26 Giugno 2017 7 commenti

Serial Moments 287 – Dal 18 al 24 giugno 2017 di Diego Castelli

Tanti finali, gente morta, e gente che mangia la gente morta

ATTENZIONE! SPOILER AFOSI DI ORPHAN BLACK, TWIN PEAKS, FARGO, AMERICAN GODS, BETTER CALL SAUL (E IN FONDO BLOOD DRIVE, SILICON VALLEY, ANIMAL KINGDOM)

 

5.Orphan Black 5×02 – Scusa se ho dubitato
La prima puntata stagionale di Orphan Black non mi aveva dato granché, ma la seconda è subito risalita di tono. Sarà che Cosima incontra finalmente Westmoreland, scoprendo che è un vecchio piuttosto elegante, che vive circondato da animali impagliati ma piazza roboanti discorsi sul divino, ispirati dal suo vecchio amico Arthur Conan Doyle. Sarà che Ferdinand infligge una morte terribile (e terribilmente inutile) alla povera M.K., ennesimo clone morto che verrà a disturbare i nostri sogni. O forse sarà che la piccola Kira-con-la-faccia-a-sfera, altrimenti nota come “La seconda sensitiva di Cesano Maderno”, decide di mollare la madre proprio mentre stanno per scappare, nella speranza di avere qualche risposta sulla sua particolare condizione di figlia di clone con vaghi poteri annessi. E Sarah, per la prima volta, si ritrova a non poter fare quello che fa dalla prima puntata della prima stagione: cercare di scappare con la figlia. E adesso che farà? Uncinetto?

Orphan Black

4.Twin Peaks 3×07 – Lampi nel silenzio
Dopo sette settimane di Twin Peaks, cominciano a vedersi delle crepe nel consenso critico quasi unanime delle prime ore. Critiche inevitabili, come inevitabili sono i bassissimi ascolti (mi sarei stupito del contrario, a dire il vero). Il concetto sta proprio qui, nella possibilità, ottenuta da Lynch per una serie di coincidenze difficilmente ripetibili, di (ri)portare in tv un tipo di racconto che con la serialità televisiva contemporanea ha davvero poco a che spartire. Per essere più chiari, ci si sta capendo un cazzo in questi episodi, e non è affatto detto che mai ci si capirà, perché se capissimo tutto non sarebbe Twin Peaks. Per questo, ancora una volta abbandoniamoci alle sensazioni, e nei serial moments citiamo tre scene: l’incontro di Diane con Cooper (di fatto non li abbiamo mai visti insieme, ma considerando che quello non è il vero Cooper… non li abbiamo ancora visti insieme); il ritrovamento delle pagine perdute del diario di Laura, che agli occhi dei fan appaiono come una specie di reliquia sacra; e infine il momento action con Dougie-Cooper che si ricorda per un attimo come si fa il poliziotto cazzuto. Poi, giusto per evitare che qualcuno possa pensare a una svolta action, arrivano tipo due minuti filati di inquadratura fissa dentro il Bang Bang Bar. Non puoi amare Lynch se non lo odi almeno un po’.

Twin Peaks

3.Fargo 3×10 – Girandola mortale
Il finale di Fargo, di cui sarà forse il caso di riparlare, riannoda tutti i fili rimasti e ne lascia giusto uno svolazzante, per il gusto della sospensione. La scena di Nikki che ammazza tutti gli uomini di Varga (per la prima volta davvero impaurito) è motivo di grande soddisfazione, ovviamente seguito, però, dalla morte della stessa Nikki, che dopo essere stata la più figa di tutti per puntate e puntate, muore a lato della strada sulla via della vendetta per colpa di un poliziotto troppo zelante. L’omicidio di Emmit, cinque anni dopo, è una conclusione prevedibile ma necessaria e pienamente coerente con la mitologia farghiana, con l’unica delusione, a mio modesto avviso, legata al fatto che Ewan McGregor non è riuscito a essere ficcante e indimenticabile come altri colleghi che l’hanno preceduto nelle stagioni scorse. La chiusura sospesa di cui si accennava riguarda ancora Varga, rintracciato da Gloria dopo molta latitanza, che dall’alto della sua solita arroganza afferma di stare per essere liberato dall’intervento di qualcuno che in realtà non vediamo, rimanendo nel dubbio che Varga sia effettivamente finito in galera, o piuttosto abbia trovato l’ennesima scappatoia. Ognuno immagini ciò che più gli piace.

