppi sensi e contenuti che quando ero bambina non avevo percepito.
Come quando si capisce che la sigla di Dawson’s Creek dice:
I don’t want to wait
For our lives to be over
I want to know right know
What will it be.
E non:
i don uann ueit
for avaaaaaa tu bi ove
i uon ninnò uanna
uere fiiiiiiii.

Comunque: tra le tante, mi sono accorta che La Tata costituisce –ad oggi- il più puntuale ed approfondito studio sulla temibile malattia che affligge la maggior parte del genere maschile contemporaneo: lo SCALDAMUTANDISMO.
Nota anche come SINDROME DEL FRIGGITORE DI PATATE, detta patologia è ad oggi capillarmente diffusa in ogni paese terrestre.
Questa a sinistra è un’immagine registrata al microscopio del virus prommettus e poi arretrus (dal latino: ti prometto parti anatomiche -quali muscoli cardiaci e  organi riproduttivi- che non ho in realtà intenzione di concederti né ora né mai); a soffrirne sono principalmente gli uomini tra i 16 e 55 anni.
I Potatoes Frier (ché in inglese fa finezza) mantengono in tutto e per tutto un aspetto normale; mancando di tratti estetico/fisici caratteristici che ne consentirebbero la sgamabilità, i PF si mischiano agli uomini nomarli conservando così tutta la loro pericolosità.
Sconosciuta è la genesi del morbo, ma recenti ricerche ci hanno portato a pensare che l’infezione sia iniziata intorno al 1987, anno della messa in onda di Beautiful. Tutta colpa di Ridge che per anni lo ha promesso a Brooke (e non mi riferisco all’anello di fidanzamento) salvo poi sterzare bruscamente e fare marcia indietro. Ogni volta.  Brooke, comunque, tornava da lui. Ogni volta.
Gli uomini devono aver pensato che la cosa poteva funzionare davvero, ci hanno provato e voilà: Lo SCALDAMUTANDISMO.
Vi ricordate che a suo tempo parlai delle Incantatrici di Augelli? Ecco, Incantatrici e Friggitori non hanno nulla da spartire.
Le Incantatrici sfruttano i doni che madre natura ha consegnato alle donne secoli or sono. In tutte noi c’è almeno un briciolo di banana raiser. Per fare gli SCALDAMUTANDE, invece, ci vuole molta più dedizione e spirito di sacrificio: volete mettere la differenza tra il far vedere una spallina del reggiseno e il pagare fiori e cena?
Per questo non possiamo perdonarvi.
Perché mi chiami, perché m’inviti fuori e poi nel momento in cui si suppone che dovremo limonare mi batti il cinque? Ma soprattutto: perché richiami il giorno dopo? Allora ieri sera siamo stati bene… perché non mi hai baciato? Sono io, sei tu, c’ho saturno contro, mi hai sgamato che non mi sono depilata i baffetti, avevo l’alito schifido… cosa, cosa, cosa??!
Le domande si affastellano nella mente delle povere ragazze disperate, ignare che la soluzione a tutti i loro dubbi è molto più semplice: sono uscite con un PF.
E il FRIGGITORE, è ontologicamente programmato per invitarti fuori ripetutamente salvo poi non concretizzare mai; oppure, ti porta effettivamente a cena, ma poi non ti bacia. A quel punto la donna, esausta, tenta di portare a casa il risultato prendendo lei l’iniziativa: insomma -si dice- se m’invita fuori ma non si conclude, sarà che ha paura (certo come no, ha paura, eccola lì la mitica frase jolly).
Errore errorissimo! Lo scaldamutande si muove su piani effimeri, usa l’ sms, l’ invito vago, la conversazione telefonica, ma non accetta in nessun caso che sia lei a prendere in mano il gioco: ne vuole il controllo.
Ricordatevi di Francesca: finché era il Sig. Sheffield a provarci, tutto bene; come provava lei a fare una qualunque mossa, lui scappava.
Se non si vuole procedere all’infinito, le soluzioni sono due: o si molla il colpo, o si procede con la mossa del LIMONE A TRADIMENTO, del quale trovate un esempio chiaro qui a destra.
Bam, così, contro il muro. E se torna il giorno dopo, avrete guarito un friggitore e salvato la sua anima.



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