7 Marzo 2022

Serial Moments 517 – Dal 27 febbraio al 5 marzo 2022 di Diego Castelli

ATTENZIONE! SPOILER FINALISSIMI DI THIS IS GOING TO HURT, KILLING EVE, PEAKY BLINDERS, L’AMICA GENIALE, EUPHORIA, 1883

6.This is going to hurt 1×04 – Forse hai sbagliato mestiere
C’è un bel momento, in questo quarto episodio, che esemplifica bene alcuni dei motivi per cui This is Going to Hurt continui a sembrarci diversa da tanti altri medical del passato più o meno recente. Andando a cena con la sua superiore Miss Houghton, di cui abbiamo avuto modo di conoscere in breve tempo i modi spicci, l’indole pratica e l’attitudine godereccia (specie a tavola), la piccola e spaurita Shruti, comunque reduce da un buon successo professionale, confessa di sentirsi costantemente preda si angoscia, frustrazione, e costante timore di non essere mai abbastanza, soverchiata com’è dagli impegni, dalle tragedie, dalle cose da studiare. In qualunque altra serie, Miss Houghton avrebbe fatto un discorso magari duro ma anche motivante, avrebbe fatto capire a Shruti che l’impegno poi ripaga sempre, che in lei ci sono le potenzialità per diventare una grande dottoressa, e altre cose di questo tipo. E invece le dice queste esatte parole:
“Sicura che tu stia facendo il lavoro giusto per te? È un lavoro difficile, cosa vuoi che ti dica, che diventerà più facile? Non succederà. Da qui a quando andrai in pensione ci sarà un autobus pieno di bambini morti col tuo nome sopra. Se non riesci a gestire questo fatto, magari te ne devi andare subito. Nessuno ti obbliga a stare qui, giusto? Solo una stupida fantasia su ciò che penseranno i tuoi genitori al riguardo. Devi decidere subito due cose: numero 1 Vuoi davvero fare questo lavoro? E numero 2, più importante, ci facciamo portare un altro limoncello?”
Insomma, non esattamente Grey’s Anatomy, col massimo rispetto.

5.Killing Eve 4×01-02 – Le cose cambiano
Il ritorno di Killing Eve per la quarta e ultima stagione è avvenuto lievemente in sordina: la serie ideata da Phoebe Waller-Bridge non è riuscita a tenere sempre così alta la sua qualità iniziale, con il risultato che, nel corso dei (pochi) anni, un po’ di entusiasmo collettivo si è perso per strada. Questa doppia premiere non riesce a rinfrescarlo del tutto, però bisogna ammettere che ci hanno provato, e che di cose bizzarre ne succedono parecchie, soprattutto perché tutti i ruoli principali sono stati in qualche modo ribaltati: Eve si è trasformata in una specie di killer-spia-mangiauomini uscendo definitivamente dal suo bozzolo di investigatrice un po’ timida, mentre Villanelle, specularmente, sta disperatamente provando a non essere più l’assassina di sempre. I suoi tentativi per migliorare non passano che ne so, da qualche anno di terapia, ma dal tentativo di fare la brava donna di chiesa per farsi battezzare al più presto, come se un po’ di acqua benedetta sulla fronte potesse spazzare via, con divina benevolenza, tutta l’oscurità che si porta dentro. Non è così, naturalmente, e Villanelle si ritrova ad ammazzare un povero gatto e poi a quasi annegare la sua nuova amica della chiesa, per poi affidarsi alla guida di una sorta di Dio-Gesù-Arcangelo che, guarda caso, sembra una versione non binaria della stessa Villanelle. Basterà? Beh, il finale del secondo episodio, ci mostra che… ehm… proprio no.

4.Peaky Blinders 6×01 – Nel nome di Polly
Sono tornati anche i Peaky Blinders, con un salto temporale di quattro anni rispetto alle ultime vicende, con Tommy diventato astemio (e pronto a modificare ancora una volta il suo business dopo la fine del probizionismo americano), un Arthur sempre più sfasciato dall’alcolismo e dalla tossicodipendenza, un Michael che ormai ce l’ha a morte col fratello Tommy e ha promesso a se stesso di vendicarsi. Insomma, il solito edificante quadretto fatto di maschi smargiassi, criminalità, pistole nascoste nelle giacche e via dicendo. In sede di serial moments, però, mi sembra anche giusto sottolineare il tributo a Polly, che dopo la morte della sua interprete Helen McCrory (deceduta lo scorso 16 aprile) è morta anche nella serie, compianta da tutti i parenti. L’episodio è dedicato a lei, scomparsa troppo giovane.

