31 Agosto 2015 7 commenti

Serial Moments 196 – Dal 23 al 29 agosto 2015 di Diego Castelli

Gorilla arrapati, condanne a morte e finali che non ti aspetti

 

ATTENZIONE! SPOILER SETTEMBRINI DI MASTERS OF SEX, MURDER IN THE FIRST, THE STRAIN, RAY DONOVAN, HANNIBAL (E IN FONDO FALLING SKIES)

 

5. Masters of Sex 3×07 – Gorilla vizioso
Ho il sospetto, senza aver fatto alcuna verifica in proposito, che questo episodio di Masters of Sex possa aver diviso molto gli spettatori. Il motivo? Beh, che diamine, Virginia fa vedere le tette a un gorilla! Mi sa che devo ancora elaborare bene la cosa, perché da una parte mi piace come questa folle parentesi faccia parte di un disagio che Virginia coltiva ormai da diverse puntate, e che la porta a “tradire” Bill con Dan (le virgolette sono un po’ d’obbligo). Dall’altra parte, è comunque Virginia che fa vedere le tette a un gorilla! Non posso non avvertire un lieve sforamento dall’ironia (vedere l’ex guardiana dello scimmione, interpretata dalla sempre divertente Alex Bornstein) al semplice ridicolo.

Masters of Sex Gorilla

4. Murder in the First 2×12 – Estrema condanna
Passiamo le settimane a struggerci dietro la pochezza (vera o presunta) della seconda stagione di True Detective quando contemporaneamente c’è un’altra serie, Murder in the First, che porta avanti il suo discorso poliziesco con un approccio probabilmente meno artistico, ma anche più rigoroso e, in definitiva, assai più appassionante. Il finale di stagione, poi, diventa il simbolo di un equilibrio stilistico, tematico ed etico che è diventato una delle caratteristiche fondanti della serie, che cerca sempre di tenere conto di tutti i diversi punti di vista intorno a un’unica attività criminale. In questo senso, la condanna a morte del giovane Dustin viene inserita in una consapevolissima atmosfera di generale amarezza. Non c’è mai stata “assoluzione” per Dustin: gli autori non hanno mai cercato di sminuire la gravità del suo crimine, né hanno lavorato per farci stare il ragazzo più simpatico (con la faccia di Mateus Ward era impossibile, peraltro). Allo stesso tempo, il dipanarsi stesso della vicenda processuale, con tutta la burocrazia, i cavilli e i trucchetti legali degli avvocati, ha reso il giovane killer poco più che un tassellino all’interno di un ingranaggio molto più grande, fatto di intrighi e giochi di potere. Un approccio, insomma, che riflette la natura grigia della realtà, dove il concetto di bene e male può sembrare chiaro all’inizio, ma poi sfuma sempre più, fino a una poltiglia incolore in cui anche la medicina può sembrare più dannosa della malattia.

Murder in the first condanna

3. The Strain 2×07 – The Born
Più che una specifica scena, di questo episodio di The Strain mi è piaciuta la capacità di introdurre un personaggio nuovo, quello del “Nato” (in italiano suona meno bene di “The Born”), facendolo sembrare un figo immediato senza alcun problema. Magari qualche ricostruzione da Roma antica era un po’ cheap, magari qualche riferimento “letterario” era un po’ telefonato. Fatto sta che alla fine dell’episodio la leggenda del Born ha preso subito piede, e dopo soli 40 minuti lo consideriamo un personaggio importante della cui sorte ci interessa molto. Bene così.

The Strain Born

2. Ray Donovan 3×07 – Scomunica
Grande intensità nel confronto fra Ray e il prete che nelle ultime settimane aveva cominciato a lavorarsi il povero Bunchy, portato a confessare l’omicidio del sacerdote che l’aveva molestato da ragazzo. Ma la potenza drammatica della sequenza non è legata solo alle urla e ai pugni: sta tutta in quella sfumatura di dialogo in cui si percepisce come mai prima d’ora che il rapporto tra il vecchio prete e Ray non era esclusivamente una storia di molestie, bensì una relazione molto più complicata e per questo, per Ray, ancora più peccaminosa. D’altronde si sa: nelle serie tv più che altrove non basta una pallottola bene assestata per concludere uan vicenda, i fantasmi del passato tornano e tornano e tornano sempre.

Ray donovan prete

1. Hannibal 3×13 – Series finale con sorpresa
In settimana parleremo meglio del series finale di Hannibal, arrivato dopo la triste notizia della cancellazione della serie. Una conclusione a cui evidentemente Bryan Fuller ha deciso di “arrendersi con classe”. Nei giorni scorsi tutti i fan si chiedevano cosa ne sarebbe stato del finale: ci sarebbe stato il tempo di girare una degna conclusione della vicenda, oppure avremmo avuto un cliffhanger destinato a rimanere senza risposta? E nel primo caso, come si sarebbe incastrato con le vicende successive del dottor Lecter, raccontate nei libri e nei film come Il silenzio degli Innocenti? La risposta di Fuller, tanto coraggiosa quanto rischiosa, sembra essere andata nella direzione dell’eresia, del tradimento del materiale letterario: alla fine di Hannibal – la serie – gli eterni nemici, amici, amanti Will e Hannibal uniscono le forze per sconfiggere insieme il Red Dragon, per poi lanciarsi giù da un dirupo che dubito possa lasciare dubbi sulla loro morte. Un finale che risulta coerente anche se forse narrativamente un po’ affrettato: ma si perdona tutto a un autore che s’è visto sfilare la sua creatura da sotto il naso e ha cercato di mettere una pezza come meglio ha potuto, per non lasciare i suoi spettatori per sempre in sospeso. E quella scena dopo i titoli di coda (l’avete vista, vero?) è la perfetta chiusura – folle, drammatica, allucinata – di una serie che rimpiangeremo parecchio. Ci risentiamo fra qualche giorno.

Hannibal finale

 

 

Anti-Serial Moment
Falling Skies 5×09 – Nessuno pensa ai bambini!
Ogni tanto succede che gli autori di una serie tv facciano qualcosa di apparentemente banale, che forse per loro è normale routine, in cui però si nascondono gaffe prevedibilissime che una qualunque persona sul set avrebbe dovuto far notare. Nello scorso episodio di Falling Skies, per esempio, il protagonista Tom Mason si ritrova in mano una misteriosa arma che dovrebbe consentire ai ribelli di sconfiggere l’ultimo, pericolosissimo nemico che ancora si frappone tra gli umani e la libertà. Un artefatto di rara importanza, dunque, la chiave di volta di un’intera serie. Ebbene, questa preziosissima arma sembra in tutto e per tutto uno strumento di piacere femminile. Sì insomma, un dildo. Grazie a Dio non vibrava, sennò spegnevo tutto…

Falling Skies dildo



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