27 Dicembre 2016 1 commenti

Crazyhead – Il punto d’incontro tra Buffy e Misfits di Marco Villa

Due mezze matte a caccia di demoni, Crazyhead è una bella bombetta signori

Brit, Copertina, Pilot

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Dovendo dire due nomi di serie tv inglesi che hanno segnato negli ultimi anni il panorama seriale mondiale, i nomi probabilmente sarebbero Sherlock e Downton Abbey. La prima per l’essere semplicemente uno dei prodotti migliori in circolazione, la seconda per il livello di qualità (soprattutto delle prime stagioni), capace di portare un pubblico universale nel soffocante microcosmo di un paesino inglese di cent’anni fa. Volendo abbassare l’età di riferimento del pubblico, però, i titoli cambierebbero e a quel punto la risposta sarebbe: Skins e Misfits. In particolare la seconda, per essere riuscita a intercettare il trend generale super-eroistico, ma sempre con un tono tipicamente british. Dopo prime stagioni eccezionali, Misfits si era lasciata andare ma comunque il suo finale aveva lasciato un buco piuttosto importante negli appassionati. Ecco perché c’è da essere ben contenti dell’arrivo di Crazyhead, nuova serie tv di E4, andata in onda a ottobre e arrivata su Netflix a metà dicembre.

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Crazyhead è la nuova serie tv di Howard Overman, creatore proprio di Misfits. La storia è quella di due ragazze considerate dalla società mezze matte, con conseguente cura psichiatrica e di psicofarmaci, ma in realtà segnate da uno di quei doni/maledizioni che tanta fortuna hanno avuto nella letteratura e nella cinematografia teen horror: sono tra i pochi esseri umani che sanno che tra di noi vivono dei demoni. Loro ne sono consapevoli perché li vedono e ovviamente i simpatici demoni non sono così entusiasti della cosa, motivo per cui le inseguono e cercano di eliminarle. Di contro, Amy e Raquel prendono la situazione in mano e si reinventano cacciatrici di demoni. Qui vedete chiaramente il legame con Buffy, ma la parte più interessante, come accennato, è il rimando a Misfits, che arriva chiaro e tondo nei toni e nella biografia delle protagoniste.

Come detto, infatti, Amy e Raquel di Crazyhead sono due emarginate, passate millemila volte nei gironi della medicina pubblica e in cerca di un posto nel mondo: Amy è già messa abbastanza bene, mentre Raquel è proprio la pazzerella tanto simpatica, ma comunque problematica. Il fatto che siano loro le improbabili cacciatrici di demoni è esattamente lo stesso discorso che veniva messo in scena con Misfits, dove i superpoteri erano il perfetto bilanciamento delle loro debolezze caratteriali e psicologiche.

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Il secondo aspetto è quello del tono: siamo infatti a pié pari nel mondo delle comedy british, quelle che i titolisti di Repubblica definirebbero irriverenti per il loro modo di trattare volgarità e comicità potenzialmente molto bassa. Come da tradizione inglese, si parla di fluidi corporei e di sesso in modo piuttosto aperto e ogni personaggio ha un risvolto comico che tende al demenziale.

Abbiamo detto di Buffy e Misfits, ma il terzo riferimento non può non essere Being Human, altra serie inglese tutta giocata sul confine tra comedy e horror, con personaggi sospesi tra un mondo normale e presenze sovrannaturali. Là era un impossibile convivenza tra un vampiro, un licantropo e un fantasma (con relativi mondi alle spalle), qui si tratta di uno scontro tra due “eserciti”, ma la sostanza non cambia: c’è un universo di cattivi gerarchico e ben organizzato, contro il quale lottano eroi del tutto improbabili e sgangherati.

Continuando con le buone tradizioni britanniche, la prima stagione è di sole sei puntate: il rimedio migliore per la noia da vacanza di Natale.

Perché seguire Crazyhead: perché come noi siete orfani di Misfits

Perché mollare Crazyhead: perché è inglese fino al midollo e magari preferite le versioni american…ahahahahah

 



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