13 Luglio 2023

Emmy Awards 2023 – Nominations e commenti di Diego Castelli

Siamo nel 2023, dopo dieci anni di piattaforme, ma non ci stupiamo comunque che a fare incetta di nomination agli Emmy sia HBO

Da quando esiste Serial Minds, Emmy Awards e Golden Globes sono due concetti che contribuiscono all’ansia per il tempo che passa e la vita che inesorabilmente scivola via dalle mani. Una cosa tipo “ma come, è già tempo di Emmy???”, pronunciato con quella cadenza insieme supponente ma anche preoccupata di chi vede un’altra estate sciogliersi all’ombra delle statuette, verso un inverno che può sempre essere l’ultimo.

Stamattina così, ottimista.

In ogni caso, i prossimi Emmy Awards saranno consegnati il 18 settembre, ma intanto abbiamo le nomination, sulle quali è già possibile fare qualche ragionamento, spendere delle speranze, evidenziare delle tendenze.
Sono evidentemente gli Emmy di Succession, che si porta a casa 27 candidature (a quelle qui sotto dovete sommare le nomination ai Creative Emmy Awards, dedicati ai reparti più tecnici della produzione come costumi, effetti speciali ecc, e che hanno una cerimonia a parte), ma anche quelli di The White Lotus, che con la seconda stagione ne porta a casa 23, fra cui due italiane.
Siamo ovviamente felici per le candidature di The Bear (13, di cui 6 nelle categorie principali), anche se dobbiamo ricordarci che stiamo parlando della prima stagione, perché la seconda, appena andata in onda in America, concorrerà per gli Emmy 2024 (per gli Emmy 2023 bisogna considerare il periodo 1 giugno 2022 – 31 maggio 2023).

Caso curioso quello di The Last of Us, che ha solo 5 nomination nei premi principali, ma sale a 24, appena dietro Succession, se si considerano gli Emmy “creative”, a evidenziare i meriti di una serie che, con praticamente due soli protagonisti (entrambi nominati), poi spacca in tutto ciò che riguarda i valori strettamente produttivi.

Ottima performance anche per Beef, una serie teoricamente “piccolina” (anche se è comunque di Netflix) che ottiene 9 candidature nei premi principali e 13 complessive.
Solida anche la nostra Ted Lasso, con 21 nomination complessive di cui 8 nelle categorie principali.

Se parliamo di reti e piattaforme, la regina è HBO, con tre serie (Succession, The Last of Us, The White Lotus) saldamente ai primi tre posti per numero complessivo di nomination.

Ma vediamo più nel dettaglio.

Outstanding Comedy Series
Abbott Elementary (ABC)
Barry (HBO)
The Bear (FX)
Jury Duty (Amazon Freevee)
The Marvelous Mrs. Maisel (Prime Video)
Only Murders in the Building (Hulu)
Ted Lasso (Apple TV+)
Wednesday (Netflix)

Ecco, siamo già nella merda. Togliendo The Bear, che tanto ha una seconda stagione eccezionale e fa sempre in tempo a vincere l’anno prossimo, qui la lotta nel nostro cuore è fra l’ultima stagione di The Marvelous Mrs Maisel e l’ultima di Ted Lasso (qualunque altra vittoria mi sembrerebbe assurda, anche se i critici continuano ad adorare Abbott Elementary per motivi che non riesco a spiegarmi fino in fondo). L’ultima di Maisel è tecnicamente superiore in termini di costruzione complessiva, ma l’ultima di Ted Lasso ti tira fuori le lacrime. Non lo so, non fatemi scegliere, mi viene l’ansia.

Outstanding Drama Series
Andor (Disney+)
Better Call Saul (AMC)
The Crown (Netflix)
House of the Dragon (HBO)
The Last of Us (HBO)
Succession (HBO)
The White Lotus (HBO)
Yellowjackets (Showtime)

Anche la categoria dei migliori drama è ricchissima, ma per quanto potrei volere un riconoscimento per l’ultima stagione di Better Call Saul, o per la prima di House of The Dragon, o ancora per The Last of Us (che mentre scrivo è in cima alla nostra classifica delle migliori novità del 2023), trovo difficile non considerare l’ultima stagione di Succession come il drama migliore della stagione punto e basta. Favorita d’obbligo.