3.L’Amica Geniale 3×08 – Margherite e albe
Questo è solo il primo dei tre finali che compongono questa puntata dei serial moments, che meriterebbero tutti e tre il primo posto.
La terza stagione de L’Amica Geniale termina con un doppio episodio molto Lenù-centrico (come era inevitabile, libro alla mano), e regalandoci alcune scene di grandissimo impatto, come quelle dell’amore proibito e sostanzialmente danneggiato con Nino, ma anche il confronto fra Pietro, Elena e le bambine, costrette ad ascoltare la confessione del tradimento della madre, spinta dal marito a suon di urla.
Ma a parte i dettagli della trama, questo finale coincide anche con il saluto a Margherita Mazzucco e Gaia Girace, rispettivamente interpreti di Elena e Lila, che non vedremo più nella quarta e ultima stagione quando entrambe le protagoniste saranno cresciute. Le due ragazze, entrambe appena diciottenni, hanno dato vita a tre grandi stagioni, impersonando alla perfezione i personaggi immaginati dalla penna di Elena Ferrante, e si meritano una carriera lunga e ricca di successi. Ora vediamo come se la caverà Alba Rohrwacher, voce narrante fin dal primo episodio e destinata a prendere il testimone di Margherita Mazzucco nei panni di Elena. Il suo coinvolgimento, fin dall’inizio della serie, aveva destato più di una perplessità, per la sua ancora giovane età, per il suo fatto di non essere campana, e ora, di nuovo, per la paura che sia troppo giovane per interpretare la versione anziana della protagonista. Tutte critiche che trovo abbastanza legittime, anche se ormai non si poteva tornare indietro. Al massimo l’idea sbagliata è stata quella di affidarle fin da subito la voce narrante, ma che ora sia lei a interpretare Elena nella quarta stagione mi sembra inevitabile. Staremo a vedere, intanto applausi.

2.Euphoria 2×08 – Serate storte
Devo dire che mi fa strano, cercando il miglior serial moment del secondo season finale di Euphoria, scoprire che la scelta non cadrà su Rue. La centralità del personaggio di Zendaya, così dominante in una serie comunque corale come Euphoria, nel finale ha lasciato molto spazio ad altre storie, molte delle quali meritevoli di menzione nella presente rubrica. Si potrebbe citare Nate che fa arrestare suo padre, oppure Cassie che dà di matto durante la rappresentazione dello spettacolo scritto dalla sorella (mamma che cringe, avevo la pelle d’oca). Ma comunque lo sappiamo tutti dove si finisce, sappiamo tutti qual è la scena più forte di questo episodio, quella che non ci si schioderà dalla testa per un sacco di tempo: la morte di Ash, ucciso dalla polizia in mezzo alle strazianti urla di Fez, quando quest’ultimo si preparava per andare allo spettacolo di Lexie senza immaginare che di lì a poco gli sarebbe scoppiato il finimondo in casa, è una roba di rara potenza anche perché spezza quel velo di blando romanticismo di cui la vita di Fez era stata circondata nel recente passato. Vederlo flirtare con Lexi ci aveva fatto dimenticare che Fez è certamente simpatico e forse buono di cuore, ma resta un criminale che fa vita da criminale, e prima o poi la realtà presenta il conto.
Ora attendiamo buoni buoni quei due-tre anni che serviranno a rivedere la serie, non oso nemmeno immaginare cosa ne sarà del pianeta in tutto sto tempo.

1.1883 1×10 – Ciao Elsa
Anche del finale di 1883 abbiamo già parlato (settimana scorsa ci abbiamo dato dentro con i finali, a quanto parte), ma non posso evitare di tributare un ultimo saluto alla povera Elsa, alla famiglia Dutton, e a tutti i poveri migranti che hanno scoperto, loro malgrado, le difficoltà del viaggio verso Ovest. Ci sarebbero molti serial moments possibili in questo ultimo episodio, e trovo difficile non citare il suicidio di Shea sulle rive del Pacifico. Però alla fine l’ultimo pensiero non può che essere proprio per lei, Elsa, che ha vissuto un’intera vita in sei mesi ed è finita sepolta nella nuova terra della sua famiglia, lì dove ha chiuso gli occhi per l’ultima volta. La ricorderemo comunque così, bella e indomita cavallerizza, che nell’ultima scena si ricongiunge con il marito in un ultimo, irrealizzabile sogno. Che bella serie, ragazzi…



CORRELATI