Fargo

2.American Gods 1×08 – Armi pronte e arrivederci
Del finale di American Gods abbiamo già parlato, ma vale comunque la pena di riassaporare un paio di scene davvero succulente. Se dovessi andare a puro gusto, voterei per la scena con Gesù che fa yoga sulla piscina (non nella, sulla). Ma se volessi fare la persona seria e sostenuta, allora sarebbe difficile non vedere nello svelamento dell’identità di Wednesday, e nella successiva presa di posizione di Ostara al suo fianco, il punto cardine su cui chiudere gran parte del viaggio di questa prima stagione, e contemporaneamente aprire una seconda dove probabilmente ne vedremo delle belle.

American Gods

1.Better Call Saul 3×10 – Lanterna
Abbiamo parlato pochi giorni fa del finale di Better Call Saul, ma è chiaro che i serial moments non possono non registrare la scena spaccacuore della morte di Chuck. Mi fa anche piacere che qualcuno avanzi l’ipotesi che non sia morto, perché la regola vuole che se non c’è un cadavre con gli occhi aperti, tutto può sempre succedere. Bravi, vi vedo sul pezzo, ma spero comunque che non ci siano sorprese perché se quella scena non conducesse a una vera morte perderebbe metà della sua forza, e siccome ci sono già passato con The Walking Dead, spero non si ripeta. Ad ogni modo non sarebbe nemmeno l’unica scena meritevole dell’episodio, visto che anche l’ultimo dialogo fra Chuck e Jimmy, e pure l’attacco di cuore di Hector Salamanca, sono momenti di alto spessore e grande emozione. Ma quell’ultima sequenza, quella faccia da pazzo, e il continuo boom boom del piede di Chuck che cerca la morte, sono tutti dettagli che ci porteremo dietro a lungo.

Better Call Saul

Fuori concorso per cannibalismo
Blood Drive 1×02 – Occhio che è bagnato per terra
In una puntata dedicata ai cannibali, in cui si trovano pure belle soluzioni come la porta basculante che a ogni oscillazione rivela il corpo appeso di Fat Elvis sempre più macellato, il mio serial moment preferito riguarda Slink, che va alla Heart Enterprises a farsi dire che la Blood Drive sta per diventare un successo internazionale, e mentre aspetta in sala d’attesa ammazza un povero cristo che, a onor del vero, era parecchio fastidioso. Quel breve istante in cui Slink sembra sul punto di scivolare sul sangue dell’uomo che ha appena ucciso mi ha fatto applaudire.

Blood Drive

Fuori concorso perché mi va comunque
Silicon Valley 4×09 – Qualcosina andato storto
La capacità di Richard di autosabotarsi sta ormai diventando leggendaria, e il percorso è sempre lo stesso: il suo genio lo porta vicino al successo, ma i suoi deficit sociali e la sua goffaggine lo trascinano sempre indietro. Anche stavolta sembrava dover andare nel solito modo, con una brillante operazione alla Ocean’s Eleven rovinata dalla voglia di fare uno scherzo idiota al nuovo fidanzato della ex. Alla fine tutto sembra andare comunque per il meglio, grazie a inaspettati interventi esterni, ma poi la sorpresa: Richard e compagni possono fallire anche in quello che è il loro meglio, cioè la tecnologia. Quando l’applicazione di Realtà Virtuale del bambino del Sesto Senso (non riesco a chiamarlo col suo nome) viene attivata sui cellulari hackerati dai nostri eroi, quelli esplodono. La frase “non ha niente a che fare con noi vero?” è suonata un casino come il “sono stato io a fare questo” di Steve Urkel di Otto Sotto un Tetto.

Silicon Valley

Fuori concorso per vecchia amicizia
Animal Kingdom 2×04 – Emmy! (nel senso di Rossum!)
Animal Kingdom è una serie gradevole, ma che nel mio cuoricino non va molto oltre il passatempo estivo. Oggi però la cito solo per dire che l’episodio di questa settimana era diretto da Emmy Rossum, la nostra amatissima Fiona di Shameless, che in passato aveva diretto per solo un episodio della serie che la vede protagonista, mentre ora firma una puntata di uno show in cui non partecipa come attrice (sarà sua anche la prossima). E forse non è nemmeno un caso che ci sia una scena di sesso piuttosto lunga ed esplicita: ormai Emmy ha una certa esperienza, visto che in Shameless due o tre all’anno gliele fanno fare, e ora ha potuto applicare gli insegnamenti. Noi non ci lamentiamo…

Animal Kingdom

 

 



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