Outstanding Limited or Anthology Series
Beef (Netflix)
Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story (Netflix)
Daisy Jones & the Six (Prime Video)
Fleishman Is in Trouble (FX)
Obi-Wan Kenobi (Disney+)

Quest’anno anche la categoria miniserie è particolarmente frizzante, con diverse proposte valide appartenenti a generi anche molto diversi. Tralasciando quella puzzonata di Obi Wan Kenobi, che è qui perché evidentemente non si poteva lasciare fuori da tutto il marchio Disney+, mi sembra che le due favorite potrebbero essere Beef, che ha fatto molto parlare di sé e che è realizzata da una casa di produzione, la A24, in costante ascesa, e quel gioiellino di Fleishman Is in Trouble.
Comunque contento per Daisy Jones & The Six, giusto per dare fastidio al Villa.

Outstanding Lead Actor in a Comedy Series
Bill Hader – Barry as Barry Berkman / Barry Block (HBO)
Jason Segel – Shrinking as Jimmy Laird (Apple TV+)
Martin Short – Only Murders in the Building as Oliver Putnam (Hulu)
Jason Sudeikis – Ted Lasso as Ted Lasso (Apple TV+)
Jeremy Allen White – The Bear as Carmen “Carmy” Berzatto (FX)

Anche qui c’è margine per sentirsi il cuore straziato. Tutti meritevoli i candidati, anche se io non posso che guardare soprattutto a Jason Sudeikis, che non vedremo più nei panni di Ted Lasso, e Jeremy Allen White, splendido protagonista di The Bear. White ha già vinto il Golden Globe e non può non essere fra i favoriti, anche se forse la darei ancora a Sudeikis per il discorso che facevamo all’inizio: White può serenamente vincere l’anno prossimo.

Outstanding Lead Actress in a Comedy Series
Christina Applegate – Dead to Me as Jen Harding (Netflix)
Rachel Brosnahan – The Marvelous Mrs. Maisel as Miriam “Midge” Maisel (Prime Video)
Quinta Brunson – Abbott Elementary as Janine Teagues (ABC)
Natasha Lyonne – Poker Face as Charlie Cale (Peacock)
Jenna Ortega – Wednesday as Wednesday Addams / Goody Addams (Netflix)

La categoria migliore attrice comedy, almeno nella mia testa, offre meno competizione: trovo difficile non celebrare l’ultima stagione di Mrs. Maisel con una bella statuetta alla sua protagonista Rachel Brosnahan. Consideriamo comunque che Quinta Brunson di Abbot Elementary è sempre ben presente nella testa dei critici, e che l’ultimo anno televisivo ha visto scoppiare il fenomeno Jenna Ortega. Ma io spero comunque in Rachel.

Outstanding Lead Actor in a Drama Series
Jeff Bridges – The Old Man as Dan Chase (FX)
Brian Cox – Succession as Logan Roy (HBO)
Kieran Culkin – Succession as Roman Roy (HBO)
Bob Odenkirk – Better Call Saul as Jimmy McGill / Saul Goodman / Gene Takovic (AMC)
Pedro Pascal – The Last of Us as Joel (HBO)
Jeremy Strong – Succession as Kendall Roy (HBO)

Con la categoria miglior attore protagonista in un drama, assistiamo a un record: Succession piazza tre nomination, cosa mai accaduta prima. E per quanto Bob Odenkirk e Pedro Pascal siano amatissimi da queste parti, è difficile pensare che il vincitore non esca da quel terzetto. Io forse voterei Kieran Culkin, perché il suo è il personaggio con il miglior arco di sviluppo di tutta la stagione (poi certo, questa cosa non è strettamente merito suo, ma devi pure essere bravo a incarnare le parole e le azioni che altri scrivono per te).

Outstanding Lead Actress in a Drama Series
Sharon Horgan – Bad Sisters as Eva Garvey (Apple TV+)
Melanie Lynskey – Yellowjackets as Shauna (Showtime)
Elisabeth Moss – The Handmaid’s Tale as June / Offred (Hulu)
Bella Ramsey – The Last of Us as Ellie (HBO)
Keri Russell – The Diplomat as Kate Wyler (Netflix)
Sarah Snook – Succession as Shiv Roy (HBO)

Considerando alcune nomination “scontate” come quella di Elisabeth Moss e di Sarah Snook, questa secondo me è la categoria che dovrebbe portare un premio importante nelle mani di The Last of Us: la Ellie di Bella Ramsey è semplicemente uno spettacolo di sfumature ed equilibri, in un personaggio per il quale c’erano stuoli di fan con il forcone in mano.

