11 Ottobre 2016 11 commenti

Frequency: questa volta una remake che ci sta di Diego Castelli

Poteva andare molto peggio

Copertina, Pilot

Fraquency (1)

La cosa ormai sta diventando surreale, fatto sta che oggi siamo di nuovo qui a recensire una serie che in realtà è il remake/reboot di un film. Lo so, per la noventasettesima volta in queste settimane.
Però occhio, perché se è vero che la mole di remake visti in questi giorni si presta a qualunque tipo di ironia, stavolta voglio trattenermi perché il pilot di Frequency, nuova serie fantasy di CW, è forse il migliore che abbiamo visto in questi giorni (a parte Westworld, che è un’altra categoria).

La base di partenza è un film del 2000 diretto da Gregory Hoblit (regista di maniera ma dalla buona verve, suoi anche Schegge di paura e Il caso Thomas Crawford) e scritto da Toby Emmerich, che vedeva protagonisti Dennis Quaid e Jim Caviezel (il buon John Reese di Person of Interest).
La storia era quella di un giovane poliziotto che, grazie a una strana tempesta elettrica e a una vecchia radio a transistor, riusciva a comunicare col padre ucciso 30 anni prima. Ma non nel senso di “parlare con i fantasmi”: in pratica la radio funzionava da ponte temporale, con cui il figlio poteva parlare con il padre “di allora”, contando sulla conoscenza degli eventi futuri e aiutando quindi il genitore a scampare alla morte e a tutta una serie di guai successivi.

Frequency -- "Pilot" -- Image Number: FRQ101h_0009.jpg -- Pictured: Peyton List as Raimy -- Photo: Bettina Strauss/The CW -- © 2016 The CW Network, LLC. All rights reserved

Frequency non è il film della vita, però è una bella storia, una buona idea girata con gusto e con un buon equilibrio fra la suspense e l’avventura, contanto anche un po’ di inevitabile zucchero dovuto al riavvicinamento progressivo di padre e figlio. Una cosa comunque tenera e mai sguaiata.
Soprattutto, è una storia che si presta abbastanza bene alla serializzazione, perché se è vero che Frequency (il film) ha un inizio e una fine che non sembrano affrettati o manchevoli, è altrettanto vero che il percorso di progressiva modifica del passato può essere farcito di molteplici intoppi e ostacoli in grado di allungare il brodo in maniera efficace.
Nasce così l’idea di Frequency (la serie), in cui cambia il sesso del figlio, qui interpretato dalla bella Peyton List (Mad Men, The Tomorrow People), ma non la dinamica di base: poliziotta nel 2016, con alle spalle la memoria di un padre corrotto e ucciso nel 1996, la protagonista Raimy scopre di poter parlare col defunto genitore grazie alla vecchia radio in garage, scoprendo così che non era affatto corrotto e che può aiutarlo a salvarsi.
Come nel film, però, il salvataggio del padre comporta una lunga lista di cambiamenti al presente (viva l’effetto farfalla), che modificano il mondo di Raimy in modi non sempre piacevoli, rendendo necessarie nuove “ritoccatine” che dureranno quanto la serie.

Frequency -- "Pilot" -- Image Number: FRQ101c_0144.jpg -- Pictured (L-R): Riley Smith as Frank and Ada Breker as Young Raimy -- Photo: Bettina Strauss/The CW -- © 2016 The CW Network, LLC. All rights reserved.

Malgrado il concetto di viaggi nel tempo richiami soprattutto la fantascienza, Frequency è più spostata sul fantasy, anzi proprio sulla favola: agli autori non interessa più di tanto dare una spiegazione pseudoscientifica della comunicazione inter-temporale (molte domande sul citato effetto farfalla potrebbero sorgere nelle menti più razionali senza mai trovare risposta), vogliono invece esplorare le potenzialità narrative di una situazione così bizzarra, intessendo una lunga trama di relazioni continuamente cangianti in cui il fuoco sta per metà sulle sorprese e la suspense legate ai continui cambiamenti e alle vere e proprio indagini con cui Raimy cerca di aiutare il padre, e per l’altra metà sulle emozioni dei personaggi, per i quali questo continuo sballottamento diventa una scusa per riflettere sulla famiglia, sulle amicizie, e sul valore di ogni legame man mano che muta attraverso il tempo.

Gli ascolti del pilot di Frequency hanno zoppicato, e di questo mi dispiace. Jeremy Carver, curatore della trasposizione televisiva del film, non fa grande sforzo per allontanarsi dall’originale, ma ha il merito di saperne trattenere, oltre alla storia e alle dinemiche principali, anche una qualche magia, un reale affetto per i personaggi con cui si riesce subito a entrare in contatto. È vero che certe svolte sono un po’ rapide, così come la facilità con cui i protagonisti entrano in un gioco che doveva essere introdotto, spiegato e metabolizzato in un tempo relativamente breve. Però tutti i pezzi del puzzle si incastrano bene, e questo rapporto a distanza (temporale) fra padre e figlia si sviluppa con un ritmo sostenuto ma comprensibile, e soprattutto abbastanza emozionante. Meglio di Timeless, tanto per dire, in cui per il momento lo scorrere fra le varie parti appare meno fluido, e più cigolante il rapporto fra le esigenze avventurose della tv generalista e il desiderio di offrire una fantascienza che sia appetibile anche ai puristi del genere.

Frequency -- "Pilot" -- Image Number: FRQ101h_0129.jpg -- Pictured (L-R): Ada Breker as Young Raimy and Riley Smith as Frank -- Photo: Bettina Strauss /The CW -- © 2016 The CW Network, LLC. All rights reserved.

Da un certo punto di vista, Frequency è assai meno ambiziosa della cugina di NBC (meno soldi, respiro più familiare e meno planetario), ma in questo primo episodio mi sembra anche più solida ed efficace.
Almeno questo è il mio gusto, ovviamente, visto che in termini di ascolti, come detto, la partenza è stata un po’ a singhiozzo. Probabile che Frequency sia anche un po’ più adulta rispetto alla media di prodotti di CW, e in fondo non sono così stupito che non sia riuscita a sfruttare appieno il traino della premiere di Arrow, serie più giovane, più maschile, più tamarra.

Vedremo cosa succederà. Certo è che, fra i molti remake di queste settimane, Frequency mi è sembrato uno dei più divertenti e meno pretestuosi. In bocca al lupo.

 

Perché seguire Frequency: il concept del film originale può essere interessante anche in ottica seriale, e il pilot è costruito con cura.
Perché mollare Frequency: è un fantasy fatto anche per suscitare emozioni pucciose, se cercate l’alta e cruda filosofia della fantascienza alla Westworld, qui siamo propriod a un’altra parte.

Fraquency (4)

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