17 Settembre 2012 4 commenti

Serial Moments #44 – Dal 9 al 15 settembre 2012 di Diego Castelli

Sosia di attrici, sparatorie e deliri

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ATTENZIONE! SPOILERONI DI THE NEW NORMAL, WILFRED, HELL ON WHEELS, E SOPRATTUTTO PERCEPTION E SONS OF ANARCHY
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5. The New Normal 1×01 – Gli ovuli di Gwyneth Paltrow
Lascio al post del Villa e ai vostri commenti la polemica sul fatto che The New Normal meriti o meno la visione (per una volta non sono io quello contestato perché ha scritto bene di qualcosa, e me la godo tutta). Però non posso non citare la bella Gwyneth, che da vecchia amica di Ryan Muprhy gli dà una mano ogni volta che può. Ieri era con Glee, oggi fa la donatrice di ovuli per la coppia protagonista, con un dettaglio in più: fa la parte di una che assomiglia a Gwyneth Paltrow, un po’ come la finta Julia Roberts (interpretata ovviamente da Julia Roberts) di Ocean’s Twelve. Quanto ci piacciono queste cose…

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4. Wilfred 2×12 – Il portatore dell’Anello

E salutiamo anche Wilfred, che conclude la stagione con un episodio divertente e narrativamente molto denso, pieno delle invenzioni canine che ormai abbiamo imparato ad apprezzare. Una di queste, capace di far drizzare le antenne a un vecchio nerd calvo quale sono io, riguarda l’anello nuziale che Ryan dovrebbe conservare in vista del matrimonio di Jenna. Una bella responsabilità, sottolineata dalla frase “ora sei tu il portatore dell’anello”. Niente di particolare, se non fosse che Ryan è Elijah Wood, cioè uno che per tre film de Il signore degli anelli è stato effettivamente il portatore dell’anello. Ma che volete che vi dica, io mi diverto così…

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3. Hell on Wheels 2×05 – E’ così che si spara(va)

L’epoca d’oro del western è ormai finita da decenni, da che John Wayne ha smesso di cavalcare e gli sceriffi buoni non sono più indicati dal cappello bianco. Ma se c’è una cosa che gli anni futuri ci hanno regalato (coi Balla coi lupi, Gli spietati e via dicendo) è una rappresentazione più cruda, malinconica e realistica (nei limiti della finzione filmica, ovviamente) di quell’affascinante periodo storico. La sparatoria di questo episodio di Hell on Wheels nasce da quella recente tradizione: uno scontro a fuoco in cui i protagonisti non si nascondono a distanze siderali uno dall’altro, piazzando colpi precisissimi a occhi chiusi. No no, qui la gente spara a rullo, mancando il bersaglio nella maggior parte dei casi, e dovendo avvicinarsi parecchio per evitare che quelle antiquate pistole spargano proiettili nelle direzioni più disparate. E’ una scena che potrebbe anche far sorridere, ma credo sia la sparatoria più realistica che ho visto da anni a questa parte.

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2. Perception 1×09 – Tutto finto

Abbiamo già avuto modo di parlare di Perception, e del suo essere colpevolmente simile a troppe serie e film visti nel recente passato, dove un protagonista stramboide ma geniale risolve complicati casi di omicidio quando in realtà non sarebbe in grado nemmeno di prendere la metropolitana. Detto questo, e pur non uscendo da quel solco, la prima parte del season finale merita, per costruzione e per suspense. Ci vuole quasi l’intera puntata per rendersi conto che tutta l’investigazione che abbiamo visto nei 35 minuti precedenti (con tanto di arresto del protagonista e atteso bacio con la collega poliziotta) è in realtà un delirio schizoide di Daniel, rimasto a casa senza assistenza per un lungo week end, passato a riempire i muri di ritagli di giornale e fantasie da detective strafatto. Di nuovo, non siamo di fronte all’idea rivoluzionaria, ma tutti gli elementi concorrono a una sorpresa ancora più inaspettata in quanto lo spettatore pensa di essere vaccinato contro questo genere di allucinazioni, che in Perception sono la regola piuttosto che l’eccezione. E invece no, si rimane a bocca aperta, bravi gli autori. Poi adesso bisogna vedere cosa succede nel finale, perché se l’investigazione era inventata, il morto c’è sul serio.

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1. Sons of Anarchy 5×01 – Dolore di un padre

Abbiamo già parlato del ritorno di Sons of Anarchy, dicendone tutto il bene possibile. Scontato, quindi, scegliere come primo posto dei serial moments il brutale omicidio della figlia di Tig. E’ una scena che ancora mi ronza in testa, così cruda e violenta, e per questo morbosamente affascinante di per sé, ma anche utile a instaurare uno dei nuovi “desideri” dello spettatore: la lenta e possibilmente atroce morte di Damon Pope. SoA non ci ha mai deluso quando si trattava di dare ai malvagi ciò che meritavano, attendiamo con ansia!

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