Outstanding Lead Actor in a Limited or Anthology Series or Movie
Taron Egerton – Black Bird as Jimmy Keene (Apple TV+)
Kumail Nanjiani – Welcome to Chippendales as Somen Banerjee (Hulu)
Evan Peters – Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story as Jeffrey Dahmer (Netflix)
Daniel Radcliffe – Weird: The Al Yankovic Story as “Weird Al” Yankovic (The Roku Channel)
Michael Shannon – George & Tammy as George Jones (Showtime)
Steven Yeun – Beef as Danny Cho (Netflix)

Più difficile la categoria dei migliori attori e attrici nelle miniserie drama, dove non sembra di poter identificare dei vincitori “annunciati”. Ovviamente l’Evan Peters di Dahmer va considerato fra i favoriti, ma anche Steven Yeun di Beef ha concrete chance, ma forse più per il parlare che si è fatto della serie, che non per la sua effettiva bravura.

Outstanding Lead Actress in a Limited or Anthology Series or Movie
Lizzy Caplan – Fleishman Is in Trouble as Libby (FX)
Jessica Chastain – George & Tammy as Tammy Wynette (Showtime)
Dominique Fishback – Swarm as Dre (Prime Video)
Kathryn Hahn – Tiny Beautiful Things as Clare Pierce (Hulu)
Riley Keough – Daisy Jones & the Six as Daisy Jones (Prime Video)
Ali Wong – Beef as Amy Lau (Netflix)

Devo ammettere che qui non ho visto tutto, ma certo mi piacerebbe veder vincere Lizzy Caplan per Fleishman is in Trouble. Però devo anche dire che se Daisy Jones and the Six vincesse un Emmy, e nello specifico questo, non mi dispiacerebbe.

Outstanding Supporting Actor in a Comedy Series
Anthony Carrigan – Barry as NoHo Hank (HBO)
Phil Dunster – Ted Lasso as Jamie Tartt (Apple TV+)
Brett Goldstein – Ted Lasso as Roy Kent (Apple TV+)
James Marsden – Jury Duty as Himself (Amazon Freevee)
Ebon Moss-Bachrach – The Bear as Richard “Richie” Jerimovich (FX)
Tyler James Williams – Abbott Elementary as Gregory Eddie (ABC)
Henry Winkler – Barry as Gene Cousineau (HBO)

In una categoria che prevede le nomination per Jamie Tartt e Roy Kent di Ted Lasso, trovo difficile tifare per qualcun altro. Occhio però alla solita Abbott Elementary, e consideriamo anche la possibilità di un riconoscimento a Henry Winkler per l’ultima stagione di Barry. C’è sempre qualcosa di giusto nel premiare Fonzie.

Outstanding Supporting Actress in a Comedy Series
Alex Borstein – The Marvelous Mrs. Maisel as Susie Myerson (Prime Video)
Ayo Edebiri – The Bear as Sydney Adamu (FX)
Janelle James – Abbott Elementary as Ava Coleman (ABC)
Sheryl Lee Ralph – Abbott Elementary as Barbara Howard (ABC)
Juno Temple – Ted Lasso as Keeley Jones (Apple TV+)
Hannah Waddingham – Ted Lasso as Rebecca Welton (Apple TV+)
Jessica Williams – Shrinking as Gaby (Apple TV+)

Dando per scontato che bisogna sempre avere paura di Abbott Elementary, io qui non avrei dubbi nel premiare Alex Borstein per la Susie di The Marvelous Mrs. Maisel, che questo premio l’ha anche già vinto. Sarei felice anche se ci fosse la sorpresa di Ayo Edebiri, che in The Bear interpreta un personaggio meno appariscente dei protagonisti, ma trattato con una misura encomiabile e una grande attenzione ai dettagli.

