25 Settembre 2017 14 commenti

Serial Moments 298 – Dal 17 al 23 settembre 2017 di Diego Castelli

Esplosioni, clow e finali

ATTENZIONE! SPOILER PRE-MACELLO SERIALE DI HALT AND CATCH FIRE, THE STRAIN, THE SINNER, RICK AND MORTY E MR. MERCEDES (E IN FONDO EPISODES, AMERICAN HORROR STORY E THE ORVILLE)

 

5.Halt and Catch Fire 4×05 – Epifanie
Al di là del centro narrativo più evidente dell’episodio, cioè l’infarto di Bos che conduce a diverse rivelazioni fra i personaggi, a essere gestita con la solita classe e la solita, eccezionale atmosfera, sono alcuni momenti di personale epifania dei protagonisti. C’è Cameron che si rende conto di aver aiutato il vecchio amico solo per poter vedere se sarebbe stata in grado di farlo; c’è Gordon che cerca di insegnare a Joe a vivere nel presente, mettendo poi in pratica i suoi stessi insegnamenti quando smette di essere ossessionato dai suoi problemi; c’è Donna che, quando risolve l’enigma del gioco di Cameron, comprende di dover scalare, invece di camminare, in una metafora ancora non chiarissima, ma che sembra presagire un altro forte cambiamento nel rapporto fra le due. Nessuna rivoluzione dunque, ma il piacere di vedere (ancora per poco, sigh) una serie che riesce sempre a trovare il modo di essere elegante e poetica, mai banale.

Halt and Catch Fire

4.The Strain 4×10 – Uccidere quelli giusti
Un finale di serie abbastanza tradizionale per The Strain, nel senso che non ci sono clamorose sorprese o scene di particolare potenza visiva. In fondo la serie questo era, un onesto intrattenimento action-vampiresco, e così è stata fino alla fine: ci può stare. La vera nota di merito però va alla scelta di chi uccidere e chi salvare: sono Eph e il figlio i due che gli autori sacrificano all’altare della salvezza planetaria, mentre Fet, che pure aveva offerto la propria vita per la causa, viene risparmiato. Non so se questa fosse l’idea fin dall’inizio, ma di certo, da spettatori, veder sopravvivere il più figo e simpatico e veder morire i più antipatici, è stato comunque godurioso.

The Strain

3.The Sinner 1×08 – Tarallucci
Ho trovato il penultimo episodio di The Sinner molto migliore dell’ultimo, il che non è mai positivissimo. Nel corso del finale tutte le domande trovano risposta, e finalmente veniamo a conoscenza di tutta ma proprio tutta la vicenda di Cora e di come le sue sfighe, passate e presenti, siano figlie del tentativo di un padre di proteggere il figlio a sua volta assai sfortunato. E se il twist che ci mostra l’uomo incappucciato non come un malvagio da romanzo di Stephen King, ma come un tizio perfino gentile che ha cercato di fare il possibile affinché nessuno morisse o finisse in prigione, ciò che è mancato all’episodio è almeno una scena potente come era stata quella, una settimana prima, della morte di Phoebe. Il finale spiega tutto, ma lo fa in maniera fin troppo compassata, senza avere la forza di sorprendendere ancora. Soprattutto, il lieto fine delle ultime scene è piuttosto stiracchiato, con Cora che prima viene condannata a 30 anni e poi viene quasi assolta, nel giro di una manciata di minuti, grazie a un colpo di coda del buon Ambrose. Una conclusione fin troppo zuccherosa e un po’ buttata via, per una serie che invece aveva colpito per la sua oscurità. Il bilancio è comunque positivo, sia chiaro, The Sinner rimane uno dei migliori thriller estivi di quest’anno. Peccato solo non andare via estasiati.

The Sinner

2.Rick and Morty 3×08 – Ricordi
In un universo in cui succedono migliaia di cose, in infinite dimensioni parallele, gli autori di Rick and Morty ne hanno escogitata un’altra per aumentare ancora le dimensioni del loro multimondo: è bastato aprire la porta delle “avventure cancellate dai ricordi di Morty”, per scoprire che oltre a quelle che abbiamo effettivamente visto, ci sono state centinaia di “potenziali puntate” cancellate perché troppo dure per la fragile psiche di Morty. E al di là della bontà dell’idea, usata come scusa per buttarci in un nuovo, ribollente calderone di creatività, interessante anche il gioco sui punti di vista: che lo spettatore condivida soprattutto il punto di vista di Morty (il ragazzo che scopre le stramberie del nonno) è palese, ma stavolta il gioco è stato più sottile: la nostra immedesimazione in Morty è tale, che abbiamo “dimenticato” le stesse cose che ha dimenticato lui.

