9 Agosto 2021

Serial Moments 487 – Dal 25 luglio al 7 agosto 2021 di Diego Castelli

Robottoni nostalgici, masturbazioni aerobiche e calciatori teneroni

ATTENZIONE! SPOILER NUOVAMENTE CASALINGHI DI THE WHITE LOTUS, KEVIN CAN F**K HIMSELF, PHYSICAL, RICK AND MORTY, TED LASSO

5.The White Lotus 1×03 – Racconti
Terza puntata di The White Lotus e nuovo, gustosissimo circo dell’imbarazzo, il cui momento migliore è forse la spiegazione che Nicole offre alla figlia riguardo l’umore ombroso del marito, edotto solo poche ore prima del fatto che il padre era morto di AIDS dopo aver condotto una seconda vita da scopatore seriale di maschi.
In generale, però, con questo episodio, e senza che succedesse niente di particolare in questo senso, mi sembra di aver colto uno dei significati più profondi della serie, cioè l’incapacità di essere felici, anche nel miglior posto del mondo, a meno di essere prima di tutto in pace con noi stessi. E sì, ci si poteva arrivare anche alla prima puntata, ma è estate, fa caldo, non mi mettete ansia per cortesia.

4.Kevin Can F**k Himself 1×08 – Nascondino
Alla fine, come ci si aspettava, Kevin non è morto, anzi è lui che ha ucciso il suo assalitore. Non solo, il buffo protagonista decide di usare la sua esperienza per buttarsi in politica, e la moglie non può fare altro che guardare frustrata il destino beffardo che sembra metterle costantemente i bastoni fra le ruote. Il serial moment vero è però alla fine: Neil apprende per caso del tentativo di omicidio (anche se non abbiamo la vera certezza che abbia capito), e si scontra fisicamente con Allison, che rischia di venire soffocata mentre ancora si trovano nel mondo-sitcom, in un’implosione di generi da perderci la testa. Ad aiutarla è proprio Patty, con cui aveva appena smesso di litigare, e che ora pretende che Neil non dica niente a Kevin, cosa che però mi pare davvero difficile. Spero in una seconda stagione anche solo per capire come ne escono.

3.Physical 1×10 – Masturbazioni metaforiche e non
Finisce la prima stagione di Physical e mi è piaciuta la volontà di non fare sconti al cinismo, all’egoismo, e al puro istinto animale con cui la protagonista Sheila naviga attraverso i casini della sua vita. Per dirla in altro modo, questa prima stagione non ha raccontato un vero e proprio cambiamento di Sheila, magari addirittura un “miglioramento”, perché i problemi psicologici che aveva nel pilot arrivano dritti dritti fino alla fine. Quello che abbiamo visto, però, è il percorso di una donna che sfrutta quelle ossessioni per raggiungere un riscatto personale (concomitante con la sconfitta del marito nella carriera politica) che non suona edificante o gioioso, bensì passionale e cannibale, un riscatto che stuzzica la parte più oscura di noi in modo non banale e sicuramente coraggioso, visto che non rinuncia mai a un certa sgradevolezza che avevamo già guardato con curiosità nel primo episodio. La scena finale, in cui Sheila vede Joh masturbarsi di fronte a lei e si masturba a sua volta, è una perfetta metafora dei due caratteri, portati a volere tutto per sé, senza sconti, senza possibilità di concedere niente all’altro, nonostante si producano in un’attività “di coppia”. Brutta gente, a conti fatti, ma che è stato assai stuzzicante seguire fin qui.

2.Rick and Morty 5×06 & 5×07- Tacchini e robottoni
Nella sesta puntata di Rick and Morty troviamo: un robot assassino nascosto dentro la Statua della Libertà, uomini trasformati in tacchini e tacchini trasformati in uomini per risolvere una pura baruffa fra Rick e il Presidente, la scoperta che in passato un razza di tacchini giganti (tipo Chicken Park con Jerry Calà) era stata debellata da creature provenienti da altri mondi. A un certo punto veniva da chiedersi “cosa diavolo sto guardando”: sono gli episodi migliori!
Nella settima, invece, una precisissima parodia di Voltron, che termina con lo scontro fra il noto robot e il neonato incestuoso nato da Summer e Morty, che avevamo visto qualche settimana fa. Anche qui una quantità di what the fuck non indifferente

1.Ted Lasso 2×02 & 2×03 – Solita classe
Deliziosi anche il secondo e terzo episodio stagionali di Ted Lasso. Da una parte si continua a raccontare con intelligenza la vita non-calcistica di Roy (esilarante il suo percorso di riavvicinamento al pallone attraverso il commento televisivo), dall’altra si porta avanti quel discorso umano prima che sportivo che è il cuore della serie: ecco allora il riavvicinamento di Jamie (grazie anche all’ingresso di campo di Led Tasso, alter ego incazzoso del protagonista) e la protesta politica di Sam, che copre lo sponsor sulla maglia per sensibilizzare l’opinione pubblica verso i danni compiuti dalle multinazionali nel suo paese d’origine. Serie divertente, romantica, strappalacrime, impegnata e raffinata, ce le ha tutte lei.



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