Outstanding Supporting Actor in a Drama Series
F. Murray Abraham – The White Lotus as Bert Di Grasso (HBO)
Nicholas Braun – Succession as Greg Hirsch (HBO)
Michael Imperioli – The White Lotus as Dominic Di Grasso (HBO)
Theo James – The White Lotus as Cameron Sullivan (HBO)
Matthew Macfadyen – Succession as Tom Wambsgans (HBO)
Alan Ruck – Succession as Connor Roy (HBO)
Will Sharpe – The White Lotus as Ethan Spiller (HBO)
Alexander Skarsgård – Succession as Lukas Matsson (HBO)

Tre candidati a miglior attore protagonista per Succession, e altri quattro (QUATTRO) nei non protagonisti. Io credo che qui sia una lotta fra Nicholas Braun (cioè Greg di Succession) e F. Murray Abraham di The White Lotus.

Outstanding Supporting Actress in a Drama Series
Jennifer Coolidge – The White Lotus as Tanya McQuoid-Hunt (HBO)
Elizabeth Debicki – The Crown as Diana, Princess of Wales (Netflix)
Meghann Fahy – The White Lotus as Daphne Sullivan (HBO)
Sabrina Impacciatore – The White Lotus as Valentina (HBO)
Aubrey Plaza – The White Lotus as Harper Spiller (HBO)
Rhea Seehorn – Better Call Saul as Kim Wexler (AMC)
J. Smith-Cameron – Succession as Gerri Kellman (HBO)
Simona Tabasco – The White Lotus as Lucia Greco (HBO)

Attenzione attenzione, che qui scatta il patriottismo. Nella categoria miglior attrice non protagonista in una miniserie troviamo non una, ma ben due attrici italiane, cosa che credo non capiterà mai più. E se la candidatura di Sabrina Impacciatore per The White Lotus era abbastanza prevedibile, vista la fama acquisita dall’attrice in questi mesi, meno scontata era quella della sua compagna di set Simona Tabasco. Qui non ci sono analisi misurate da fare, andiamo col tifo italico e basta: posso solo immaginare la gioia e l’energia che la Impacciatore metterebbe nel discorso di ringraziamento.

Outstanding Supporting Actor in a Limited or Anthology Series or Movie
Murray Bartlett – Welcome to Chippendales as Nick De Noia (Hulu)
Paul Walter Hauser – Black Bird as Larry Hall (Apple TV+)
Richard Jenkins – Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story as Lionel Dahmer (Netflix)
Joseph Lee – Beef as George Nakai (Netflix)
Ray Liotta – Black Bird as James “Big Jim” Keene (Apple TV+) (posthumous)[17]
Young Mazino – Beef as Paul Cho (Netflix)
Jesse Plemons – Love & Death as Allan Gore (HBO Max)

Con i migliori attori non protagonisti in una miniserie potremmo vedere il caso non frequente di un premio postumo, con il compianto Ray Liotta a concorrere per Black Bird. A contendergli la statuetta vedo favorito Paul Walter Hauser per il suo fantastico lavoro… sempre in Black Bird.

Outstanding Supporting Actress in a Limited or Anthology Series or Movie
Annaleigh Ashford – Welcome to Chippendales as Irene (Hulu)
Maria Bello – Beef as Jordan (Netflix)
Claire Danes – Fleishman Is in Trouble as Rachel (FX)
Juliette Lewis – Welcome to Chippendales as Denise (Hulu)
Camila Morrone – Daisy Jones & the Six as Camila Alvarez (Prime Video)
Niecy Nash-Betts – Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story as Glenda Cleveland (Netflix)
Merritt Wever – Tiny Beautiful Things as Frankie Pierce (Hulu)

Considerando l’amore immediato che abbiamo provato (perfino il Villa che non ha apprezzato la serie) per Camila Morrone, io voterei lei. Però anche Claire Danes e il suo labbro tremolante sono sempre nei nostri cuori. Le altre francamente non mi trasmettono granché.

Outstanding Directing for a Comedy Series
Barry: “wow” – Bill Hader (HBO)
The Bear: “Review” – Christopher Storer (FX)
The Marvelous Mrs. Maisel: “Four Minutes” – Amy Sherman-Palladino (Prime Video)
The Ms. Pat Show: “Don’t Touch My Hair” – Mary Lou Belli (BET+)
Ted Lasso: “So Long, Farewell” – Declan Lowney (Apple TV+)
Wednesday: “Wednesday’s Child Is Full of Woe” – Tim Burton (Netflix)

Parlando di regia in una comedy, per me non ci sono dubbi: il finale di The Marvelous Mrs. Maisel è un gioiello dall’inizio alla fine, nonostante la concorrenza di The Bear che dell’aspetto tecnico (regia e montaggio soprattutto) fa meritato vanto.

