4 Giugno 2012 2 commenti

Serial moments #29 – Dal 27 maggio al 2 giugno 2012 di Diego Castelli

Periodo di gran magra, ma quello che

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ATTENZIONE! VERTIGINOSI SPOILER DI GAME OF THRONES, THE KILLING, MAD MEN E TOUCH. PURE QUALCOSA DI GIRLS
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5. Touch 1×12 – Manina a papà
Touch è stata una mezza (mezza?) delusione, e ne abbiamo già parlato. Però le va di culo che questa settimana c’era poco e niente, quindi è riuscita a strappare una posizione nei serial moments. La scena prescelta è ovviamente il finale, dove Martin e il piccolo Jake incontrano Maria Bello al mare, solo per scoprire che è la madre della famosa Amelia, ragazzina prodigiosa il cui ritrovamento sarà probabilmente l’oggetto della prossima stagione. Ovviamente ci scappa anche il momento di tenerezza, quando Jake prende la mano del padre per guardare il tramonto, in un momento di comunione spirituale talmente potente che il nostro Martin a momenti se la fa addosso. E’ un serial moment, inutile negarlo, però Jack Bauer ci manca…

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4. Girls 1×07 – Scusate se scelgo questo…

Continua la crescita di Girls, capace di sorprenderci ogni settimana di più. Quasi irritante la naturalezza con cui la Dunham (ricordiamolo: attrice, produttrice, sceneggiatrice, spesso regista) affianca la densità di un dialogo come quello tra Hannah e Adam, a immagini grottesche ed esilaranti come il vestito di piume di Jenna o la follia da crack di Shoshanna. In tutto questo, io scelgo il momento forse meno “intelligente” di tutta la puntata: Hannah che cade dalla bici. Oh, che volete che vi dica, mi ha ribaltato!

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3. The Killing 2×10 – Linden in psichiatria

Prosegue l’indagine  sulla morte di Rosie, e prosegue la discesa agli inferi di Linden, ormai ossessionata dal caso e presa in una spirale che, ci fanno sapere, aveva già fatto danni in passato. Questa settimana, con la breve ma dolorosa permanenza di Sarah nel reparto psichiatrico, ci siamo avvicinati come mai prima a uno dei modelli evidenti della serie, quel Silenzio degli Innocenti che tanto spazio dedicava alle turbe della detective protagonista, prima ancora che alla risoluzione del caso criminoso. Ottima la prova della Einos, sempre in bilico tra ragionevolezza poliziesca e crollo psicologico totale.

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2. Mad Men 5×11 – L’addio di Peggy

Davvero un ottimo episodio di Mad Men questa settimana, dominato in larga parte dal sacrificio di Joan, che concede le sue grazie a beneficio della compagnia. Splendida (e inusuale per lo show) la messa in scena “ingannatrice”, che mescola i piani temporali mostrandoci prima il dopo e dopo il prima, esaltando così la tardiva premura di Don nei confronti della giunonica segretaria.
In realtà, però, il serial moment di settimana sta alla fine, nell’addio di Peggy. Il dialogo tra la giovane copy e il suo mentore è di un’intensità pazzesca, e arriva a scalfire pesantemente la corazza solitamente impenetrabile del fascinoso pubblicitario, sorpreso/deluso/incazzato dall’addio della sua pupilla. Brividi.

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1. Game of Thrones 2×09 – La battaglia è finita, la vittoria è nostra

Dopo una stagione ottimamente scritta e recitata, ma forse un po’ povera di eventi eclatanti (almeno rispetto all’anno scorso), Game of Thrones piazza il colpo da ko già nel pre-finale. Un puntatone epico, pieno di battaglie, combattimenti e frasi ad effetto. Il tutto scritto dallo stesso George Martin, che dimostra di non aver dimenticato come si fa lo sceneggiatore per la tv. Dei tanti momenti meritevoli di attenzione (tipo l’esplosioncina della flotta di Stannis), inseriamo nei serial moments il potentissimo finale: Cersei è nascosta con il figlio più piccolo, e sta per suicidarsi per non cadere in mano ai nemici. In realtà, a fare trionfale ingresso è suo padre Tywin, arrivato all’ultimo a salvare i figli e a impedire la conquista di Approdo del Re. Il suo semplicissimo “la battaglia è finita, la vittoria è nostra” non è di per sé particolarmente originale, ma il momento di attesa angosciosa in cui pronuncia la frase la trasforma in una specie di tamarrissimo urlo liberatorio. E viene giù lo stadio.

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