1 Marzo 2021

Serial Moments 466 – Dal 21 al 27 febbraio 2021 di Diego Castelli

Padri da sogni, mariti alieni e streghe scarlatte

ATTENZIONE! SPOILER NUOVAMENTE ARANCIONI DI AMERICAN GODS, MR. MAYOR, THIS IS US, RESIDENT ALIEN, WANDAVISION

5.American Gods 3×06 – Ti piace vincere facile
Quando ho visto che World si era trasformato in Danny Trejo, quello che ho pensato è stato: ah quindi vuoi finire nei Serial Moments eh? D’accordo, well played, ci finisci.
Poi ok, suppongo che qualche spettatrice o spettatore a cui piace l’articolo si sarà soffermata/o su Shadow che dipinge casa in mutande, cosa che certamente faceva una certa scena, e i più romantici avranno goduto volentieri della poetica dissoluzione di Demetra nell’aere. Ma Danny Trejo è Danny Trejo.

4.Mr. Mayor 1×09 – Fulminante
La nona puntata di Mr. Mayor inizia con un finto talk show (molto) mattutino preceduto da una sigla parecchio vintage che introduce i due conduttori, Chet Danville e Grover Sepulveda. Una volta in studio, però, Danville (interpretato dal buon vecchio Ed Begley Jr., che in tanti anni di carriera abbiamo visto realmente ovunque) saluta il pubblico e ci tiene a precisare che il suo socio è morto nel 2003, evidentemente senza che nessuno si premurasse di cambiare la sigla da allora. La bravura nell’introdurre con pochissimi tratti l’imbecillità di un talk show totalmente improbabile, unita alla sottile malinconia di immaginare sto pover’uomo che da anni denuncia quotidianamente l’assenza del vecchio compare senza che nessuno lo aiuti, merita sicuramente la menzione: a momenti cado dalla sedia.

3.This Is Us 5×09 – Padri
Era già capitato con Randall in passato, e ora tocca a Kevin: l’incontro in sogno con papà Jack ci lascia sempre stupiti e commossi, e suscita anche qualche sensazione strana perché se anche è vero che i due attori hanno la stessa età (circa sei mesi di differenza), riusciamo comunque a percepire Jack come il “papà”, perché la costruzione del suo personaggio è sempre stata più paterna, appunto, rispetto alla vita dissoluta e solitaria di Kevin, che solo ora si trova ad affrontare le responsabilità che suo padre si caricò sulle spalle prima di lui.
Sempre gustosi anche i (centellinatissimi) flash-forward, che in questo caso ci mostrano il futuro da studentessa di medicina di Deja.

2.Resident Alien 1×05 – Vecchie mogli e nuovi amici
Settimana scorsa, alla comparsa della moglie di Harry, pensavo si trattasse della consorte aliena anche lei camuffata, ma in realtà si tratta proprio della ex del dottore morto e sostituito dal protagonista. Una donna che si rivela deliziosamente fuori di testa, una stalker insospettabile che ovviamente non è il massimo per un povero viaggiatore dello spazio che cerca solo di passare per terrestre (esilarante la ehm… brevissima scena di sesso).
Sul fronte più serio della storia, invece, molto bello il momento della tregua con i ragazzini, in cui Harry si rende conto di un sentimento molto umano: l’odio che provava per Max, l’unico bambino capace di vedere la sua vera natura, forse era solo un simbolo della sua paura di rimanere solo ed emarginato, un timore che sembra scomparire proprio quando Max lo accetta come possibile amico e alleato.

1.WandaVision 1×08 – Scarlet Witch
E alla fine tutte (o quasi) le spiegazioni arrivarono. Questo ottavo e penultimo episodio stagionale era particolarmente delicato, perché aveva il compito di riportare nel preciso e definito alveo marveliano una storia che finora era stata più strana, particolare e “deviante” rispetto allo standard. Un ritorno alla normalità che, per essere chiari, era inevitabile e perfino necessario (non stavamo guardando Legion), ma che andava chiaramente gestito con eleganza. WandaVision ci riesce non tanto con la storia di Agatha – una strega medievale che probabilmente fornirà parte del materiale per lo scontro finale, ma che resta per ora un personaggio un po’ posticcio, buono per menarsi e poco altro – quanto piuttosto con il definitivo racconto dei dolori di Wanda fino a quel momento. Sapevamo che il mondo creato dalla protagonista veniva dal suo dolore per la morte di Vision, ma seguire (in una puntata che si chiama “Previously On”) il suo percorso fin dall’infanzia povera e pericolosa in compagnia della famiglia e di poche sitcom di contrabbando, e arrivando all’ennesima morte che la lascia sola e disperata, al punto di liberare tutto il suo potere per trovare conforto, permette di dare ulteriore spessore al personaggio e di portare a compimento un lavoro di scrittura che era dichiaratamente staccato dalle battaglie planetarie degli Avengers, e più interessato a sondare gli effetti intimi e personali di quelle battaglie. L’uso del termine “Scarlet Witch”, vecchio nome fumettistico di Wanda e qui usato come una sorta di “etichetta” per un certo tipo di streghe, permette poi di unire passato e presente della Marvel con la consueta precisione, tenendo fede a quella volontà di tessere una tela unita e uniforme che è parte decisiva dei successi del Marvel Cinematic Universe, anche al di là della qualità del singolo prodotto.
Molti, in questo percorso, i dettagli meritevoli di serial moment: l’infanzia sokoviana; il semplice ma intenso dialogo sul letto con Vision; la vista del cadavere sezionato dello stesso Vision; l’apparizione di Bryan Cranston in Malcolm in The Middle; la scena post-credit con un nuovo Vision apparentemente glaciale che sicuramente darà del filo da torcere, non solo fisicamente, alla povera Wanda (che non aveva rubato il suo corpo, come inizialmente pensavamo). Che in suo aiuto possa arrivare un certo potente mago, interpretato da un ex investigatore, che si era detto essere un link dichiarato fra questa serie e i prossimi film Marvel? Manca solo un episodio, staremo a vedere, anche perché alcune domande importanti (tipo la vera natura dei figli di Wanda) non hanno ancora trovato risposta.



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