Outstanding Directing for a Drama Series
Andor: “Rix Road” – Benjamin Caron (Disney+)
Bad Sisters: “The Prick” – Dearbhla Walsh (Apple TV+)
The Last of Us: “Long, Long Time” – Peter Hoar (HBO)
Succession: “America Decides” – Andrij Parekh (HBO)
Succession: “Connor’s Wedding” – Mark Mylod (HBO)
Succession: “Living+” – Lorene Scafaria (HBO)
The White Lotus: “Arrivederci” – Mike White (HBO)

Abbiamo passato mesi a incensare il terzo episodio della quarta stagione di Succession, quello in cui succede… quella cosa là. A questo punto, anche per coerenza, diventa il nostro favorito, nonostante la (prevedibile) candidatura per la terza, bellissima puntata di The Last of Us.

Outstanding Directing for a Limited or Anthology Series or Movie
Beef: “Figures of Light” – Lee Sung Jin (Netflix)
Beef: “The Great Fabricator” – Jake Schreier (Netflix)
Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story: “Bad Meat” – Carl Franklin (Netflix)
Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story: “Silenced” – Paris Barclay (Netflix)
Fleishman Is in Trouble: “Me-Time” – Jonathan Dayton and Valerie Faris (FX)
Prey – Dan Trachtenberg (Hulu)

Per la regia di una miniserie sembra che la sfida sia fra Beef e Dahmer. E secondo me dovrebbero premiare uno dei due episodi di Dahmer, che vive di atmosfera molto più che di idee e sceneggiatura.

Outstanding Writing for a Comedy Series
Barry: “wow” – Bill Hader (HBO)
The Bear: “System” – Christopher Storer (FX)
Jury Duty: “Ineffective Assistance” – Mekki Leeper (Amazon Freevee)
Only Murders in the Building: “I Know Who Did It” – John Hoffman, Matteo Borghese, and Rob Turbovsky (Hulu)
The Other Two: “Cary & Brooke Go to an AIDS Play” – Chris Kelly and Sarah Schneider (HBO Max)
Ted Lasso: “So Long, Farewell” – Brendan Hunt, Joe Kelly, and Jason Sudeikis (Apple TV+)

Parlando di scrittura comedy, e pur considerando tutti i piccoli inciampi dell’ultima stagione, il finale di Ted Lasso è per me troppo bello, troppo commovente, per non essere premiato (e qui stiamo parlando specificamente di sceneggiatura). Qualunque altra vittoria mi parrebbe uno spreco.

Outstanding Writing for a Drama Series
Andor: “One Way Out” – Beau Willimon (Disney+)
Bad Sisters: “The Prick” – Sharon Horgan, Dave Finkel, and Brett Baer (Apple TV+)
Better Call Saul: “Point and Shoot” – Gordon Smith (AMC)
Better Call Saul: “Saul Gone” – Peter Gould (AMC)
The Last of Us: “Long, Long Time” – Craig Mazin (HBO)
Succession: “Connor’s Wedding” – Jesse Armstrong (HBO)
The White Lotus: “Arrivederci” – Mike White (HBO)

Anche per la scrittura nei drama torna il terzo episodio stagionale di Succession, per ovvi motivi. In questo caso, però, considerando quanto contino regia e interpretazioni in quella puntata, il premio lo darei altrove, a The Last of Us magari, o anche al finale di Better Call Saul.

Outstanding Writing for a Limited or Anthology Series or Movie
Beef: “The Birds Don’t Sing, They Screech in Pain” – Lee Sung Jin (Netflix)
Fire Island – Joel Kim Booster (Hulu)
Fleishman Is in Trouble: “Me-Time” – Taffy Brodesser-Akner (FX)
Prey – Patrick Aison and Dan Trachtenberg (Hulu)
Swarm: “Stung” – Janine Nabers and Donald Glover (Prime Video)
Weird: The Al Yankovic Story – Al Yankovic and Eric Appel (The Roku Channel)

Chiudiamo con la sceneggiatura per le miniserie, in cui compare anche un gioiellino come Swarm, e di nuovo Beef, che in effetti in termini di scrittura ha parecchio da insegnare. Se volete il mio parere, però, la serie meglio scritta, anche perché in questo caso la scrittura è davvero “quasi tutto”, è Fleishman is in Trouble.



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