17 Ottobre 2018 1 commenti

Light As A Feather – Quando la brevità è tutto di Marco Villa

Light As A Feather è un teen drama che ha una grande qualità: ha episodi della durata perfetta

Copertina, Pilot

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Ma toh, un teen drama. Ma toh-2, un teen drama con risvolti sovrannaturali. Non si può certo dire che il genere non sia esplorato, ma il fatto stesso che non venga abbandonato testimonia quanto sia ancora forte. Light As A Feather è solo l’ultimo titolo di una lunga tradizione di serie di questo tipo e, proprio come buona parte di quell’elenco, porta con sé una certa mole di difetti, ma anche qualche intuizione.

Light As A Feather è una nuova serie di Hulu, rilasciata sul servizio il 12 ottobre. Il titolo prende spunto da un gioco a sfondo horror, con cui i ragazzini americani si divertono a Halloween: “Light as a feather, stiff as a board”. O almeno così dicono online, tocca fidarsi. Nel gioco, un ragazzo si sdraia a terra, altri lo circondano mettendo un dito sotto il suo corpo: recitando una sorta di incantesimo, di colpo il corpo dovrebbe irrigidirsi come una tavola (board), ma allo stesso tempo diventare leggero come una piuma (feather) al punto da poter essere sollevato con la sola forza delle dita dai ragazzi. In sostanza: un incantesimo per far levitare un corpo. Giochino divertente, che nella serie diventa reale, perché una delle ragazze che partecipa all’esperimento è una strega. Lei è Violet (Haley Ramm) ed è l’ultima arrivata in un paesino della provincia statunitense.

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Come accade in questi casi, finisce per essere esclusa da tutti, finché non entra nella cerchia di quattro amichette, tra le quali spiccano l’intelligente e timida McKenna (Liana Liberato, volto incredibile) e la ricca e biondissima Olivia (Peyton List). La prima diventa la prescelta dalla streghetta come nuova migliore amica costi quel che costi, mentre Olivia è quella che rischia di lasciarci le penne. Durante una seduta “modificata” del gioco, infatti, Violet prevede la morte di tutte le sue nuove amiche e la scomparsa di Olivia è quella decisamente più dettagliata.

Proprio questo fatto che Violet abbia predetto la morte (violenta o accidentale, comunque non naturale) di tutte le amichette, rende Light As A Feather una sorta di Final Destination, in cui l’obiettivo dei personaggi è quello di evitare il tragico destino che sembra toccare loro. Allo stesso tempo, si svolgono tutti i classici temi di ogni serie teen: il cambiamento, la crescita, le amicizie, gli amori.

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Tutto già visto? Sì, certo, ma come dicevamo in apertura, ogni teen che si rispetti porta con sé almeno una intuizione. In questo caso è la scelta del formato: pur non essendo per nulla una comedy, Light As A Feather ha puntate da 23 minuti, guadagnando così parecchio in velocità e leggerezza. Nessun dialogo eccessivo con il solo scopo di fare minutaggio, ma anche nessun bisogno di sviscerare un personaggio fino al midollo. C’è ovviamente l’altro lato della medaglia, con alcune rivelazioni che escono in modo innaturale e con enormi ingenuità, ma il vantaggio di potersi bere tutta la serie in meno di quattro ore è talmente rilevante da mettere in secondo piano i passi falsi e il fatto che sia l’ennesima (non necessaria) variazione su un tema abusato.

Light As A Feather è la serie che non probabilmente non ricorderete un istante dopo i titoli di coda del finale, ma che potreste avere una gran voglia di vedere senza sosta in una serata di pioggia invernale. È poco? È tanto? Di sicuro è qualcosa.

Perché guardare Light As A Feather: perché il formato degli episodi evita di impaludarsi

Perché mollare Light As A Feather: perché è l’ennesima (piccola) variazione sul tema

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