Le mappe sono sbagliate, parola di West Wing! di Diego Castelli
Sostituiamo la scuola con i telefilm
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Sto ancora facendo il recuperone di The West Wing (con lentezza ma determinazione), ed è una vera figata. Divertente, appassionante, istruttivo.
Questo post è dedicato all’ultimo punto, per la serie “anche i telefilm insegnano”.
Guardate ad esempio questo estratto, che un’anima pia ha messo su youtube. Si parla di cartografia, e di una buffa associazione che si fa promotrice di una battaglia culturale assai particolare: di fronte agli occhi prima divertiti e poi stupefatti di CJ e Josh, questi signori spiegano come la rappresentazione cartografica del mondo che noi tutti conosciamo fin da bambini, sia in realtà “sbagliata”, figlia di una convenzione istituita con scopi precisi, alcuni dei quali non proprio nobili.
In sostanza, la mappa classica deriva dalla cosidetta proiezione di Mercatore, un cartografo fiammingo vissuto nel Cinquecento, che con i suoi studi portò a una rappresentazione del mondo assai utile in marina, per la redazione delle rotte nautiche, ma sostanzialmente errata dal punto di vista della dimensione reciproca di continenti e nazioni.
Come spiegato nel video, nella mappa tradizionale la Groenlandia sembra grande quasi quanto l’Africa, quando in realtà molto, ma molto più piccola. E via così.
Per risolvere il problema, nell’episodio viene proposta l’adozione della proiezione di Peters, che considera l’estensione reciproca tra le nazioni, sanando anche un torto politico-culturale per cui i paese del Terzo Mondo sono solitamente rappresentati più piccoli di quello che sono, per dare maggiore importanza (perché su una cartina, più grande=più potente) alle nazioni più ricche e influenti.
Quando poi viene fatto notare che anche la stessa disposizione Nord=Su e Sud=Giù è una convenzione arbitraria senza alcun reale fondamento scientifico, quello è il momento in cui il mio cervello si è liquefatto.
Sto parlando di questa cosa con tutti quelli che incontro, ormai da due giorni.
Godetevi il filmato. Purtroppo è in inglese senza sottotitoli, ma fortunatamente il dialogo è lento e molto chiaro. E poi usano le figure, quindi si capisce!
Per approfondire c’è anche Wikipedia
Viva i telefilm, viva West Wing, abbasso la scuola.
Vabbe’, più o meno…
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