3 Aprile 2017 9 commenti

Serial Moments 275 – Dal 26 marzo al 1 aprile 2017 di Diego Castelli

Nomi inaspettati, docce insanguinate e mutanti potentissimi

ATTENZIONE! SPOILER PSICOLABILI DI FEUD, NEW GIRL, BATES MOTEL, GRIMM LEGION (E IN FONDO BLACK SAILS, BONES, NEW GIRL, BIG LITTLE LIES E RICK AND MORTY!)

 

5.Feud 1×04 – Viva la sincerità
Chiamatela solidarietà maschile, non lo so, fatto sta che col passare delle settimane mi interessa molto più il destino di quel patatone di Robert Aldrich, piuttosto che le beghe incazzose di Bette Davis e Joan Crawford. Per questo, quando Robert chiede un parere a Jack Warner sulle sue possibilità di diventare un grande regista, e quello risponde “no”, ho avuto un brividone amaro.

Feud Molina

4.New Girl 6×21 – The Name Game
Ce l’avevano promesso, e alla fine è arrivato: finalmente abbiamo saputo il nome di Schmidt, e gli autori di New Girl hanno trovato una soluzione davvero caruccia: invece di inventarsi un nome il più possibile buffo, che comunque sarebbe suonato inferiore alle aspettative, hanno pensato di creare la sorpresa tradendo una regola non scritta della serialità televisiva e della narrazione in generale, quella che prevede nomi diversi per tutti i personaggi, per non confondere lo spettatore (a meno di specifiche necessità della trama). Ebbene, Schmidt si chiama Winston, e la battaglia per il possesso del nome con il “vero” Winston ha permesso la scrittura di gag davvero gustose, non ultima la spiacevole situazione in cui Cece, volendo usare a letto il nome di battesimo del marito, si ritrova a fare la sensuale con in bocca il nome di Winston: disagio a manetta!

New Girl

3.Bates Motel 5×06 – La mitica doccia
Possiamo dire serenamente che erano cinque anni che aspettavamo questo momento. Se l’omicidio sotto la doccia di Psycho è una delle scene più famose della storia del cinema, a metà di un film che poi deve raccontare molto altro, la stessa scena in Bates Motel suona più come una delle ultime ciliegine su una torta lunga un lustro. E c’è stato pure spazio per la sorpresa: eravamo tutti convinti che a morire sarebbe stata Marion, come nel film, come se fosse una regola inderogabile da cui si era già deviato il massimo possibile ingaggiando la nera Rihanna al posto della bianchissima Janet Leigh. E invece gli autori hanno deciso di stupirci almeno un po’: Marion la doccia la fa, ma Norman si trattiene. A finire sotto il suo coltello, poco dopo, è l’ormai ex amante di lei, Sam Loomis. Un cambio che non è solo fine a se stesso, ma che sposta almeno in parte la psicologia del protagonista e la percezione che lo spettatore ha di lui: rimane un pazzo assassino, ma almeno riesce a trattenersi dall’uccidere la donna indifesa, riversando la propria psicosi sul bastardo fedifrago dopo un importantissimo dialogo con la finta madre in cui l’allucinazione ammette di essere tale. Non è che ora ci stia “simpatico”, però insomma, poteva andare peggio.
Meno da dire invece sul fronte della messa in scena, dove il regista Phil Abraham (“occhio” seriale dal gran bel curriculum) non prova nemmeno ad avvicinarsi ai terrificanti violini di Hitchcock, preferendo l’approccio opposto: ad accompagnare le martellate c’è la struggente “Crying” di Roy Orbison. Come dire, “scherza con i fanti ma…”

Bates Motel

Fuori concorso per citazione obbligatoria
2.Grimm 6×13 – Addio ai wesen
Oggi ci sono da segnalare diversi series finale, anche di serie migliori di questa, ma per la piccola Grimm devo avere un occhio di riguardo. Ricordo ancora i giorni in cui dibattevamo su quale fosse la migliore fra le due serie fiabesche appena iniziate, Once Upon a Time e Grimm. In termini di ascolti e successo generale, non c’è dubbio che Once abbia stravinto, ma Grimm è sempre stata migliore, più divertente, meno pacchiana, dal sapore un po’ alla Buffy, con le dovute cautele. Non è stata un capolavoro, questo no, però una serie onesta che non ha mai voluto strafare, nemmeno per l’ultimo episodio che, tra un passaggio interdimensionale e l’altro, trova una conclusione dal sapore antico, quando le serie ci tenevano a lasciare i loro fan con un sorriso e una lacrumuccia: in questo caso, tutti i buoni si salvano, e c’è spazio per uno sguardo al futuro in cui i bambini sono cresciuti e sono diventati a loro volta cacciatori di mostri cattivi, per tenere viva la tradizione. Quando una serie finisce così, puntando sull’affetto, non le puoi dire niente. Addio e tante care cose.

