25 Marzo 2015 1 commenti

The Returned – Il remake clone del bellissimo Les Revenants di Marco Villa

Un mezzo capolavoro trasformato in una roba anonima

Pilot

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Quando è successo con Broadchurch eravamo arrivati a una conclusione: inutile, ma comunque ben fatto. Stiamo parlando del remake clone Gracepoint e di come ci fosse sembrato senza senso replicare inquadratura per inquadratura una serie tv che aveva uno stile non americano, ma che era comunque recitata in inglese. Top del paradosso, il protagonista di Broadchurch e di Gracepoint è lo stesso, ovvero David Tennant.

The Returned segue esattamente la strada di Gracepoint, ma in questo caso c’è una differenza non da poco: la serie tv originale è Les Revenants ed è una serie francese. Più sensato quindi il remake, considerando la difficoltà del pubblico americano con tutto quello che è straniero, figuriamoci addirittura una lingua diversa dall’inglese. A livello produttivo, quindi, tutto molto logico: prendere una serie che ha riscosso grande successo e ha fatto impazzire gli addetti ai lavori, darla in mano a uno sgamatissimo come Carlton Cuse (quello di Lost) e darla in pasto al pubblico americano. Se da un punto di vista produttivo/di network non si può muovere nemmeno un appunto a A&E, diverso il discorso parlando dal punto di vista artistico. E qui, finalmente, si inizia a parlare del pilot di The Returned.

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The Returned come detto è il remake di Les Revenants, serie francese di Canal +, andata in onda a cavallo tra 2012 e 2013 e la cui seconda stagione è prevista per la fine del 2015. The Returned inizia raccontando la storia di Camille, adolescente morta con tanti compagni di classe in un incidente, di ritorno da una gita in autobus. Inspiegabilmente, quattro anni dopo the tragedy, Camille si risveglia in mezzo a un bosco e torna a casa, come se nulla fosse. Il suo ritorno ovviamente manda in crisi la famiglia e a lungo andare l’intero paesino, perché il suo riapparire non sarà l’unico evento che toccherà la zona.

Vorrei poter scrivere una recensione che tratti esclusivamente di The Returned senza paragoni o confronti, ma non avrebbe molto senso. Quindi la metto giù chiara: Les Revenants è un mezzo capolavoro, The Returned sembra una versione enormemente meno forte dell’originale. Non è la solita storia del remake che non è all’altezza ecc ecc, qui si tratta di una serie di scelte che sono andate a indebolire l’impianto narrativo fin dalle basi. Non sto parlando della trama in quanto tale, che nel pilot è pressoché un calco (come la regia, del resto), ma dell’atmosfera generale: Les Revenants è una serie con tanti personaggi, ma che ha come vero protagonista il paese in cui si svolge la storia. Un paese vicino a una diga, con storie passate pesanti e con un senso di oppressione che non se ne va mai. Una sensazione palpabile, resa ancora più forte da un casting che, nell’originale, è fatto principalmente di facce normali. Sarà la tradizione cinematografica francese, ma i protagonisti adulti di Les Revenants sono brutti, mezzi pelati, avviati verso la vecchiaia, mentre i ragazzi sono bellissimi, vitali, pieni di energia.

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In The Returned tutto viene portato verso un livello medio: gli adulti sono incredibilmente più belli, i giovani sono molto simili a quelli di una qualunque serie di The CW. Il risultato è qualcosa di anonimo, che non vuol dire brutto, ma che toglie comunque tante potenzialità alla serie. Che poi Carlton Cuse è comunque un nome che dà garanzie, anche perché i punti di contatto tra Les Revenants e Lost sono più di quelli che uno si immagina, ma la sensazione è di assistere a qualcosa di estremamente più debole e ordinario dell’originale. Esattamente la stessa sensazione che si ha di fronte al piccolo Victor, che in The Returned potrebbe fare la pubblicità della Kinder. Quello è un mezzo capolavoro, questa ha tutto l’aria di poter essere una serie media. Ovvio, non avessi visto Les Revenants il mio parere sarebbe potuto essere diverso, ma siamo nel 2015, sono un nerd delle serie e ho una connessione veloce, mica posso trasformarmi in quello che non sono.

Ah, qui non c’è la musica dei Mogwai e l’attrice che interpreta Lena non è nemmeno lontanamente paragonabile a Jenna Thiam che proprio ciao, ciao, ciao. Altre due cose mica da poco (soprattutto la seconda, anche se in The Returned c’è Mary Elizabeth Winstead, ovvero la ragazza con i capelli colorati di Scott Pilgrim)

Perché seguirla: perché non avete visto l’originale e Carlton Cuse vuol dire fiducia

Perché mollarla: perché Les Revenants sarà irraggiungibile e allora tanto vale



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