29 Agosto 2022

Serial Moments 542 – Dal 21 al 27 agosto 2022 di Diego Castelli

Finti programmi, buffe guest star e vere tragedie

ATTENZIONE! SPOILER METATESTUALI DI BAD SISTERS, SHE-HULK, WHAT WE DO IN THE SHADOWS, FIVE DAYS AT MEMORIAL, ONLY MURDERS IN THE BUILDING, HOUSE OF THE DRAGON

6.Bad Sisters 1×03 – Sbagliato. Di nuovo!
Mi sta proprio piacendo Bad Sisters, con la sua atmosfera da dark comedy inglese in cui le emozioni più diverse si mescolano e rimbalzano in maniera imprevedibile. In questo episodio, prima continuano a spiegarci con dovizia di particolari perché John Paul merita di morire, e poi ripropongono lo stesso schema dell’inizio, che però invece di suonare ripetitivo risulta sorprendente: ancora una volta, le sorelle provano a ucciderlo (e noi sappiamo che prima o poi morirà) ma falliscono di nuovo, uccidendo invece il suo cane. Questa tensione fra ciò che sappiamo succederà, e il fatto che però non ci si arriva anche quando sembra di essere a un passo, dà al tutto un sapore frizzante che tiene inchiodati allo schermo.

5.She-Hulk 1×02 – Occhiolini
Alla Disney sanno quanto sia facile finire nei Serial Moments se piazzi le strizzate d’occhio metatestuali, e il secondo episodio di She-Hulk si fa subito trovare pronto.
Nella serie, con mia sorpresa perché non avevo ancora letto di questa cosa, arriva il mitico Tim Roth, che nel 2008 interpretò Emil Blonsky alias Abominio nel film L’incredibile Hulk, in cui Bruce Banner era interpretato da Edward Norton.
In She-Hulk, Blonsky torna in quanto carcerato che cerca il sostegno legale di Jennifer Walters, e lei ovviamente si trova un po’ in difficoltà all’idea di difendere uno che ha quasi ammazzato suo cugino. Allora chiama Bruce per sentire cosa ne pensa (anche se la decisione l’ha già presa), e Bruce le dice di non preoccuparsi, che è passato tanto tempo, Emil gli ha pure mandato una lettera di scuse anni prima, e in generale lui, Bruce, ormai è un’altra persona, “letteralmente”.
A questa parola, Jennifer si volta verso di noi e pronuncia un “ah” che suona come una mezza risata e, appunto, come un occhiolino: sì, da allora Bruce è cambiato molto… è cambiato perfino l’attore!

4.What We Do In The Shadows 4×08 – Go Flip Yourself
Puntata deliziosa e molto “televisiva”, in cui il finto documentario che è già spina dorsale della serie si piega e modella ulteriormente per trasformarsi in un episodio di “Go Flip Yourself”, parodia di tutti quei classici programmi che promettono di cambiare la vita dei propri ospiti/clienti, rinnovandogli completamente la casa. Al netto della trama in sé e per sé, in cui si rivela che il programma era solo una macchinazione di Simon The Devious per impadronirsi del cappello stregonesco di Laszlo, a essere interessante è proprio la messa in scena “come se”, con tutte le caratteristiche dei suddetti factual, con tanto di transizioni a tema con il logo del programma.
Insomma, la solita dose di matta creatività.

3.Five Days at Memorial 1×05 – Mamma che peso
Giusto il tempo di scrivere la recensione di Five Days at Memorial, “sbloccandola” per i Serial Moments, che ecco arrivare la puntata più tosta finora, quella con i pazienti da lasciare indietro, quella con il piano, detto a mezza bocca e in via ufficiosa, di praticare l’eutanasia a molti di essi.
In ogni caso, mi si perdonerà se il mio cuoricino si è stretto soprattutto di fronte all’eutanasia degli animali, con una singola immagine terrificante in cui il medico incaricato è circondato dai cadaveri dei poveri cani e gatti. Non riesco neanche a pubblicarla, quell’immagine lì, metto solo la faccia del tizio e vado a fare una carezza ai miei mici.

2.Only Murders in The Building 2×10 – Ma guarda chi c’è
È stata una stagione un filo meno convincente della scorsa, o meglio, il livello è rimasto probabilmente lo stesso, ma è mancato l’effetto sorpresa. Però il finale della seconda stagione di Only Murders in The Building è proprio bellino: non solo per la complicata (e molto buffa) macchinazione con cui i nostri tre podcaster arrivano alla rivelazione della vera colpevole, ma anche per quel finale completamente a caso in cui compare Paul Rudd e subito muore sul palcoscenico, pronto per fornirci materiale per una nuova stagione e per permettere a Mabel, improvvisamente coinvolta in un terzo omicidio, di salutarci con un eloquente “Mi state prendendo per il culo?”

1.House of The Dragon 1×01 – Tornei e cesarei alla carlona
Fra anteprima e podcast, direi che abbiamo già parlato parecchio del bell’esordio di House of The Dragon. Dovendo scegliere la scena migliore, direi che è difficile non puntare al parallelismo fra il torneo cavalleresco che vede impegnato, fra gli altri, il principe Daemon, e il parto cesareo della regina. È una sequenza durissima per lo stomaco, soprattutto per gli urli della povera donna destinata al martirio, in cui c’è quasi tutto quello che ci aspettiamo da questa serie: ottima messa in scena, intrighi di corte in cui le decisioni terribili sono all’ordine del giorno, la forza bruta di uomini in armatura pronti a sfracellarsi l’un l’altro senza troppe cerimonie, la violenza cruda di un mondo medievale che non fa sconti a nessuno.
Poi va detto che ci sarebbe anche la scena del funerale in cui, con grande maestria registica e montaggio perfetto, ci viene fornita l’informazione della morte della regina E del bambino che portava in grembo, con Rhaenyra che pronuncia per la prima volta nella serie quel “Dracarys” che ci fa subito venire i brividoni.
Però la metto comunque un gradino dietro, vince quell’altra.



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