Rick and morty

1.Mr. Mercedes 1×07 – Boom
Un episodio di Mr. Mercedes che sembra quasi andare via liscio, perfino un po’ comico per il modo in cui  certe situazioni si portano dietro una tenera ironia (Jerome e Holly alla diner), o un risvolto palesemente surreale (il capoccia invasato che arriva a mettere ordine nel negozio di Brady). Poi però il botto: Brady fa saltare la macchina di Bill, con Janey dentro. Inizialmente un errore, un imprevisto, che però Brady si gode tutto, gioendo dell’ovvia disperazione del protagonista. Bella sorpresa. Cioè, non nel senso “evviva che è morta”. Nel senso di “sorpresa efficace”.

Mr Mercedes

Fuori concorso
Episodes 5×04 – Fucking Netflix
È una cosuccia, ma l’ho trovata deliziosa. Matt sta cercando di rilanciare la sua carriera di attore e si fa venire in mente un’idea bizzarra da far scrivere agli amici Sean e Beverly. Nel tentativo di capire se è una cosa fattibile viene però a sapere che la stessa idea è già in produzione da parte della ben nota piattaforma, così che l’unico commento che gli rimane da fare è “fucking Netflix”.
Ecco, considerando che Episodes è una parodia del dietro le quinte di Hollywood, sospetto che qui, nel momento in cui un addetto ai lavori che lavora per la concorrenza dice “fucking Netflix”, siamo di fronte alla scena più realistica dall’inizio della serie!

Episodes

Fuori concorso perché comunque va citato
American Horror Story 7×03
Porcellino d’India nel microonde.
Non aggiungo altro.
(Anzi, aggiungo una considerazione che affonda le radici anche in altri film e serie: ho perso il conto di quante volte ho visto, in film e serie tv, esseri viventi esplodere dopo essere stati messi nel microonde. Ma non mi pare molto realistica, sta cosa, o sì? Cioè non dovrebbero semplicemente cuocersi? Qualcuno ha provato? Raccontateci la vostra esperienza!)

American Horror Story
Anti-serial moment
The Orville 1×03 – Ingestibile complessità
Nel terzo episodio della sua comedy-omaggio a Star Trek, Seth MacFarlane rende ancora più esplicita la sua volontà di mettere in scena un drama vero, e non solo una parodia. Il che continua a creare un certo malinteso fra la sua tipica comicità sguaiata ed esplicita e il tono serio di certi temi, ma questo è un tema già dibattuto. Più importante, questa settimana, è il fatto che MacFarlane e soci provano ad alzare il tiro, scrivendo una storia relativa al possibile cambio di sesso coatto per la figlia di Bortus (appartenente a una razza quasi esclusivamente maschile, che vede la femminilità come un difetto correggibile chirurgicamente), e quindi offrendo al pubblico un episodio che sia davvero ispirato a Star Trek, che nella sua lunga storia fece diventare un marchio di fabbrica la capacità di trasporre in fantascienza temi sensibili della contemporaneità extra-seriale. L’idea quindi ci sta, ha senso girare un episodio del genere se questa è la via che si vuole intraprendete. Peccato che non c’è abbastanza spessore. Il bello di un tema del genere è che gli umani (che non vogliono che la bambina venga toccata) sembrano immediatamente nel giusto, ma basta un po’ di logica per arrivare a scoperchiare parecchie ipocrisie. L’episodio lo fa solo in parte, gratta un pochino la superficie di un tema delicatissimo, ma non riesce ad andare fino in fondo, trasformando il tutto in un vero e proprio processo in cui buoni e cattivi sono troppo evidenti, e in cui il twist finale (la bambina viene effettivamente operata) risulta meno emozionante e filosoficamente pregno del previsto. Non sono certo di come andasse gestito un episodio del genere, perché la materia era davvero scottante, ma a conti fatti il risultato è incompiuto.

The Orville



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