Grimm

1.Legion 1×08 – Verso nuove avventure
Del finale di Legion abbiamo già parlato, ma è difficile non dargli comunque il primo posto dei serial moments: troppa la forza con cui lo show si è imposto alla nostra oscienza seriale, e troppo gustosa la promessa di un seguito potenzialmente diverso, ma carico di opportunità. Per questo la scena migliore, all’interno di un episodio comunque pieno di spunti, è proprio l’ultima: Oliver/Jemaine Clement e Lenny/Aubrey Plaza, che guidano verso l’orizzonte come due buddies da road movie, in attesa di dar vita a quello che speriamo diventi il miglior cattivo della serialità supereroistica (giusto per far incazzare il Vincent D’Onofrio di Daredevil).

Legion

Fuori concorso per rispetto 
Black Sails 4×10 – Ciao Ciao (e Arr Arr)
Come ben sapete non seguo più Black Sails dall’anno scorso, ma gli inviti a mettermi in pari sono stati così tanti e così appassionati, che in occasione del series finale non mi sento di lasciarlo passare completamente sotto silenzio. Non so cos’è successo, mi interessa relativamente, ma porgo comunque i miei rispetti al cordoglio di molti fan rimasti orfani.

Black Sails

Fuori concorso per vecchia amicizia
Bones 12×12 – Ciao ciao
Alè, altro addio. Sono parecchi anni che ho smesso di seguire Bones, ma volevo comunque salutarla visto che è andato in onda il series finale dopo dodici anni di onorato servizio. Non so assolutamente nulla di ciò che è successo (di nuovo), ma è giusto un cenno con la mano e un sorriso, da lontano, mentre vedi passare in macchina un amico con cui non parli da tanto tempo.
(Ma, domanda, la Deschanel è incinta? No perché è tipo il triplo di quando l’ho vista l’ultima volta)

Bones

Fuori concorso perché voglio citarlo lo stesso
Girls 6×07 – Tutto da soli

Una puntata dedicata alle solitudini: quella di Marnie rimasta senza marito e costretta a riprendere in mano la sua vita tornando momentaneamente da sua madre. Quella di Elija che prova a ricoltivare il vecchio sogno di Broadway, trovando inaspettata soddisfazione. E soprattutto quella di Hannah, la cui gravidanza è sempre più lo strumento con cui far scontrare la protagonista con una realtà adulta che credeva di conoscere e di cui invece non sa una sega. La telefonata con Paul-Louis, gentile ma fermo nel suo non voler avere niente a che fare col bambino, è dolorosa proprio nel contrasto fra ciò che il ragazzo rappresentava fino a qualche settimana fa (uno che aveva capito tutto dalla vita) e ciò che è ora, un surfista incapace di prendersi responsabilità. E applausi per quell’inquadratura finale in cui Hannah fa dal ginecologo e si trova in mezzo ad altre coppie, etero, omo, ma sempre coppie, mentre lei è sola. C’è tutta una vibrazione provocatoriamente tradizionalista in queste settimane di Girls, che sta facendo allargare la narici delle femministe da tastiera, e che invece restituisce la complessità di una serie che non ci sta a essere incasellata in modo definitivo.

Girls

 

Fuori concorso per senso del pudore
Big Little Lies 1×06 – Le dimensioni contano
Oggi non parliamo dei molti meriti seriali di Big Little Lies, per concentrarci invece su un piccolo particolare, che poi non è così piccolo. Avete mai notato come film e serie tv vadano in crisi quando devono far vedere un pene? Ancora ancora quando è “tranquillo”, ma un pene eretto è uno dei tabù più vistosi dell’audiovisivo, e anche quando viene mostrato in maniera esplicita (come accaduto recentemente in Girls) tutti ci tengono subito a far sapere che era finto, che l’attore ha usato una protesi ecc ecc. Big Little Lies non fa eccezione: in questo episodio Celeste, il personaggio di Nicol Kidman, si trova a mettere la mano sul membro del marito Perry, interpretato da Alexander Skarsgård. Ne esce la cosa che vedete qui sotto.
Ora, cari amici, quello non è un pene, è un corrimano. Una mazza da baseball. Un tubo d’acciaio dipinto di beige, di cui non si vede né l’inizio né la fine. Lo dico chiaramente, a beneficio delle lettrici più giovani: la stragrande maggioranza dei maschi non è provvista di un affare del genere, quindi evitate di aspettarvelo perché poi ci rimangono male.

Big Little Lies cock

Fuori concorso perché me ne sono accorto proprio all’ultimo
Rick and Morty 3×01 – Oddio a momenti mi sfugge
Non so quanto la cosa fosse nota, fatto sta che la ripartenza di Rick and Morty mi era proprio sfuggita, detto che questo è un episodio diciamo “speciale”, rilasciato in anticipo, mentre il resto della stagione dovrebbe debuttare questa estate. Com’è, come non è, è stato il degenero: guerra, cospirazioni, complotti, divorzi, la promessa (chissà se mantenuta) di una stagione più dark, è successo di tutto e può succedere di tutto. D’altronde ci piace così!

Rick and Morty



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